Indice dei contenuti
- 1 PER IL 185°ANNIVERSARIO JAEGER-LECOULTRE SI REGALA UNA NUOVA COLLEZIONE, NATA DA UN CAPOSALDO DELLA SUA STORIA: IL âMEMOVOXâ DEL 1968
- 2 DA QUI LâINTUIZIONE VINCENTE. RIPORTARE IN VITA IL JAEGER-LECOULTURE MEMOVOX POLARIS (QUELLO DEL â68) NELLâANNO DEL SUO 50° ANNIVERSARIO. UNâOPERAZIONE SENSATA.
PER IL 185°ANNIVERSARIO JAEGER-LECOULTRE SI REGALA UNA NUOVA COLLEZIONE, NATA DA UN CAPOSALDO DELLA SUA STORIA: IL âMEMOVOXâ DEL 1968
Allâinterno del Novecento, gli anni â60 rappresentano una decade di grande cambiamento e sperimentazione. In campo artistico, musicale, sociale, sportivo. Ma non solo. Sullâonda dellâentusiasmo portato dalle innovazioni tecnologiche e dalle imprese registrate nei decenni precedenti, lâuomo, non più pago dellâesplorazione del proprio pianeta , guarda addirittura oltre.
Grazie al benessere e all’entusiasmo che avvolgono improvvisamente la civiltà , evoluta dopo anni di stenti dovuti ai conflitti, sognare diventa lecito. Astronauti, scienziati, piloti, sportivi (spesso accomunati tra loro dall’esigenza e dal piacere di indossare orologi altamente prestazionali ed affidabili) diventano per le nuove generazioni dellâepoca autentici modelli da seguire, tanto da suscitare un apprezzamento al limite della venerazione.
Ma gli anni â60, restringendo il campo di azione all’orologeria, sul finire segnano anche lâarrivo del quarzo e degli orologi elettronici. Più sottili, più precisi, più moderni, più alla moda con i tempi che corrono rispetto a quelli tradizionali. In questo preciso periodo storico nasce un orologio da polso in controtendenza, e cioè a configurazione meccanica: il Jaeger-LeCoultre Memovox Polaris. Un orologio da immersione, con allarme, atipico perché grazie al suo triplo fondello dotato di aperture consente la diffusione del suono in acqua. à il 1968. Eppure, seppur rivoluzionario, il progetto non è del tutto nuovo. Si tratta infatti dellâevoluzione di quel Memovox Deep Sea presentato dalla stessa Jaeger-LeCoul tre nove anni prima, nel 1959.
Avanguardista. Il primo subacqueo di sempre attrezzato con un allarme per segnalare ai professionisti (al lâepoca ad andare sottâacqua erano prettamente addetti ai lavori e biologi marini) il momento di riemergere. Un tecnicismo notevole, indice dellâaspirazione della Maison a spingersi costantemente avanti, a guardare oltre i limiti apparenti, per questa tipologia di orologi di quegli anni, rappresentati più che altro dalla sfida a una impermeabilità sempre più spinta. Un modello significativo, e conseguentemente di successo, perché capace di toccare le giuste corde del pubblico. Una âsensibilità â spesso deficitaria a molti degli esemplari di oggi.
DA QUI LâINTUIZIONE VINCENTE. RIPORTARE IN VITA IL JAEGER-LECOULTURE MEMOVOX POLARIS (QUELLO DEL â68) NELLâANNO DEL SUO 50° ANNIVERSARIO. UNâOPERAZIONE SENSATA.
Primo per ché le riedizioni â è cosa ormai arcinota â in anni recenti hanno dimosstrato di funzionare alla grande, e questa si dimostra particolarmente fedele all’originale. Secondo perché, in fondo, a Jaeger-LeCoultre un modello sportivo serviva per via di una collezione nel complesso maggiormente di stampo classico, stornate naturalmente alcune specifiche referenze delle collezioni Master e Master Extreme.
Unâesigenza che, non a caso, ha spinto la marca di Le Sentier a non limitarsi alla riproposizione di un solo orologio, ma a costruire invece intorno a questa icona unâautentica e strutturata collezione Polaris composta da ben sei sotto-famiglie di prodotto. Ovvero: Polaris Memovox, Polaris Automatic, Polaris Date, Polaris Chronograph, Polaris Chronograph WT e lâultimo arrivato in ordine di tempo, Polaris Geographic WT. Uno sforzo notevole se si considera il fatto che, ispirazione a parte, per la loro realizzazione il brand ha dovuto mettere in cantiere il progetto di una cassa tutta nuova, con nuove anse (più âtagliateâ), nuova lunetta (più sottile) e nuove corone. Con un investimento non da poco, che lascia intendere la volontà di Jaeger-LeCoultre di fare del Polaris, in tutte le sue varianti, una nuova colonna portante della sua offerta.
Di assoluto riferimento è poi anche lâattenzione per i dettagli, che si manifesta nella lavorazione delle casse, nell’alternanza attenta ed equilibrata di superfici lucide/satinate, nella scelta di specifiche ragionate (come il SuperLuminova color vaniglia adottato sui nuovi Memovox e Date per emulare il tono emanato ai tempi dal trizio del modello originale) così come nelle finiture del quadrante, complesso da realizzare per la necessità , voluta, di far coesistere in esso superfici soleil, grené e opaline. Tra le varianti, degno di menzione, quanto meno per riconosciuti âmeritiâ storici del suo predecessore, è il Memovox Polaris, modello-riedizione limitato a 1.000 esemplari, il cui plusvalore è sufficientemente celebrato sul fondello.
Meritevole perché custode di una funzione tutt’altro che comune, quella del modello Jaeger Lecoultre Memovox Svegliarino, così come di un movimento meccanico a carica automatica calibro 956 (268 componenti, 28.800 alternanze/ora, 23 rubini, 45 ore di autonomia, altezza 7,45 mm) campione di longevità in quanto erede diretto (è il risultato di oltre 60 anni di aggiornamenti e migliorie) di quel primo movimento con sveglia di Jaeger-LeCoultre risalente agli anni â50, oggi come allora dotato di due bariletti: uno per la base tempo e uno dedicato unicamente ad alimentare la funzione della sveglia.
Fonte foto:
- Monochrome Watches
- Hodinkee