King Seiko Vanac SLA093 e SLA095: il ritorno audace in versione più elegante
Autore: Carmine Di Donato | Fonte: RecensioniOrologi.it | Pubblicato il:
I nuovi King Seiko Vanac SLA093 e SLA095 riprendono lo stile sfaccettato degli anni ’70 e lo combinano con il calibro 8L45 di derivazione Grand Seiko, quadranti marrone e verde più discreti e cinturini in pelle certificata LWG. In questa recensione analizzo storia, design, specifiche tecniche e posizionamento di due referenze pensate per chi vuole un Vanac meno appariscente, ma con lo stesso carattere deciso al polso.

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Quando Seiko ha deciso di riportare in vita il nome Vanac all’interno della linea King Seiko, ho subito percepito l’intenzione di dare nuova voce a uno dei capitoli più eccentrici della storia della manifattura. La collezione, nata come omaggio agli audaci modelli degli anni ’70, mescola oggi l’anima elegante di King Seiko con l’estetica sfaccettata e brillante che caratterizzava quell’epoca. Con l’arrivo dei nuovi SLA093 e SLA095, la famiglia si amplia introducendo varianti dai toni più sobri, pensate per chi desidera un Vanac meno appariscente ma comunque ricco di personalità. L’elemento che segna davvero un cambio di passo è il cinturino in pelle, una scelta inedita per questa rinascita contemporanea e che modifica radicalmente la percezione dell’orologio al polso. Non cambia invece la base meccanica, che mantiene il calibro 8L45, un movimento di fascia alta sviluppato sull’architettura Grand Seiko e capace di offrire tre giorni di autonomia. Una reinterpretazione che, almeno per me, riesce a rispettare la storia senza rinunciare al piacere della modernità.
| Caratteristica principale | Dettaglio |
|---|---|
| Movimento | Calibro 8L45 automatico, derivato dal Grand Seiko 9S65, riserva di carica di 72 ore |
| Cassa | Acciaio inossidabile, 41 mm, design sfaccettato Vanac con zaffiro box-shaped |
| Cinturini | Pelle bovina certificata Leather Working Group, chiusura déployante a tre lembi con pulsanti |
Ripensando alle origini di King Seiko, è impossibile non vedere quanto questa linea rappresenti un pezzo fondamentale della storia del marchio. Nacque come risposta diretta alla sfida interna tra Suwa Seikosha e Daini Seikosha, due poli produttivi che ambivano a creare il miglior orologio giapponese dell’epoca. Suwa avrebbe dato vita a Grand Seiko, mentre Daini sviluppò King Seiko, puntando su precisione, rifiniture affilate e un linguaggio estetico meno formale ma altrettanto rigoroso. Con il tempo, Grand Seiko ha imboccato un percorso autonomo, mentre il nome King Seiko è rimasto in silenzio fino al suo ritorno nel 2020. Da allora, la collezione sta recuperando capitoli meno noti della sua storia, inclusi i modelli Vanac originali, spesso ricordati per le loro geometrie sfaccettate e per l’uso coraggioso del colore. Anche se il KSK resta il riferimento più iconico, la rinascita dei Vanac evidenzia quanta creatività abbia caratterizzato la produzione Daini negli anni ’70, offrendo oggi una finestra autentica su un periodo sorprendentemente sperimentale.

Quando sono arrivate le prime immagini delle edizioni inaugurali del nuovo Vanac, presentate nel marzo 2025, ho capito subito che Seiko non aveva alcuna intenzione di giocare sul sicuro. La serie di debutto comprendeva cinque configurazioni, tutte costruite attorno alla stessa cassa sfaccettata con bracciale integrato in acciaio: tre varianti permanenti dai toni più vividi – viola, blu e argento – affiancate da un’edizione limitata in marrone dorato e da una boutique edition in un elegante blu ghiaccio. La combinazione di cristalli sfaccettati, giochi di luce e quadranti con gradienti marcati richiamava senza filtri l’energia degli anni ’70, ma con una cura dei dettagli che appartiene pienamente al linguaggio King Seiko contemporaneo. Osservandoli, si percepiva chiaramente la volontà di ricreare un’estetica d’altri tempi senza rinunciare alla precisione delle lavorazioni moderne, un equilibrio che ha reso il ritorno del Vanac uno dei più discussi revival dell’anno.

