Nomos Club Sport Worldtimer Reverie & Roam: il viaggio diventa orologio

Negli ultimi anni ho seguito da vicino l’evoluzione delle complicazioni “travel” di Nomos (come ad esempio il NOMOS Club Sport Neomatik ore nel mondo), e devo ammettere che la nuova coppia di edizioni limitate mi ha colpito fin dal primo sguardo. Le versioni Reverie e Roam del Club Sport neomatik Worldtimer nascono dall’idea di trasformare il viaggio in un vero percorso sensoriale, sulla scia di quello che la manifattura definisce “The Scenic Route”: non la strada più veloce, ma quella capace di regalare deviazioni, panorami e ispirazioni inattese.

Con i loro quadranti champagne a finitura soleil e i dettagli cromatici studiati per evocare atmosfere diverse — dai toni sabbiosi e caldi del Reverie alle sfumature più ariose del Roam — queste due edizioni numerate da 175 pezzi ciascuna rappresentano un modo raffinato di vivere il tempo in movimento. Pur mantenendo la struttura robusta e sportiva del Club Sport, introducono una componente poetica che raramente si incontra in un worldtimer di questa categoria.

Una delle ragioni per cui considero questo Worldtimer uno dei progetti più riusciti della linea Club Sport è la sua capacità di offrire una funzione complessa in un formato sorprendentemente compatto. La cassa in acciaio da 40 mm, costruita in tre parti, mantiene un profilo di appena 9,9 mm e, al polso, ha quella presenza sportiva che Nomos riesce a rendere elegante senza fare sforzi apparenti.

Il vetro zaffiro bombato con doppio trattamento antiriflesso e il fondello trasparente accentuano la cura estetica del modello, mentre la corona a vite assicura una resistenza all’acqua di 10 atm e ospita il caratteristico anello rosso che avverte se non è perfettamente serrata. A ore 2 trova posto il pulsante che consente di far avanzare in modo sincronizzato la città selezionata e la corrispondente ora locale, rendendo l’impostazione della complicazione estremamente intuitiva anche per chi non ha familiarità con i meccanismi worldtime.

Tra gli elementi che più mi affascinano di queste due edizioni limitate c’è senza dubbio il lavoro cromatico. Nomos ha ormai una sensibilità unica nel dare personalità ai suoi quadranti, ma con Reverie e Roam si spinge oltre, costruendo due atmosfere completamente diverse a partire dalla stessa base champagne con finitura soleil. Nel Reverie, i tocchi di sabbia, ocra, giallo e vino creano una palette calda, quasi contemplativa

Il Roam invece sceglie un registro più leggero e arioso con accenti azzurri, verdi e beige. Anche la parte funzionale trae beneficio da queste scelte: l’anello delle città, in colori dedicati per ciascuna versione, permette di distinguere rapidamente i 24 fusi orari rappresentati dai codici IATA, e il segnalatore di città attiva — giallo sul Reverie e arancione sul Roam — rende immediata la lettura dell’ora nel mondo. È un equilibrio raro: estetica e leggibilità non solo convivono, ma si amplificano a vicenda.

Osservando il quadrante più da vicino, si scopre quanto Nomos abbia lavorato sulla chiarezza delle indicazioni. A ore 3, il display delle 24 ore è incassato in modo delicato e suddiviso in due semicerchi che distinguono giorno e notte, con una lancetta gialla nel Reverie o arancione nel Roam che scandisce la “casa” dell’utente con immediatezza grafica.

A ore 8, un secondo pulsante permette di regolare proprio questa ora di riferimento senza interferire con la lettura principale. In basso, il piccolo secondi a chiocciola aggiunge un tocco strumentale, mentre le lancette a matita e gli indici trattati con Super-LumiNova bianco garantiscono leggibilità anche quando la luce scarseggia. È un quadrante ricco di informazioni, ma tutto sembra posizionarsi nel punto giusto: un equilibrio che rende la complicazione worldtime sorprendentemente intuitiva.

Il cuore di queste edizioni è il calibro automatico DUW 3202, uno dei movimenti che meglio raccontano la filosofia tecnica di Nomos. Ogni volta che lo osservo attraverso il fondello in zaffiro resto colpito da quanto sia sottile: appena 4,8 mm, nonostante integri completamente il meccanismo worldtime all’interno del treno degli ingranaggi. La firma estetica è il piccolo globo dorato inciso sul rotore bidirezionale, un dettaglio che ricorda subito la vocazione da compagno di viaggio di questo modello.

Il movimento porta con sé tutte le caratteristiche tipiche della scuola di Glashütte: platina a tre quarti, perlage e coste, viti azzurrate, regolazione in sei posizioni e, soprattutto, il NOMOS swing system con spirale blu proprietaria. La riserva di carica di 42 ore è più che sufficiente per un uso quotidiano, e il meccanismo di stop dei secondi rende la sincronizzazione dell’orario precisa al secondo.

Per completare l’identità di queste due versioni, Nomos ha scelto uno dei suoi abbinamenti più classici: i cinturini in pelle Horween Genuine Shell Cordovan, neri per il Roam e marroni per il Reverie. Al polso risultano morbidi, robusti e coerenti con l’anima “sportiva ma raffinata” del Club Sport Worldtimer, grazie anche alla finitura remborde e alla larghezza da 20 mm che ne esalta le proporzioni. Entrambi i modelli sono realizzati in soli 175 esemplari, ciascuno inciso individualmente sul fondello, una scelta che accentua l’idea di avere al polso un oggetto pensato per accompagnare chi ama davvero muoversi tra mondi e fusi orari. Il prezzo ufficiale di 3.800 euro li colloca in una fascia estremamente competitiva per un worldtimer di manifattura, soprattutto considerando la complessità del calibro DUW 3202 e la cura costruttiva tipica di Glashütte.

FAQ – Domande frequenti sul Nomos Club Sport neomatik Worldtimer