Ciao a tutti! Oggi noi di recensioniorologi.it lasciamo da parte gli orologi e ci dedichiamo ad un unico componente: il vetro del quadrante.
Oggi ogni azienda usa uno o più vetri differenti in base al prezzo e all’orologio che propone, ma noi vogliamo raccontarvi come nasce e perché molte aziende di orologi di lusso oggi utilizzano il bellissimo: Vetro Zaffiro.
Indice dei contenuti
Vetro zaffiro significato e caratteristiche
Lo zaffiro è un minerale che fa parte della della famiglia di corindone, un ossido di alluminio che cristallizza nel sistema trigonale.
Nella scala di Mohs, relativa alla durezza dei 10 materiali più forti in natura, lo zaffiro ha il 9, ossia può essere scalfito solo dal materiale classificato con 10, il Diamante.
Il suo colore tipico ha una colorazione che va dal blu/azzurro e si può trovare in natura in rocce metamorfiche.
Può anche essere prodotto in modo sintetico attraverso 5 tipi di sintesi e per distinguerlo da quello naturale c’è bisogno di analisi al microscopio per identificare inclusioni interne.
Il taglio più diffuso, soprattutto per l’uso negli orologi, è quello faccettato ovale o tondo.
Vetro Zaffiro quando nasce il suo uso negli orologi
Prima dell’avvento del vetro in zaffiro, anche le grandi aziende come Rolex proponevano ai suoi clienti dei quadranti che venivano racchiusi da un vetro in plastica. Infatti, se acquistare un orologio Rolex Vintage, avrete la conferma che il vetro in zaffiro all’epoca non esistesse. La plastica veniva utilizzata, perché resistente e non si rompeva facilmente, purtroppo questo materiale ha qualche difetto, e non permetteva sempre una visione pulita e chiara del quadrante.
Così proprio per questo motivo, negli anni 70 si abbandona il Plexiglass per dare spazio ad una nuova tipologia di chiusura: il vetro in zaffiro, un cambiamento messo in atto da Rolex che influenzerà negli anni anche diverse altre aziende nel mondo degli orologi.
Curiosità: perché la scelta del vetro zaffiro
All’inizio del 1970, Rolex mette in vendita diversi modelli ancora realizzati con il classico plexiglass utilizzato già da tempo per la sua resistenza ed adattabilità. L’unica componente non in plexiglass già presente sui modelli Rolex dal 1954 faceva capo alla lente Cyclope che non era in plexiglass ma era realizzata da una lente magnificatrice per orologi.
La scelta del vetro in zaffiro arriva più di quindici anni dopo la realizzazione della lente Cyclope. Questa viene fatta su un modello Rolex al quanto particolare stiamo parlando di una delle prime referenza al quarzo dell’azienda il Quartz ref.5100.
Proprio negli anni ’70, Rolex infatti, minata dal mercato giapponese e dai suoi nuovi modelli al quarzo, opta anch’essa per un orologio con movimento al quarzo, realizzato attraverso una joint-venture insieme alle altre aziende svizzere orologiere ( che avevano, come nel caso di Rolex, subito una flessione delle vendite specialmente all’estero).
Oltre però a stupire anche la sua clientela d’allora con un orologio non automatico e dotato di movimento al quarzo, questo modello con referenza 5100 si differenzia non solo per le scelte meccaniche interne all’orologio ma anche per le inedite scelte stilistiche.
Ed è proprio con quest’orologio che si pone come diverso e innovativo che per la prima volta il vetro non è in plexiglass ma bensì viene creato una chiusura per il quadrante in zaffiro sintetico.
Lo zaffiro utilizzato per la prima volta su quest’orologio, è maggiormente resistente agli urti ed è anche meno soggetto ai graffi. Purtroppo, nonostante questo modello abbia delle prestazioni estetiche migliori rispetto ad altre referenze, è destinato a essere dimenticato subito. Solo dopo due anni di produzione questo modello, l’unico dotato di vetro zaffiro, viene eliminato dal catalogo Rolex. Nonostante ciò possiamo dire che se oggi abbiamo i vetri in zaffiro un merito per l’idea va anche agli ingegneri e agli stilisti dello sfortunato orologio 5100.
Il primo Datejust con vetro zaffiro Rolex
Forse i Datejust sono tra i modelli più iconici di Rolex e anche tra i più eleganti, ed è proprio in questa linea che troviamo i primi modelli di successo, realizzati con vetro in zaffiro.
Le referenze che hanno il privilegio di veder montato questo vetro sono esattamente la 1630 e la referenza 1530. Entrambi facenti parte della collezione Datejust, hanno un vetro in zaffiro, anche se inserito ancora in fase sperimentale. L’anno in cui questi due modelli vengono commercializzati è esattamente il 1975.
Proprio per controllare le prestazioni del vetro zaffiro e mantenerlo più saldo alla cassa, questi orologi sono famosi anche perché presentano per la prima volta la cassa Shaped con bracciale integrato all’interno.
Questi due modelli, sono stati sicuramente prodotti per poter constatare se il pubblico e gli acquirenti fossero interessanti a questo nuovo stile e a queste modifiche sostanziali. Infatti poco dopo, circa due anni, venne prodotta la prima serie di orologi Oysterquartz.
Anche se alcuni orologi come il Datejust vedono l’applicazione del vetro in zaffiro, questo non succede certo per tutti i modelli, infatti, anche nel 1977 è possibile vedere alcuni orologi Rolex nelle versioni in acciaio che presentano ancora il vetro in plexiglass.
Il nuovo vetro zaffiro nei Rolex Sea Dweller
Rolex come sempre, anche nel caso della creazione del vetro in zaffiro, non si è fermata certo al primo esperimento riuscito bene, dopo qualche anno utilizza infatti una nuova tipologia di zaffiro e crea il Vetro Rolex Saphir 25-285 creato appositamente per uno dei suoi orologi più resistenti e tecnici: il Rolex Sea-Dweller ref. 16660. Questo modello è uno dei più resistenti della gamma, tant’è che può raggiungere una profondità di ben 1220 metri.
Cosa ha di diverso questo nuovo vetro in zaffiro? Il modello Saphir 25-285 realizzato per il Sea Dweller, è piatto ma al contempo più resistente, grazie ad uno spessore di circa 3 mm, che permette il mantenimento del vetro in ottime condizioni anche se sottoposto ad una forte pressione.
Man mano che passano gli anni e che il vetro da sempre maggiori soddisfazioni, vediamo già negli anni ’80 la diffusione del vetro in zaffiro anche il altri modelli delle collezioni Rolex da quelli classici sino a quelli più tecnici.
Sono solo pochi gli orologi che mantengono ancora il vetro in plastica, negli anni ’80, questi erano i Top Gamma della collezione, e forse proprio per questo motivo, probabilmente per evitare un eventuale calo delle vendite, venivano ancora prodotti con il vetro in plexiglas. Le referenze che permanevano con il plexiglass erano il Submariner ref.5513 e l’Explorer ref.1016.
Da quando tutti i modelli Rolex adottano il vetro zaffiro?
L’adozione del vetro in zaffiro per tutti i modelli delle collezione Rolex arriva durante gli anni ’90. In questo periodo man mano i modelli con vetro in plastica vengono messi fuori produzione, mentre si fa spazio a tutti i nuovi orologi con vetro in zaffiro. Oggi il vetro in zaffiro ha subito ancora diversi cambiamenti, oltre ad essere maggiormente resistente, viene trattato per tutti gli orologi Rolex, con antigraffio e anti riflesso per fornire a chiunque indossi l’orologio una visione sempre perfetta del quadrante e dei suoi dettagli.