A partire da gennaio 2026 la collezione accoglierà due nuove referenze, SLA093 e SLA095, che introducono una lettura più morbida e meno appariscente del Vanac. La cassa rimane quella, con le sue geometrie nette e il profilo ricco di superfici lucide: 41 mm di diametro, poco più di 45 mm da ansa a ansa e uno spessore complessivo superiore ai 14 mm, in buona parte dovuto al vetro zaffiro box-shaped che domina la parte superiore. Rimane anche il fondello avvitato con oblò in zaffiro, la corona parzialmente incassata e la stessa solidità strutturale da 10 bar di resistenza all’acqua. È una silhouette che non cerca compromessi, volutamente caratteriale e con un’impronta estetica decisa, eppure al polso risulta sorprendentemente equilibrata. Il passaggio ai cinturini in pelle non cambia l’architettura della cassa, ma modifica la percezione complessiva dell’orologio, rendendolo più discreto e meno “industriale” rispetto alle varianti con bracciale integrato in acciaio.

Osservando il quadrante, ritrovo esattamente quel mix di decorazioni e livelli che ha reso il Vanac immediatamente riconoscibile. La parte centrale presenta ancora le classiche scanalature orizzontali, incorniciate da un anello dorato lucido che aggiunge profondità e riflessi. Poco più in alto si sviluppa il rehaut delle ore, lavorato con scanalature radiali e racchiuso all’interno di una cornice dodecagonale anch’essa dorata, un dettaglio che richiama esplicitamente il linguaggio geometrico degli anni ’70. Le lancette, robuste e ben sfaccettate, sono accompagnate da una lancetta dei secondi con contrappeso a V, un richiamo diretto alle versioni storiche. Tutti gli elementi sono in tonalità oro, una scelta che dialoga molto bene con i due nuovi colori: un marrone profondo per l’SLA093 e un verde scuro, elegante e compatto, per l’SLA095. Le scritte sul quadrante restano quelle note — “King Seiko” e “Automatic 3 Days” — troppo evidenti per alcuni, ma parte integrante del carattere deciso di questa linea.

La novità più evidente introdotta da queste due referenze è rappresentata dai cinturini in pelle, una scelta che cambia in modo significativo il modo in cui il Vanac si presenta al polso. Abbandonato il bracciale integrato in acciaio, la silhouette guadagna una morbidezza visiva che rende l’orologio meno esplicito e più adatto anche a contesti formali. I cinturini sono disponibili in marrone o nero e sono realizzati in pelle bovina proveniente da una conceria certificata dal Leather Working Group, un dettaglio che riflette l’impegno del marchio verso materiali più responsabili. Il design è integrato in modo naturale con la cassa, senza soluzioni di compromesso, e la chiusura avviene tramite una fibbia pieghevole a tre lobi con pulsanti di rilascio, una soluzione pratica che mantiene l’orologio ben saldo ma facile da rimuovere. È un cambiamento semplice, ma capace di modificare profondamente il carattere di queste due nuove varianti, rendendole più raffinate e meno “sfaccettate” rispetto alla controparte in acciaio.

