Rolex sorprende tutti: nasce Rolex Quantum, la nuova frontiera del tempo

Rolex lancia Rolex Quantum: orologi atomici e misurazione del tempo ultraprecisa

Autore: Carmine Di Donato | Fonte: RecensioniOrologi.it | Pubblicato il:

Rolex ha ufficialmente fondato Rolex Quantum SA, una nuova società interamente dedicata allo sviluppo di orologi atomici ad altissima precisione. La sede scelta è simbolica: si trova accanto all’Osservatorio di Neuchâtel, un luogo storico per la cronometria svizzera. Grazie alla collaborazione con il CSEM, centro svizzero d’eccellenza nella microtecnologia, Rolex amplia così i propri orizzonti verso applicazioni scientifiche e industriali avanzate, pur mantenendo separato il nuovo progetto dalla produzione tradizionale di orologi da polso.

Rolex Quantum

In un’iniziativa che nessuno si sarebbe aspettato da un marchio tanto tradizionalista, Rolex ha dato vita a una nuova realtà: si chiama Rolex Quantum SA ed è interamente dedicata alla misurazione atomica del tempo, ovvero la forma più precisa di cronometria mai raggiunta dall’uomo.

Alla guida del progetto troviamo nomi noti e figure di rilievo: Jean-Frederic Dufour, CEO di Rolex, siederà nel consiglio di amministrazione di questa nuova società, mentre il ruolo operativo sarà affidato all’ingegnere Fabien Droz. L’obiettivo? Sviluppare e, molto probabilmente, commercializzare orologi atomici pensati per applicazioni nel mondo scientifico e industriale. Non si tratta di orologi da polso in stile Rolex, ma di strumenti di precisione che si muovono in un ambito tecnico completamente distinto. Ecco perché questa nuova linea verrà portata avanti separatamente, senza intaccare l’identità storica del marchio principale.

La nascita di questa nuova realtà consolida ulteriormente la collaborazione tra Rolex e il CSEM (Swiss Center for Electronics and Microtechnology), centro di eccellenza elvetico noto soprattutto nel mondo dell’orologeria per il suo ruolo pionieristico nello sviluppo di componenti in silicio per i movimenti meccanici.

Rolex Quantum potrà contare sia sull’imponente infrastruttura di ricerca e sviluppo messa in campo da Rolex, sia sull’expertise specifica del CSEM nel campo della misurazione atomica del tempo – un connubio che promette risultati interessanti in ambiti altamente tecnologici.

Pur proiettandosi verso il futuro con una missione all’avanguardia, Rolex Quantum ha scelto di stabilirsi in un luogo ricco di storia: la sua sede sarà infatti nella stessa strada in cui si trova l’Osservatorio di Neuchâtel, attuale casa del laboratorio di cronometria atomica del CSEM.

Rolex Quantum

Una scelta tutt’altro che casuale. Neuchâtel ha un peso notevole nella storia dell’orologeria e della misurazione del tempo: basti pensare che proprio qui nacque Abraham-Louis Breguet, una delle figure più iconiche del settore, e che l’osservatorio fu per decenni punto di riferimento per le prove di cronometria più rigorose.

Che la prossima generazione di orologi atomici ultraprecisi venga sviluppata a pochi passi dall’Observatoire Astronomique et Chronométrique de Neuchâtel è, a mio parere, una scelta che unisce perfettamente tradizione e innovazione.

Nonostante l’eco rivoluzionaria del progetto, Rolex mantiene il riserbo su ciò che concretamente uscirà dai laboratori di Rolex Quantum. Considerando la struttura dell’iniziativa e la totale assenza di comunicazione pubblicitaria, viene naturale pensare che si tratti di strumentazioni di altissimo livello, progettate per l’ambito scientifico e metrologico più che per il mercato consumer. A differenza di realtà come Urwerk con il suo AMC, è improbabile che questi orologi atomici siano pensati per il pubblico finale.

Secondo quanto emerso in un congresso scientifico lo scorso anno, Rolex – in collaborazione con il CSEM – avrebbe già sviluppato una nuova generazione di orologi atomici master, testati con il supporto del METAS. Al centro del sistema c’è un inedito orologio atomico ottico al rubidio, pensato per garantire una precisione ancora superiore rispetto ai più tradizionali standard al cesio. Le prime misurazioni sembrano confermare una stabilità temporale impressionante, aprendo scenari interessanti per il futuro della cronometria atomica.

Rolex e CSEM insieme per la cronometria atomica con Rolex Quantum

I prototipi iniziali sono già stati installati all’interno di due stabilimenti Rolex, a Ginevra e Bienne, dove sono stati impiegati come orologi master per la sincronizzazione temporale interna. Si tratta di unità alte circa 48 centimetri, in funzione 24 ore su 24, sette giorni su sette. Le prestazioni? Impressionanti: secondo alcune fonti, dopo una settimana di funzionamento lo scarto rilevato era inferiore a 300 picosecondi – una frazione infinitesimale di secondo, pari a un trilionesimo.

La nascita ufficiale di Rolex Quantum lascia intendere che questi test abbiano fornito risultati molto incoraggianti, e che la Maison veda un reale potenziale nell’entrare nel ristretto ma strategico mercato degli orologi atomici di altissima precisione.

Anche se a prima vista potrebbe sembrare un passo fuori dagli schemi per Rolex, questa incursione nel mondo della misurazione atomica del tempo si inserisce perfettamente nella strategia silenziosa ma ambiziosa che il marchio sta portando avanti da tempo. Negli ultimi anni, infatti, la maison ginevrina ha ampliato con decisione il proprio raggio d’azione, dimostrando una visione a lungo termine solida e coerente.

Basti pensare che Rolex detiene la maggioranza del capitale di Kenissi, la manifattura che produce movimenti sia per il marchio stesso sia per Tudor. Senza troppo clamore, ha continuato a rafforzare la sua presenza in Svizzera, aprendo recentemente un nuovo stabilimento produttivo a Bulle. E non si tratta solo di strutture: anche sul fronte dei prodotti, il brand ha mostrato segnali di evoluzione. All’inizio dell’anno, ad esempio, ha lanciato il nuovo Land-Dweller, un orologio che rappresenta un chiaro salto in avanti nella ricerca della precisione per i segnatempo da polso.

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