Breil Abarth 1000 – Il cronografo che celebra i 60 anni del record di Carlo Abarth
Autore: Carmine Di Donato | Fonte: RecensioniOrologi.it | Pubblicato il:
Breil Abarth 1000, il cronografo in edizione limitata che celebra l’impresa storica di Carlo Abarth del 1965. Analizziamo design, materiali, movimento e il significato culturale di un segnatempo nato dalla collaborazione tra Breil e Abarth.

Quando penso alla storia di Abarth, mi tornano sempre in mente quei momenti in cui la passione riesce a superare ogni limite. Il nuovo Breil Abarth 1000 nasce proprio con questo spirito: è un cronografo che celebra l’audacia di Carlo Abarth e i 60 anni del record ottenuto a Monza, un traguardo che ancora oggi racconta la tenacia e il carattere del fondatore dello Scorpione. Nel 1965, all’età di 57 anni, decise di rimettersi al volante per inseguire il suo centesimo primato mondiale, scegliendo la pista dell’Autodromo brianzolo come teatro della sua impresa più iconica. Oggi Breil interpreta quel gesto leggendario attraverso un segnatempo in edizione limitata, capace di fondere estetica racing, materiali tecnici e quell’impronta tutta italiana fatta di performance e meccanica pura.
- Edizione limitata: 465 esemplari numerati
- Design racing: cassa IP black, lunetta in carbonio forgiato, quadrante in fibra di carbonio
- Movimento: cronografo al quarzo TMI VK63 ad alta precisione

Rivedere ciò che accadde quel 20 ottobre del 1965 fa sempre un certo effetto. Immagino Carlo Abarth arrivare a Monza con la determinazione di chi non ha nulla da dimostrare, ma sceglie comunque di rimettersi in gioco. A 57 anni sale sulla Abarth 1000 Monoposto Record, una vettura leggerissima e affilata come un bisturi, pensata per sfruttare ogni metro dell’anello di alta velocità. Con quella monoposto conquista due primati mondiali nella Classe G: il quarto di miglio fermato in 13”62 e i 500 metri chiusi in 15”38.
Non era solo una questione di numeri, almeno per come la vedo io: era la conferma che la meccanica, quando è spinta da un’idea visionaria e dalla volontà di provarla personalmente, può diventare qualcosa di profondamente umano. Abarth lo ripeteva spesso ai suoi ingegneri: bisogna sentire sulla propria pelle ciò che si costruisce. E quel giorno trasformò quella filosofia in una delle imprese sportive più simboliche della sua storia.

Raccontare quella giornata significa anche comprendere il valore simbolico che Breil ha voluto trasmettere nel progetto Abarth 1000. Il nuovo cronografo riprende proprio lo spirito di quella sfida, trasformandolo in un oggetto che parla la stessa lingua della velocità. La cassa in acciaio IP black da 42 mm nasce con linee tese e compatte, mentre la lunetta in carbonio forgiato richiama i materiali d’eccellenza utilizzati sulle monoposto da record.
Anche il quadrante in fibra di carbonio segue la stessa logica: indici applicati, contatori cronografici e una struttura che rimanda immediatamente alla strumentazione analogica che Carlo Abarth aveva di fronte durante il suo centesimo primato. È un’estetica che non imita semplicemente il mondo racing, ma ne cattura l’essenza, rendendola indossabile al polso.

Osservando l’orologio da vicino, ci si accorge di quanto ogni elemento sia stato studiato per evocare la stessa energia che si respirava nelle officine Abarth degli anni Sessanta. Le lancette scheletrate di ore e minuti, con le punte luminescenti, sembrano pronte a scattare proprio come i comandi di una monoposto sulla linea di partenza.
La lancetta dei secondi, con il dettaglio rosso, aggiunge quel tocco di aggressività tipico del linguaggio grafico dello Scorpione. Mi colpiscono anche i pulsanti cronografici: la marcatura START e STOP, pensata per richiamare i comandi meccanici delle vetture da competizione, è un richiamo diretto a quel mondo fatto di velocità e precisione. Anche il fondello segue la stessa filosofia, con l’incisione del numero progressivo che certifica l’edizione limitata a 465 pezzi, un modo per ricordare che ogni esemplare ha una sua identità ben definita all’interno di questa storia lunga sessant’anni.

