Oggi voglio parlarvi dello Stage One, un orologio firmato NIMA WATCHES, un microbrand nato dalla passione di Sam, volto noto su TikTok grazie al suo canale WATCHIT, dove condivide contenuti dedicati all’orologeria. Il nome N.I.M.A. non è solo un marchio, ma anche un acronimo che racchiude un messaggio profondo: Nothing Is Merely Accidental. Un progetto ambizioso, frutto di una ricerca curata e di una grande sensibilità verso il mondo degli appassionati, che si traduce in un segnatempo pensato con il cuore.
Lo Stage One è un tributo alla resilienza, alla capacità di rialzarsi e al concetto che “la vista migliore arriva dopo la salita più difficile”.
Il modello che ho scelto di raccontarvi oggi si chiama Ice Breaker: si ispira ai laghi di montagna, quelli ancora parzialmente ghiacciati che iniziano a liberarsi con l’arrivo della primavera. Un’immagine potente, che si riflette anche nell’anima di questo orologio.
Per essere il primo progetto del brand, devo dire che le proporzioni scelte mi hanno colpito positivamente: si inseriscono perfettamente in quel linguaggio contemporaneo che guarda sì al design attuale, ma senza dimenticare le esigenze pratiche di chi l’orologio lo indossa davvero ogni giorno. La cassa in acciaio 316L con alternanze di finiture lucide e satinate, ha un diametro di 39 mm, uno spessore di 12,5 mm, con una lug-to-lug di 46,2 mm e una distanza tra le anse di 20 mm.
Dati alla mano, è un orologio che si adatta bene anche ai polsi più sottili, senza perdere presenza al polso. La ghiera a 120 scatti, anch’essa in acciaio spazzolato, è un altro dettaglio che merita attenzione: è dotata di indici luminescenti e punti cardinali, utili per orientarsi, ma anche piacevoli da osservare quando la luce scarseggia. Sono quei piccoli accorgimenti che rendono l’esperienza d’uso più completa, e per certi versi anche più emozionante.
La corona è logata e serrata a vite, priva di protezioni laterali: una scelta che dona all’orologio quel tocco retrò tipico dei field watch vintage, con un’estetica pulita e senza eccessi. La zigrinatura è ben realizzata, garantisce una presa sicura e comoda, anche quando la si maneggia con le dita umide o fredde.
Il tutto è supportato da un fondello in acciaio con inserto in vetro zaffiro, dotato di doppia guarnizione, che contribuisce a un’impermeabilità dichiarata di 200 metri (20 BAR). Un dettaglio che, personalmente, apprezzo sempre moltissimo in un orologio pensato anche per un uso quotidiano ma con spirito avventuroso.
E siamo arrivati a quello che, secondo me, è il vero protagonista di questa referenza: lo Stage One Ice Breaker. Si tratta del quarto modello della collezione Stage One, e porta con sé un’ispirazione affascinante, quella dei laghi di montagna ghiacciati che iniziano a sciogliersi.
Il quadrante in madreperla azzurra è qualcosa che colpisce subito lo sguardo: ha una lavorazione davvero particolare, con un design frammentato che richiama alla perfezione le lastre di ghiaccio che si spezzano lasciando filtrare la luce.
Ma il dettaglio che mi ha conquistato è il modo in cui queste fratture sono state riempite con materiale luminescente: al buio si accende un gioco di luci sorprendente, quasi poetico. Un effetto che non avevo mai visto prima, realizzato con grande cura e maestria.
A completare il quadrante ci sono le sfere in stile Cattedrale, impreziosite da luminescenza che le rende ben visibili anche al buio. A queste si aggiunge una sfera GMT davvero particolare, che termina con una luna crescente: un dettaglio estetico ricercato, che aggiunge un tocco poetico e distintivo all’intero design.
All’interno della cassa batte un movimento Seiko NH34A, una scelta che punta a mantenere il progetto accessibile senza rinunciare all’affidabilità. È lo stesso calibro che troviamo nel Seiko 5 Sports Style GMT, quindi una garanzia sotto molti aspetti. Si tratta di un movimento automatico GMT da ufficio, con una frequenza di 3 Hz e una riserva di carica di circa 42 ore. Presente anche la funzione di stop dei secondi, utile per chi ama regolare l’orologio con precisione. Una soluzione solida e collaudata, perfetta per un segnatempo pensato per essere vissuto ogni giorno.
Il bracciale è davvero ben fatto e si distingue subito per la sua eleganza. Ha maglie a 7 elementi con i classici chicchi di riso centrali, completamente spazzolato per un look uniforme e sofisticato. Il sistema di sgancio rapido è comodissimo e rende il cambio cinturino un’operazione semplice e veloce.
Mi ha colpito anche la cura nei dettagli, visibile ad esempio nella clasp: dotata di pulsanti laterali, presenta una doppia finitura, è logata e, all’interno, sfoggia una lavorazione perlage su entrambi i lati — una chicca che gli appassionati noteranno e apprezzeranno.
L’orologio viene consegnato in una bellissima pochette da viaggio in vera pelle, marchiata con il logo del brand. All’interno, oltre all’orologio, c’è anche un secondo cinturino artigianale, Made in Italy, realizzato a mano in vera pelle liscia blu, con cuciture bianche a contrasto. Un’aggiunta che valorizza ancora di più l’esperienza e dimostra l’attenzione che il brand riserva alla propria community.
Il prezzo di listino è di 585 euro, mentre la collezione parte da 545 euro. Per maggiori informazioni vi consigio di consultare il sito ufficiale: Nimawatches.com.
Di seguito anche la mia video recensione:
Personalmente, trovo che il rapporto qualità-prezzo sia davvero interessante, soprattutto considerando cosa offre questo segnatempo in termini di design, cura costruttiva e contenuto tecnico. È un esempio concreto di come anche in Italia stiano emergendo microbrand con idee chiare, capaci di parlare direttamente alla community degli appassionati, sempre attenta al dettaglio e alla personalità di ogni orologio. Un segnale forte che il panorama indipendente italiano sta crescendo, e lo sta facendo nella direzione giusta.