Vent’anni dopo il suo trionfale debutto, Breitling rinnova la collezione Avenger presentando una collezione completamente rinnovata. Questa serie aggiornata spazia dalle varianti automatiche con funzione di solo tempo (che scopriremo in questa recensione), a quelle con complicazione GMT, fino a due versioni principali del cronografo dotate del prestigioso calibro interno B01. Per essere precisi Breitling ha introdotto 11 nuovi modelli della serie Avenger.
Ho avuto l’opportunità di esaminarli personalmente. Non temete, i dettagli sugli altri modelli verranno forniti in articoli dedicati. Per ora, focalizziamoci sul Breitling Avenger Automatic 42.
Mettendo al polso e fissando il suo cinturino in tessuto rinforzato con pelle, sono subito colpito dalla piacevole sensazione che offre. Il diametro di 42 mm lo rende decisamente solido, posizionandosi sul polso con un’altezza di 12,15 mm. Queste dimensioni, rispecchiano a mio avviso perfettamente la sua natura di orologio da pilota.
Queste tipologie di orologi tradizionalmente vantano una cassa di dimensioni maggiori per assicurare una lettura rapida e chiara, un fattore cruciale per i piloti durante la navigazione. Questo è particolarmente vero per il modello Avenger di Breitling, concepito per eccellere nelle performance aeree, specialmente con gli aerei a reazione. Originariamente pensato più di 20 anni fa per l’uso da parte di piloti di jet, l’Avenger enfatizza la necessità di funzionalità e leggibilità immediate in condizioni di volo.
La cassa in acciaio e la marcata lunetta girevole sono state concepite per affrontare le sfide proprie dell’abitacolo di aerei acrobatici o jet militari. Esteticamente, la cassa sembra rimanere fedele al suo design originale.
Sebbene sia leggermente più compatta rispetto ai precedenti modelli standard da 43 mm, una volta indossata, non trasmette affatto l’impressione di essere una versione ridotta o meno “importante”.
Il quadrante è protetto da un vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso ed è protetto da una ghiera caratterizzata da viti posizionate lungo il suo perimetro, che agiscono come punti di presa. I cavalieri, posizionati nei punti cardinali, facilitano l’utilizzo anche con i guanti, donando all’orologio un’estetica decisamente industriale, reminiscente dei rivetti di un aereo.
Questa è una delle lunette più appaganti che abbia mai maneggiato, benché la sua azione possa risultare leggermente più rigida; ho trovato molto utile il punto luminoso ad ore 12 per segnare lo zero. Analogamente, per gli stessi motivi di funzionalità e stile, anche la corona è dotata di una presa marcata e decisa; quest’ultima incisa con il logo della marca e a tenuta stagna grazie al suo sistema a vite, si posiziona a ore 3, in armonia con un robusto fondello a vite che assicura un’ottima resistenza all’acqua fino a 300 metri di profondità.
Focalizzandoci sul quadrante, personalmente lo considero il vero fulcro di novità dell’Avenger Automatic 42 rispetto alle sue versioni precedenti. Si presenta in una veste molto più moderna e sgombra. Il logo Breitling, posizionato a ore 12, mostra una B stilizzata in corsivo, sostituendo il precedente logo alato e più complesso. La scala dei minuti è stata riposizionata sul rehaut esterno anziché sul quadrante principale, liberando così il quadrante stesso (disponibile in tonalità di blu, nero o verde) da ogni eccesso visivo.
Nonostante queste innovazioni, gli elementi distintivi del design rimangono fedeli al modello originale, come l’indicatore triangolare delle ore a ore 12 e gli indici a bastone con inserti luminescenti centrali.
Rimuovendo l’orologio dal polso e osservandone il rovescio, si incontra un robusto fondello in acciaio, che racchiude al suo interno il Calibro 17 di Breitling. Questo movimento è famoso per essere una variante dell’ETA 2824-2e opera con una frequenza di 28.800 alternanze orarie (4 Hz), garantendo una riserva di marcia di circa 38 ore. La certificazione COSC rappresenta un valore aggiunto significativo, anche se va notato che si tratta di una prestazione leggermente in ombra rispetto ai movimenti proposti nel resto della rinnovata collezione Avenger.
Per i nuovi orologi Avenger Automatic 42 di Breitling con tre lancette, si può scegliere tra quadranti nero, blu o verde. Ciascuna di queste tre varianti si abbina splendidamente sia con un bracciale in acciaio inossidabile articolato su tre maglie sia con un cinturino in “pelle militare” coordinato, quest’ultimo impreziosito da un motivo tessuto sulla superficie esteriore e rifinito con una pratica chiusura deployante in acciaio.
Il costo dell’orologio si attesta a 4.400 euro con il cinturino in tessuto e pelle dallo stile militare, mentre sale a 4.700 euro se si opta per il bracciale in acciaio a tre maglie.
Questo rinnovamento dell’Avenger mi ha colpito favorevolmente; riesce a preservare un design solido e affidabile tipico degli orologi da aviazione, ma risulta leggermente meno pesante e più elegante. Penso che Breitling presto possa lanciare una versione in collaborazione con una formazione acrobatica aerea, come ad esempio le Red Arrows (la squadriglia acrobatica della Royal Air Force), perché l’orologio si sposerebbe perfettamente con l’eleganza e il dinamismo dei loro aerei.
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale di Breitling.com.