Sotto il profilo tecnico non ci sono sorprese: Seiko conferma il calibro 8L45, un movimento che conosco bene e che rappresenta uno dei punti di contatto più evidenti tra King Seiko e il know-how della divisione Grand Seiko. Derivato direttamente dal 9S65, mantiene un’impostazione meccanica raffinata, con frequenza a 28.800 alternanze l’ora, fermo macchina e una riserva di carica di tre giorni pieni. È un calibro piuttosto alto — circa 6 mm — e questo incide inevitabilmente sullo spessore complessivo della cassa, ma offre prestazioni solide e una regolazione dichiarata tra +10 e -5 secondi al giorno. Attraverso il fondello in zaffiro è possibile osservare le ampie strisce applicate su ponti e platine, un’estetica sobria ma curata che rispecchia la filosofia del marchio. È la stessa unità che anima anche modelli di fascia alta come il Prospex Marinemaster Titanium, a conferma del posizionamento più “premium” del Vanac all’interno della linea King Seiko.
Le due nuove varianti del King Seiko Vanac entreranno stabilmente in collezione dal 1° gennaio 2026, con un prezzo fissato a 3.300 euro. Considerando la lavorazione complessa della cassa, il calibro 8L45 di derivazione Grand Seiko e il livello delle finiture, l’investimento si colloca in linea con la filosofia premium che Seiko ha scelto per questa rinascita del Vanac. Per chi desidera approfondire ulteriormente o confrontare le referenze, tutte le informazioni ufficiali e le risorse tecniche sono disponibili sul sito Seiko-Watches.com.
Specifiche tecniche – King Seiko Vanac SLA093 & SLA095
| Collezione | King Seiko – Vanac |
|---|---|
| Referenze | SLA093 (quadrante marrone scuro) – SLA095 (quadrante verde scuro) |
| Movimento | Calibro 8L45, automatico con carica manuale, derivato dal Grand Seiko 9S65 |
| Frequenza | 28.800 alternanze/ora (8 battiti al secondo) |
| Riserva di carica | Circa 72 ore (3 giorni) |
| Precisione dichiarata | +10 / -5 secondi al giorno |
| Rubini | 35 rubini |
| Funzioni | Ore, minuti, secondi centrali, datario, stop dei secondi |
| Materiale cassa | Acciaio inossidabile |
| Dimensioni cassa | Diametro 41,0 mm – Spessore 14,3 mm – Lug to lug 45,1 mm |
| Vetro | Zaffiro box-shaped con trattamento antiriflesso interno |
| Fondello | Fondello avvitato con vetro zaffiro a vista sul movimento |
| Corona | Corona a vite, parzialmente incassata |
| LumiBrite | LumiBrite su lancette e indici |
| Distanza tra le anse | 17 mm |
| Cinturino | Pelle bovina (cow leather) da conceria certificata Leather Working Group – marrone per SLA093, nero per SLA095 |
| Chiusura | Fibbia déployante a tre lembi con pulsante di rilascio |
| Resistenza all’acqua | 10 bar |
| Resistenza magnetica | 4.800 A/m |
| Peso | Circa 103 g |
| Quadrante | Decorazione scanalata orizzontale, anello centrale dorato, anello delle ore con scanalature radiali e cornice dodecagonale dorata, indici applicati e lancette dorate |
| Prezzo indicativo | 3.300 euro |
| Disponibilità | Collezione permanente, lancio da gennaio 2026 |
FAQ – Domande frequenti sui King Seiko Vanac SLA093 e SLA095
Il King Seiko Vanac SLA093/SLA095 è adatto all’uso quotidiano?
Sì, i nuovi Vanac nascono come orologi sport-chic da tutti i giorni: hanno una resistenza all’acqua di 10 bar, una costruzione solida in acciaio e il movimento 8L45 con 72 ore di autonomia. Il design è scenografico, ma con i cinturini in pelle e i quadranti più discreti risultano facilmente portabili anche in contesti lavorativi formali.
Che differenza c’è tra SLA093 e SLA095?
Le due referenze condividono cassa, movimento e specifiche tecniche. La principale differenza è cromatica: l’SLA093 propone un quadrante marrone scuro abbinato a cinturino in pelle marrone, mentre l’SLA095 punta su un quadrante verde scuro con cinturino nero. Entrambe mantengono indici e finiture dorate, tipiche del linguaggio Vanac.
Come si posiziona il calibro 8L45 rispetto agli altri movimenti Seiko?
Il calibro 8L45 è un movimento di fascia alta sviluppato sull’architettura Grand Seiko 9S65. Non è un entry level: offre finiture curate, frequenza a 4 Hz, fermo macchina e una riserva di carica di tre giorni. È lo stesso calibro utilizzato su modelli professionali come il Prospex Marinemaster, a conferma del suo posizionamento premium.
Lo spessore di 14,3 mm si sente molto al polso?
La cassa supera i 14 mm di spessore, ma una parte importante è dovuta al vetro zaffiro box-shaped che enfatizza il look vintage. Al polso il Vanac non è un “dress watch” ultra sottile, però la lunghezza contenuta a 45,1 mm e le anse ben studiate rendono l’insieme più equilibrato di quanto i numeri possano far pensare.
Il King Seiko Vanac con cinturino in pelle è migliore della versione con bracciale?
Dipende da cosa si cerca. Il Vanac con bracciale integrato in acciaio spinge al massimo l’estetica anni ’70, con un look molto scenografico. Le referenze SLA093 e SLA095 con cinturino in pelle rendono invece l’orologio più sobrio e versatile: si integra meglio con camicia e giacca, pur mantenendo il carattere forte di cassa e quadrante.