Quando mi sono avvicinato al NAGA 39 Ocean Blue, la prima cosa che ho voluto capire è da dove nasce l’idea, qual è la filosofia dietro questo orologio. Ed è proprio qui che inizia il racconto di un brand che ha fatto del design italiano e dell’espressione personale il suo tratto distintivo.
NAGA nasce da un’intuizione forte: creare un vero e proprio gioiello da polso, qualcosa che andasse oltre il semplice accessorio per diventare un’estensione del carattere di chi lo indossa. L’obiettivo? Realizzare un orologio che si facesse notare per eleganza e originalità, ma che allo stesso tempo fosse adatto a ogni giorno, a ogni outfit, a ogni occasione.
Lo stile è pulito, le linee simmetriche, l’impatto visivo potente. C’è un equilibrio preciso tra raffinatezza e personalità, tra audacia e armonia. Non è solo un oggetto che segna il tempo, è un compagno quotidiano che racconta qualcosa di chi lo porta.
Il cuore del progetto è stato tradurre questa visione in metallo, e il risultato si percepisce fin dal primo sguardo. Il design, ispirato alla forma di un serpente, è stato modellato con una cura quasi ossessiva per i dettagli. Il bracciale integrato è una delle sue caratteristiche più sorprendenti: si adatta con naturalezza al polso, regalando una sensazione di comfort e flessibilità che raramente ho riscontrato in questa fascia di mercato.
Oggi voglio parlarvi di un orologio che rappresenta perfettamente l’eccellenza del design italiano, con quella combinazione di eleganza, creatività e spirito senza tempo che solo un progetto autentico sa trasmettere. Si tratta del Naga 39 Ocean Blue, un segnatempo che ho avuto il piacere di scoprire da vicino grazie alla disponibilità di Spartaco del Grande di Naga Time, che ringrazio sinceramente per avermi dato l’opportunità di raccontarvelo.
Partiamo subito dall’esperienza di unboxing, che ha un suo fascino. L’orologio arriva custodito in una confezione laccata nera, lucida e curata nei minimi dettagli, con il logo a forma di testa di serpente ben visibile sulla parte superiore. All’interno, oltre a una seconda scatola che protegge il segnatempo, ho trovato una lettera personalizzata firmata da Spartaco, sigillata con ceralacca che riprende l’iconografia del serpente. Un tocco raffinato, che dà subito l’idea di un’attenzione particolare verso ogni cliente. E non posso che rinnovare il mio grazie per questo gesto così curato e personale.
La cassa misura 39 millimetri di diametro ed è realizzata in acciaio 316L, una scelta che garantisce robustezza e durata. Se mi seguite da un po’, sapete che non sono un fan dei segnatempo troppo ingombranti, e devo dire che questa dimensione rappresenta, a mio avviso, un ottimo equilibrio: né troppo grande né troppo piccolo, perfetta per adattarsi a molti polsi senza mai risultare eccessiva.
Lo spessore si ferma a 9,9 millimetri, un dettaglio che dona all’orologio una presenza sobria e slanciata. Al polso è leggero e comodo, con un peso che si aggira intorno ai 128 grammi. E nonostante il profilo snello, garantisce una resistenza all’acqua fino a 100 metri. Una combinazione ben riuscita tra estetica raffinata e praticità.
Il quadrante blu è senza dubbio uno degli elementi che colpisce di più in questo Naga 39. Ha una trama che richiama la pelle di un serpente, lavorata con una cura che mette in risalto ogni dettaglio in modo elegante e deciso. Ciò che apprezzo particolarmente è la sua pulizia visiva: niente finestrella data, nessuna scritta superflua—solo il logo del marchio e la dicitura “Automatic”, come a voler lasciare spazio all’essenziale, alla materia e alla forma.
Gli indici e le lancette di ore e minuti sono generosamente trattati con Superluminova verde che garantisce una buona leggibilità anche al buio. Ma il vero tocco distintivo, quello che rende unico questo modello, è la lancetta dei secondi, con la parte posteriore realizzata a forma di testa di serpente—un richiamo diretto al simbolo di Naga, integrato con stile e personalità.