Più lo analizzo, più mi rendo conto che questo modello non è solo un esercizio di stile: ogni dettaglio ha un preciso riferimento alla tradizione sportiva che lo ha ispirato. Il vetro zaffiro ad alta resistenza protegge un quadrante che sembra pronto a sopportare le vibrazioni di una pista, mentre la scala tachimetrica posizionata sulla periferia invita quasi a immaginare una sessione di prova sul circuito.
Sul retro, il fondello personalizzato racconta altri due elementi fondamentali: l’incisione del numero progressivo dell’edizione limitata e la dicitura dedicata ai 60 anni di storia dell’impresa del 1965, un dettaglio che personalmente considero uno dei più riusciti dell’intero progetto. Al polso si sente ben costruito, complice il bracciale in acciaio IP black con chiusura deployante a pulsanti di sicurezza, un sistema pratico e intuitivo, ideale per un segnatempo che nasce con l’anima delle vetture da record ma pensato per essere vissuto nella quotidianità.

Chi sceglie di indossarlo, in fondo, porta con sé un frammento di quella cultura fatta di record e coraggio che ha reso il nome Abarth così iconico. Il movimento al quarzo TMI VK63, racchiuso nella cassa da 42 mm, offre quella precisione pragmatica che apprezzo nei cronografi pensati per un uso quotidiano, senza rinunciare alla sportività che lo caratterizza. L’impermeabilità garantita fino a 10 atmosfere conferma la sua natura versatile, perfetta per chi non vuole preoccuparsi troppo durante la giornata. È un segnatempo che parla a chi vive la meccanica con entusiasmo, ma anche a chi cerca un pezzo di storia da portare al polso: non solo un tributo a un’impresa memorabile, ma la dimostrazione concreta di come design, tecnica e memoria motoristica possano convivere in un oggetto dal valore accessibile e immediatamente riconoscibile.
L’orologio con ref. tw2184 è prodotto in edizione limitata di soli 465 esemplari ed è in vendita a 399 euro.
Alla fine, ciò che mi colpisce davvero è la capacità di questo cronografo di trasformare un episodio storico in qualcosa di tangibile, pronto a diventare parte della nostra routine. Non è soltanto un accessorio che racconta una leggenda della velocità, ma un oggetto che incarna valori ancora attualissimi: la volontà di spingersi oltre, la creatività tecnica e quella passione tutta italiana che continua a ispirare generazioni di appassionati. Portarlo al polso significa ricordare un’impresa che ha segnato un’epoca, ma anche celebrare un certo modo di vivere la meccanica, fatto di ingegno e determinazione. In fondo, è questo il motivo per cui il Breil Abarth 1000 non è un semplice tributo: è un invito a credere che l’impossibile, con la giusta dose di coraggio, può diventare realtà.
| Caratteristica | Dettaglio |
|---|---|
| Codice | TW2184 |
| Movimento | TMI VK63 al quarzo |
| Cassa | 42 mm acciaio IP black |
| Lunetta | Carbonio forgiato |
| Quadrante | Fibra di carbonio |
| Vetro | Zaffiro |
| Bracciale | Acciaio IP black |
| Impermeabilità | 10 ATM |
| Edizione Limitata | 465 pezzi numerati |
| Prezzo | € 399 |
FAQ – Domande frequenti sul Breil Abarth 1000
Quanti esemplari sono stati prodotti?
Il Breil Abarth 1000 è realizzato in edizione limitata e numerata di 465 pezzi.
Che movimento utilizza?
Il cronografo è equipaggiato con un movimento al quarzo TMI VK63, noto per precisione e affidabilità.
L’orologio è impermeabile?
Sì, il modello è impermeabile fino a 10 ATM, quindi adatto anche a un uso attivo quotidiano.
Quali materiali sono utilizzati?
Cassa in acciaio IP black, lunetta in carbonio forgiato e quadrante in fibra di carbonio.
È un modello dedicato al record di Carlo Abarth?
Sì, celebra i 60 anni del 100° record mondiale ottenuto da Carlo Abarth nel 1965 all’Autodromo di Monza.