Il calendario, in casa Patek Philippe, ha sicuramente un posto speciale. A partire dal 1925, quando la Casa presentava, con il numero 97975, il primo esemplare da polso con calendario perpetuo (ottenuto trasformando un orologio da collo da donna del 1898), che indicava le fasi lunari, la data, il giorno, tenendo conto automaticamente delle diverse durate dei mesi e degli anni bisestili. La produzione in serie di questa tipologia inizierà però solo nel 1941, con la realizzazione di una nuova platina appositamente dedicata a questa complicazione.
La storia dei calendari Patek vanta un’altra tappa importante, segnata nel 1996, quando il marchio, da vero pioniere, dava vita a una nuova tipologia: il calendario annuale, in grado di distinguere fra i mesi di 30 e 31 giorni, richiedendo un’unica regolazione una volta all’anno (per passare al 1° marzo). Più sofisticato di un calendario completo ma più semplice e soprattutto accessibile di un calendario perpetuo. Una complicazione pratica, da quel momento in poi adottata anche da altre Maison.
Nel 2019 la gamma dei calendari Patek Philippe si aggiorna e aggiunge una nuova freccia al suo arco, scoccata al Salone di Basilea 2019. Testimoniando ancora una volta un savoir-faire operato nel rispetto della sua lunga storia, ma ben saldo nel nuovo millennio. A dimostrarlo è la piccola complicazione che va ad arricchire il catalogo della Maison: il calendario settimanale, che alla data aggiunge l’indicazione del numero della settimana in corso.
Una funzionalità utile soprattutto in alcuni campi, come quello medico scientifico o economico e finanziario, nei quali il computo delle settimane è spesso più importante di quello dei mesi o dei giorni.
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Patek Philippe Calatrava: la storia dell’orologio
Nato nel 1932 il modello Philippe Patek Calatrava quest’orologio si presentò all’epoca con una linea completamente nuova e originale, che privilegiava la purezza delle linee ed esprimeva un eleganza davvero discreta. Infatti, l’orologio si contraddistingueva principalmente per la sua estetica sobria e lineare che porto questo modello ad essere considerato come la quintessenza dell’orologio da polso con cassa tonda.
Sicuramente sin dalla sua creazione il design del Calatrava ha rivestito un enorme importanza nel successo di un orologio che ancora oggi trova un suo posto nel mercato degli orologi di lusso. Non solo per la sua bellezza estetica come inno alla semplicità, ma anche per la precisione messa dai suoi ingegneri, al fine di realizzare un orologio unico sia dal punto di vista estetico che tecnico.
Sia il modello da uomo che il modello da donna, ancora oggi a distanza di anni sono riconoscibilissimi principalmente per le caratteristiche della loro cassa e per la lunetta liscia. Il Calatrava rivisitato varie volte negli anni è una vera e propria icono dell’orologeria ed è uno dei simboli dello stile dell’azienda Patek Philippe.
Simbolo di un’intera azienda, quest’orologio con cassa tonda classica è stato riportato in auge, grazie al nuovo modello presentato a Basilea con la referenza 5227. Tra i primi particolari di spicco di questo modello di Calatrava troviamo principalmente il fondo cassa trasparente, coperto da una specie di coperchio, con una cerniera integrata invisibile a chi guarda l’orologio dall’esterno.
Al Baselworld 2019 il Calatrava quindi aggiorna la sua linea con il Calendario Settimanale.
Calatrava Settimanale 5212A-001
UNA NUOVA COMPLICAZIONE IN UNA CASSA IN ACCIAIO: PATEK PHILIPPE PRESENTA IL SUO PRIMO CALENDARIO SETTIMANALE NELL’ELEGANTE SCRIGNO DELLA CASSA CALATRAVA.
Il classicismo della cassa Calatrava, abbinato a un quadrante e a una complicazione inediti, fa di questo modello un Patek Philippe unico nel suo genere. Il primo Calatrava in acciaio nella storia Patek Philippe. Dobbiamo aggiungere altro?
- Cassa in acciaio, vetro zaffiro, corona serrata a vite (a tre posizioni: la prima per la carica del movimento, la seconda per la correzione della data, la terza per la messa all’ora e l’arresto del bilanciere), correttore del giorno della settimana all’8, correttore del numero della settimana al 10, fondello in vetro zaffiro. Impermeabilità garantita fino alla pressione di 3 atmosfere.
- Movimento: meccanico a carica automatica, calibro 26-330 S C J SE, diametro 27 mm, spessore 4,82 mm (movimento di base 33 mm, settimanale semi-integrato 1,52 mm), 303 componenti, 50 rubini, riserva di carica minima di 35 ore e massima di 45 ore, rotore centrale in oro a 21 carati, carica unidirezionale, frequenza di 28.800 alternanze/ora (4 Hz), bilanciere Gyromax, spirale Spiromax in Silinvar. Sigillo Patek Philippe.
