Tra le creazioni più enigmatiche del suo tempo, il Benthos 500 emergeva come un orologio subacqueo dalle proporzioni notevoli, concepito da Aquastar verso la fine degli anni ’60, un periodo che precedette la trasformazione del marchio in una delle numerose vittime dell’era del quarzo. Con la rivitalizzazione del marchio nel 2020 da parte di Rick Marei, attraverso il lancio del Deepstar, gli affezzionati della ormai defunta casa orologiera iniziarono quasi immediatamente a nutrire la speranza e a manifestare il desiderio di vedere rinascere la serie Benthos.
La peculiarità del modello originale risiedeva nella sua singolare complicazione: un cronografo di 60 minuti con posizionamento centrale. Questo era caratterizzato da una vistosa lancetta arancione che, benché somigliasse a una lancetta GMT, non svolgeva tale funzione. Invece, era controllata da un unico pulsante (monopulsante) che gestiva l’avvio, lo stop e il reset del cronometraggio.
Gli anni ’60 e ’70 rappresentano un’epoca d’oro per gli appassionati di orologi subacquei, un periodo contraddistinto da un’innovazione senza freni nel design e nelle funzionalità. In quegli anni, figure di spicco dell’esplorazione e della conservazione marina come Jacques-Yves Cousteau dominavano la scena pubblica, e l’interesse per le immersioni subacquee stava vivendo un vero e proprio boom.
Le specifiche tecniche degli orologi da immersione erano ancora in fase di definizione, offrendo ai produttori come Aquastar il terreno fertile per esplorare soluzioni ingegnose volte a migliorare il timing delle immersioni e le fasi di decompressione. Il Benthos 500, introdotto nel 1970, è emblematico di questa fase di sperimentazione.
Un esame superficiale dell’esemplare originale del Benthos 500 del 1970, con il sua distintiva cassa tonneau, gli audaci indici a blocchi e la lunetta del cronografo di chiara leggibilità, potrebbe non rivelare a prima vista qualcosa di eccezionale rispetto agli standard del tempo.
Eppure, un’osservazione più dettagliata svela la presenza di un singolare pulsante posizionato a ore 2, oltre a un totalizzatore dei 60 minuti in un vivace arancione, posizionato centralmente.
Non è quindi una sorpresa che il Benthos 500, con le sue caratteristiche distintive, sia diventato un oggetto del desiderio per i collezionisti, non solo per le sue funzionalità peculiari ma anche per il suo design unico e la sua relativa rarità. La sfida di rilanciare questo modello sul mercato era notevole, considerando l’assenza di movimenti cronografici con montaggio centrale prontamente disponibili per gli orologiai. Aquastar ha superato questo ostacolo attraverso una collaborazione con La Joux-Perret, risultando nella creazione del Benthos 500 rinnovato, alimentato dal nuovissimo movimento Calibro 1MPS.
Fedele all’estetica dell’originale Benthos, la cassa in acciaio inossidabile si presenta solida, misurando 42 mm di diametro, 15,4 mm di spessore e 47 mm dall’ansa all’ansa. La sua lieve curvatura contribuisce a minimizzare visivamente l’altezza, mentre il design a cuscino ottimizza le proporzioni tra le anse, rendendole sorprendentemente gestibili nonostante i 47 mm. Inoltre, il bracciale in gomma ISOfrane offre un comfort notevole, permettendo un’agevole personalizzazione della calzata dell’orologio, che risulta essere né troppo lasso né eccessivamente stretto.
Il fulcro dell’innovazione per l’Aquastar Benthos 500 risiede nel suo movimento. La sfida nel reinventare un Benthos derivava dall’assenza sul mercato di un movimento contemporaneo che potesse sostenere l’unicità di una funzione cronografica centrale di 60 minuti operata da un singolo pulsante.
Cosciente di questa esigenza, Aquastar ha capito che la soluzione richiedeva un approccio innovativo. Dopo un’intensa fase di sviluppo e test durata tre anni, in sinergia con La Joux-Perret, il traguardo è stato finalmente raggiunto.
Questo nuovo cuore pulsante è stato battezzato 1MPS, posizionandosi come il gioiello della corona della famiglia Aquastar. Basato su una piattaforma affidabile, il cronografo LJP — una versione modificata del sistema a ruota a colonne 7750 —, il movimento 1MPS unisce un’impostazione centralizzata di ore, minuti e secondi con la lancetta del cronografo, garantendo una frequenza di 28.800 alternanze orarie e una riserva di marcia di 60 ore.
L’insolita caratteristica di avere un solo contatore cronografico di 60 minuti, privo della lancetta dei secondi, ha valso a questa complicazione il soprannome di “minute creeper”, per la sua peculiare modalità di avanzamento.
Benché il Benthos Heritage One, un modello solo tempo, sia stato lanciato da Aquastar verso la fine del 2023, il Benthos 500 Founders Edition rappresenta la variante che gli estimatori dei modelli vintage di Aquastar attendevano con maggiore fervore. La collaborazione con La Joux-Perret per la creazione di un movimento inedito segna un momento di significativa evoluzione per il marchio, stimolando la curiosità su future innovazioni che potrebbero arricchire il catalogo Aquastar.
Il Benthos 500 Founders Edition è attualmente disponibile per i pre-ordini al prezzo di 2.594,70 Euro, cifra destinata ad aumentare a 3.524,70 Euro una volta concluso il periodo di pre-ordine.
Per maggiori dettagli riguardanti Aquastar e il Benthos 500 Founders Edition, è possibile consultare il sito ufficiale del marchio.
Mentre le precedenti creazioni di Aquastar hanno sapientemente catturato l’estetica degli orologi originali, questa ultima novità è la prima a cogliere veramente l’essenza audace e unica del marchio. Questa caratteristica la rende particolarmente affascinante: un pezzo di nicchia e singolare che, a mio parere, risulta essere sempre più intrigante.
Proprio per questa sua unicità, sono incline a essere più indulgente su dettagli che normalmente potrebbero essere critici, come ad esempio delle dimensioni che non corrispondono perfettamente alle aspettative. Gli orologi che si distaccano dalla norma catturano la mia attenzione e guadagnano facilmente il mio apprezzamento.
