Ho avuto il piacere di scoprire e testare anche in acqua il nuovo Manta Seeker Automatic 300, una delle ultime novità con cui Breil arricchisce la sua storica linea Manta. Questo modello riesce a fondere con naturalezza l’anima tecnica di un vero diver con un’estetica che richiama i gloriosi anni ’70. Il richiamo al passato è evidente, ma non si tratta di un semplice omaggio nostalgico: qui tutto è riletto in chiave moderna, con una cura maniacale per i dettagli e una costruzione pensata per affrontare davvero le profondità.
Da più di mezzo secolo, la linea Manta rappresenta l’anima sportiva di Breil, interpretata con coerenza e personalità. È una collezione che ha saputo adattarsi ai cambiamenti del tempo senza mai perdere il proprio DNA: robustezza, affidabilità e uno stile curato nei minimi dettagli. Ciò che mi colpisce di più è la sua capacità di restare attuale, riuscendo a dialogare con appassionati di ogni generazione attraverso un’estetica sincera e decisa.
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Recensione del Breil Manta Seeker Automatic 300 metri
L’orologio si presenta con una cassa in acciaio satinato da 42 mm di diametro e uno spessore di poco superiore ai 13 mm, misure che lo rendono ben bilanciato una volta indossato, trasmettendo subito una sensazione di solidità.
La corona è posizionata in modo intelligente a ore 4, è incassata nella carrure per protezione: una scelta che non solo migliora il comfort al polso, ma conserva l’equilibrio del design senza sacrificare nulla in termini di estetica o funzionalità.
La lunetta unidirezionale, elemento essenziale per chi affronta davvero le profondità, è realizzata in titanio con rivestimento in alluminio e presenta una zigrinatura ben marcata: una soluzione che garantisce presa salda anche con i guanti da sub.
Gli indici e le cifre arabe, trattati con materiale luminescente, assicurano leggibilità immediata in ogni contesto, sia in immersione che alla luce del giorno.
Il quadrante nero su doppio livello è un piacere da osservare: gli indici applicati risaltano grazie al luminous, mentre la minuteria sul rehaut accompagna lo sguardo con precisione. Il datario a ore 3 è stato ben integrato, fondendosi con l’indice per non spezzare l’armonia del design.
A ore 12 spicca il logo Breil, mentre la scritta “Automatic” in arancione introduce una nota cromatica energica, ripresa anche dalla lancetta dei minuti — un chiaro richiamo ai primi Manta. A ore 6, infine, il simbolo Manta e l’indicazione dell’impermeabilità fino a 300 metri rafforzano il carattere professionale dell’orologio.
A proteggere la cassa troviamo un vetro zaffiro, una scelta che apprezzo sempre per la sua chiarezza visiva e l’elevata resistenza ai graffi, ideale per chi vive l’orologio in modo attivo.
Il fondello, serrato a vite, è parzialmente aperto e consente di intravedere il movimento automatico, senza compromettere l’impermeabilità fino a 300 metri: un dettaglio che unisce estetica e funzionalità.
Al polso, il cinturino in PU nero a fisarmonica si dimostra estremamente confortevole.
Progettato per adattarsi senza problemi anche sopra una muta da sub, è completato da una fibbia ad ardiglione che garantisce una chiusura sicura e veloce. Un mix ben riuscito di praticità, ergonomia e spirito tecnico.
Nel Manta Seeker, Breil ha scelto di montare un movimento automatico Miyota 8215, noto per la sua resistenza e affidabilità. Questo calibro, che lavora a 21.600 alternanze l’ora, regala un’oscillazione della lancetta dei secondi ben scandita e continua, piacevole da osservare al polso. È un tipo di meccanica che non delude nel tempo e che sa conquistare chi, come me, apprezza l’autenticità della carica automatica e il fascino discreto del movimento visibile nei dettagli.
Con un prezzo di listino di 319 euro, il Manta Seeker Automatic offre un rapporto qualità-prezzo davvero interessante, soprattutto se si considera il livello costruttivo, il design ispirato e la storia che questa collezione porta con sé. Ho avuto modo di testarlo personalmente durante un’uscita in mare, spingendolo fino a 18 metri di profondità: si è comportato in modo impeccabile, confermandosi affidabile nel suo habitat naturale.
Il movimento Miyota 8215 a tre sfere con datario continua a essere una scelta solida per chi cerca un automatico concreto e durevole.
E quel tocco rétro nel design, chiaramente ispirato ai diver degli anni ’70, lo rende perfetto anche fuori dall’acqua. È uno di quegli orologi che porti volentieri anche in città, pronto ad accompagnarti sia nelle avventure quotidiane che nei momenti più intensi.
Ecco il video:
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Specifiche tecniche Breil Manta Seeker
Caratteristica | Descrizione |
---|---|
Movimento | Automatico Miyota 8215 |
Resistenza all’acqua | 300 metri |
Design ispirato a | Manta Diver anni ’70 |
Cinturino | PU a fisarmonica, comodo anche sopra la muta |
Diametro cassa | 42 mm |
Quadrante | Nero a doppio livello con indici luminescenti |
Lunetta | Girevole unidirezionale in acciaio con disco in alluminio nero |
Corona e fondello | A vite, con fibbia ad ardiglione |
Dettagli aggiuntivi | Lancetta dei minuti arancione per alta visibilità |
Pro e Contro
- ✔ Pro: Ottima costruzione, impermeabilità fino a 300 metri, design vintage ma attuale, movimento affidabile.
- ✘ Contro: La finestra del datario, seppur ben integrata, l’avrei forse evitata per mantenere il quadrante ancora più pulito.
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