- Quadrante opalino argenté con elementi decalcati neri che riproducono una grafia manoscritta, indici applicati a bastone in oro bianco a 18 carati brunito e sfaccettati su 4 lati, lancette delle ore e dei minuti Dauphine in oro bianco a 18 carati brunito e sfaccettate su 2 lati, lancetta dei secondi con contrappeso in pfinodal rodiato, lancetta del giorno della settimana a martello in pfinodal rodiato con estremità dipinta di rosso, lancetta del numero della settimana/mese a martello in pfinodal rodiato con estremità dipinta di rosso, datario a finestrella al 3.
- Cinturino in pelle di vitello cucito a mano, bruno chiaro, con fibbia ad ardiglione in acciaio.
- Dimensioni: Diametro: 40 mm; spessore: 11,18 mm.
- Prezzo 30.856 EURO
PER INDICARE IL GIORNO E IL NUMERO DELLA SETTIMANA IN CORSO, PATEK PHILIPPE HA SVILUPPATO UN MECCANISMO SE CALATRAVA MI-INTEGRATO INSERITO SU UN NUOVO MOVIMENTO DI BASE APPOSITAMENTE REALIZZATO.
Si tratta del calibro 26-330, che presenta diverse innovazioni e ottimizzazioni, a tutto vantaggio delle prestazioni e dell’affidabilità. A cominciare, dal punto di vista formale, dalla foggia della massa oscillante, con i due tagli stondati da entrambi i lati dell’asse centrale, per proseguire con il sistema di trascinamento della lancetta dei secondi, comandata da un nuovo componente brevettato in nichel-fosforo, realizzato mediante il procedimento LIGA (dal tedesco Lithografie, Galvanoformung, Abformung: litografia, galvanoplastica, stampaggio) e rivestito con uno strato d’oro, rame e indio, il quale evita i possibili rischi di sfarfallamento della lancetta, riducendo al tempo stesso l’attrito.
Il procedimento LIGA è impiegato in orologeria per la produzione di componenti tridimensionali di piccolissime dimensioni e con un’altissima precisione geometrica. La tecnica utilizza una litografia profonda a raggi X per creare la forma dei componenti, prodotti poi per accrescimento galvanico, mediante elettrodeposizione di metallo. Al nuovo calibro 26-330, i tecnici della Casa hanno aggiunto il dispositivo di “stop secondi”, o più precisamente di arresto del bilanciere, che agisce istantaneamente quando si estrae la corona nella posizione di regolazione dell’ora.
È così possibile effettuare la messa all’ora al secondo. Quando la corona torna nella sua posizione di chiusura, il meccanismo dà un piccolo impulso al bilanciere per farlo ripartire. Anche il sistema di carica automatica è stato interamente rivisitato a vantaggio dell’efficacia e dell’autonomia di marcia. La tradizionale bascula d’innesto a molla a chiocciola, ad esempio, è stata sostituita con una nuova ruota di disinnesto brevettata, che in un senso trascina il bariletto e nell’altro disinnesta la carica.
Un ulteriore elemento addizionale, realizzato in CuBe (rame berillio), permette di disinnestare la carica automatica quando si agisce manualmente sulla corona. Sostituendo i pezzi che producevano attriti eccessivi e richiedevano regolazioni con componenti hi-tech, si è potuto migliorare le prestazioni e l’affidabilità del movimento.
PER QUANTO RIGUARDA IL MODULO DEL CALENDARIO SETTIMANALE, SI TRATTA DI UN MECCANISMO SEMI-INTEGRATO DI SOLI 1,52 MILLIMETRI DI SPESSORE.
La platina del calibro 26-330 è stata appositamente progettata per accoglierlo senza aggiungere spessore al movimento, che misura 4,82 millimetri. I cambiamenti delle indicazioni del calendario sono di tipo semi- istantaneo, con salti leggermente sfalsati, il che ha richiesto un’accurata gestione dell’energia. Le operazioni di correzione del giorno e del numero della settimana si effettuano mediante due correttori posti rispettivamente all’8 e al 10, mentre la data si regola attraverso la corona estratta in posizione intermedia.
Ai sensi della norma internazionale ISO 8610, Patek Philippe ha scelto come primo giorno della settimana il lunedì (e non la domenica, come è in uso in alcuni Paesi). Il meccanismo tiene conto anche degli anni che prevedono una settimana in più (normalmente sono 52, ma talvolta, seppure sia una rarità, può capitare che un anno sia composto da 53 settimane).