A proteggere il tutto troviamo un vetro zaffiro che assicura eccellente resistenza ai graffi e mantiene una ottima trasparenza, esaltando ancora di più la profondità e la bellezza del quadrante. Un insieme davvero ben riuscito, dove ogni elemento ha il suo posto senza mai sovraccaricare l’insieme.
Un dettaglio che ho particolarmente apprezzato è la corona a vite esagonale, un elemento che si distingue non solo per la forma originale, ma anche perché porta inciso il logo a testa di serpente.
So che può sembrare un accorgimento secondario, ma per me la presenza del logo sulla corona aggiunge carattere e, soprattutto, coerenza visiva. È quel tipo di attenzione ai dettagli che contribuisce a rendere un orologio riconoscibile e a rafforzare l’identità del marchio.
Il design del Naga non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio viaggio simbolico nel tempo e nella mitologia asiatica. Sul fondello spicca l’incisione di una figura Naga, una creatura leggendaria metà uomo e metà serpente, simbolo di potere e trasformazione.
L’intreccio serpeggiante si unisce a un simbolo di eternità, un chiaro richiamo alla ciclicità del tempo e, in un certo senso, un omaggio all’essenza stessa dell’orologio.
Questa narrazione prosegue con coerenza anche nel bracciale integrato, decorato con un motivo a esagoni che riprende la texture presente sul quadrante. Il tema del serpente non è solo un vezzo stilistico: è il filo conduttore che attraversa ogni parte dell’orologio, dal logo sul quadrante fino all’architettura del bracciale.
Indossandolo, ho notato subito la qualità della costruzione: nessuna sensazione di gioco o oscillazione, i lati curvi e compatti si fondono naturalmente con il polso, e i perni angolati permettono al bracciale di seguire la forma del braccio con precisione. La chiusura a farfalla, impreziosita da una finitura perlage, completa il tutto con un tocco di raffinatezza che si fa notare senza essere mai eccessivo. Un esempio perfetto di come racconto visivo e funzionalità possano convivere armoniosamente.
Al cuore del Naga 39 batte un Miyota 9039, un movimento automatico a 24 rubini che lavora a 28.800 alternanze l’ora (4Hz), offrendo una riserva di carica di circa 42 ore. Le funzioni sono essenziali ma complete: ore, minuti e secondi centrali, senza datario. Ed è proprio questa la particolarità del 9039—un calibro no-date autentico, privo della cosiddetta “posizione fantasma”, introdotto da Miyota nel 2018 come parte della sua linea premium.
In termini di precisione, la casa dichiara una tolleranza tra -10 e +30 secondi al giorno, ma nella mia esperienza reale l’orologio si è comportato in maniera più che affidabile, restando perfettamente all’interno di questi valori. Un movimento solido, ben collaudato e adatto a un orologio che punta su design e sostanza.
Il prezzo di listino è di 790 euro sullo store ufficiale, una cifra che, considerando il design, la cura dei dettagli e la qualità costruttiva, lo colloca tra gli orologi eleganti e di carattere sotto i 1.000 euro—perfetto per l’uso quotidiano ma con una personalità ben definita.
Per maggiori informazioni vi invito a consultare il sito ufficiale Nagaorologi.com.
La collezione Naga propone diverse varianti cromatiche, tra cui un affascinante verde che merita attenzione, ma per questa recensione ho scelto il modello Ocean Blue, una tonalità che, a mio avviso, riesce sempre a distinguersi senza stonare mai.
Quando si sceglie un microbrand, non si acquista soltanto un orologio, ma si abbraccia un’idea, un progetto, una visione. E Naga, da questo punto di vista, è una proposta interessante: un orologio ben fatto, dal design distintivo, raffinato e solido, pensato per chi cerca qualcosa di diverso senza rinunciare alla qualità.