SUL QUADRANTE OPALINO ARGENTÉ SONO BEN CINQUE LE LANCETTE CENTRALI (COMPRESE QUELLE DI ORE, MINUTI E SECONDI) PER SEGNALARE LE VARIE INDICAZIONI.
Una scala centrale indica il giorno della settimana, grazie alla sfera più corta con il contrappeso a martello di colore rosso. Una lancetta uguale, ma più lunga, indica contemporaneamente, alla periferia del quadrante, il numero della settimana e il mese corrispondente, sue due scale concentriche. Al 3, invece, si apre il datario a finestrella.
Davvero originale è il carattere tipografico adottato, appositamente creato per questo modello. La sua particolarità: riproduce l’autentica grafia manoscritta di uno dei designer della manifattura. In questo modo le lettere e le cifre, decalcate in nero, sono tutte diverse e uniche. Un fascino d’altri tempi che dà un valore aggiunto alla nuova Referenza 5212.
LO SCRIGNO È QUELLO DELLA CASSA CALATRAVA, CHE RICONDUCE QUESTO ESEMPLARE, NONOSTANTE UNA NUOVA IDENTITÀ PIÙ PERSONALE, A UN FAMILY FEELING INCONFONDIBILE.
Sinonimo, con il suo stile e le sue linee eleganti, dell’orologio classico per eccellenza, la cassa tonda Calatrava si distingue per la lunetta applicata e le anse incurvate con il profilo a doppio godron. Stampata a freddo e lavorata nei laboratori della manifattura, è interamente lucidata a mano, materializzandosi in questo caso in un metallo più insolito per Patek: l’acciaio (il primo nella collezione Calatrava). Per l’estetica di questo modello la Casa ha attinto al suo ricco patrimonio storico e in particolare a un esemplare unico del 1955, la Ref. 2512, custodita presso il Patek Philippe Museum di Ginevra e battuta all’asta da Sotheby’s nel 2012 per la cifra record di 962.500 dollari.
Discendenza sottolineata, anche se in modo metaforico, dalla scelta di utilizzare gli stessi numeri per la referenza, seppure mescolati (da qui la Ref. 5212). Il risultato è un orologio contemporaneo ma dal sapore vintage. A confermare, ancora una volta, un savoir-faire unico, basato sulla qualità ad ogni costo, sulla fedeltà all’immagine dei prodotti e sullo spirito dell’arte orologiera più pura, che unisce la grande tradizione alla ricerca d’avanguardia.
Orologio Calatrava Patek Philippe 5227: simbolo di una nuova era
La famiglia Stern sicuramente dev’essere orgogliosa di questo modello, dato che il destino di quest’orologio è indissolubilmente legato a quello della sua famiglia. Fu proprio il capostipite degli Stern a volere infatti la realizzazione del primo Calatrava nel 1932.
Il nuovo modello dunque segna un vero e proprio cambio generazionale con la referenza 5227, si cerca di dare nuova vita all’orologio mantenendo comunque i tratti essenziali di un segnatempo storico che si è sempre contraddistinto per la manifattura impeccabile dei suoi dettagli raffinati.
Sicuramente, la scelta di riproporre il Calatrava non dev’essere stata semplice. Anzi gli ingegneri che ci hanno lavorato hanno dovuto superare una sfida che prevedeva il mantenimento dello spirito dell’orologio con l’abbinamento ad un nuovo progetto creativo che ne permettesse la commercializzazione anche per i nuovi appassionati delle collezioni Patek Philippe. Sicuramente, questa è una prova che i disegnatori e realizzatori dell’orologio hanno superato ampiamente riportando in auge un simbolo di quest’azienda.
La cassa rotonda del Patek 5227: un esempio di raffinatezza ed arte
Forse a prima vista la cassa di quest’orologio non riesce a far comprendere quanto sia stato difficile realizzare una cassa rotonda così perfetta. In realtà, anche se non lo vediamo ad occhio nudo, la creazione della cassa per la referenza 5227 è stato un grande lavoro artigianale, che si mostra nella bellezza della cassa dell’orologio.
La cassa è realizzata in oro bianco e si presenta con un diametro di 39 mm, la lunetta invece è leggermente concava, mentre le anse sono ricurve. La cassa inoltre è molto sottile, caratteristica molto importante, perché presenta anche nei modelli precedenti.
In questa referenza esattamente lo spessore della cassa è pari a soli 9,24 mm, mentre il fondo della cassa è trasparente, ma coperto da un coperchio in oro, con chiusura a cerniera invisibile, a occhio esterno. La realizzazione di questo coperchio che racchiude e protegge il fondello trasparente, è veramente il tocco di classe di questa cassa che si manifesta una vera è propria opera d’arte nel settore orologiero.
Naturalmente, la cerniera si può aprire per vedere il fondello e di conseguenza il movimento che batte nel “cuore” di quest’orologio. Oppure si può persino scegliere d’incidere all’interno o all’esterno del fondello una dedica o una frase.
Il coperchio, del fondello dunque è un particolare davvero unico che ha fatto innamorare diversi collezionisti del Philippe Patek Calatrava. Il coperchio si chiude con un piccolo clic, e al momento della sua chiusura diventa invisibile per chi non sa della sua esistenza.
Oltre a questo particolare unico, gli altri particolari che rendono unica questa cassa sono le cavità sottili di forma circolare realizzate tra le anse e la carrure dell’orologio. Questo decoro, serve a rendere il segnatempo ancora più elegante, ma non solo, queste fornisco anche un illusione ottica che rende l’orologio ancora più sottile se visto ad occhio nudo.
I dettagli del Patek Philippe Calatrava orologio: figli dei modelli passati
Naturalmente l’orologio ha dovuto mantenere nel tempo anche alcuni dettagli che lo legassero alle referenze del passato. Tra questi troviamo innanzi tutto il quadrante che si presenta laccato color crema, un colore semplice e raffinato arricchito da indici in oro stile baton, che invece servono per indicare le ore. Con dei punti in oro più piccoli invece è possibile leggere i minuti.
Anche le lancette dell’orologio sono in oro lucidato, e la data invece si presenta all’interno di un datario posto ad ore tre ed incorniciato in oro lucido. Il vetro dell’orologio, invece presenta una caratteristica innovativa rispetto al passato. Il modello infatti è dotato di un cristallo zaffiro leggermente bombato, in grado di proteggersi dal rifrangere della luce del sole. Anche il fondello è realizzato in vetro zaffiro e protetto dalla cuvetta in oro.
Il movimento del Calatrava Patek Philippe
Naturalmente, la nuova referenza del Calatrava non poteva che donare anche un movimento di tutto rispetto. Infatti questo si presenta come una vera è propria opera d’ingegneria orologeria.
Il calibro di questo modello è automatico ed è esattamente il 324 S C. Questo calibro presenta al suo interno un bilanciare a quattro raggi Gyromax, mentre la spirale Spiromax realizzata in Silinvar permette all’orologio di avere una frequenza di ben 28.800 alternanze l’ora. Grazie al numero delle alternanze, è possibile affermare che l’orologio ha una precisione di marcia realmente elevata e conforme comunque ad altri orologi della linea Patek Philippe. L’orologio infatti presenta una perdita dai -3 ai +2 secondi al giorno.
Come tutti i movimenti svizzeri, questo calibro si presento con delle finiture eccellenti, realizzate per la maggior parte a mano. Come ad esempio i raffinati ponti con spigoli smussati arrotondati e lucidati, oppure i suoi bellissimi decori a Cotes de Genéve, con rotore ornato d’incisioni circolari e di una Croce di Calatrava.
La massa oscillante all’interno dell’orologio invece si presenta in oro massiccio da ben 21 carati. La scelta di questo materiale, è stata fatta allo scopo di riuscire a conservare il massimo dell’energia ad ogni movimento del polso.
Orologi Patek Philippe Calatrava prezzi
La nuova referenza del Patek Calatrava 5227 è proposta in tre diverse tipologie d’oro 18 kt. E’ possibile scegliere infatti, tra l’oro giallo, l’oro bianco o l’oro rosa. Il cinturino dei suoi modelli è in raffinata pelle di alligatore cucita a mano, di colore nero lucido, bruno cioccolato o marrone scuro lucido. La fibbia sempre in oro invece si presenta con chiusura ad ardiglione.
Il prezzo del Patek Philippe Calatrava parte dai 25.000 mila euro e arriva ad un massimo di 33.000 mila euro.
Patek Calatrava Travel Time
Con questa nuova versione del Calatrava Travel Time la Casa vuole idealmente abbracciare il pubblico femminile, proponendo un orologio dal piglio sportivo con cassa in oro rosa da 37,5 millimetri di diametro per 10,78 di spessore. Si tratta inoltre del primo Travel Time a carica automatica nell’ambito dei modelli da donna della manifattura.
È dotato di indicazione di un secondo fuso orario sul quadrante bruno sfumato nero (tramite la lancette scheletrata supplementare al centro) e di indicazione giorno/notte sia per l’orario di casa che per l’ora locale. Il calibro impiegato è il 324 S C FUS (diametro 31 mm, spessore 4,9 mm, 294 componenti, riserva di carica di minimo 35 e massimo 45 ore), che offre anche l’indicazione del datario legata all’ora locale. Il cinturino è in vitello. Prezzo: 39.747 euro.
Fonte foto: ablogtowatch.com