Tra i microbrand italiani che ho avuto il piacere di scoprire negli ultimi anni, Officine Tecniche è sicuramente uno di quelli che mi ha colpito di più. In poco tempo è riuscita a ritagliarsi uno spazio di rilievo grazie a una combinazione vincente: qualità costruttiva impeccabile e prezzi accessibili, senza rinunciare a un’identità forte. Ne avevo già parlato nella mia guida dedicata ai migliori microbrand italiani, ma oggi voglio portarvi con me alla scoperta dell’Aquas Pugnochiuso 01, un diver che non fa sconti a nessuno.
È un orologio progettato con personalità, pensato per chi vive davvero il mare. Resistente fino a 300 metri, realizzato in acciaio 316L, e soprattutto dotato di un bracciale chicchi di riso integrato che, oltre a essere un piacere per gli occhi, è praticissimo grazie alla clasp con microregolazione rapida: un dettaglio fondamentale quando si indossa sopra la muta. Un modello che non si limita a rispettare gli standard dei diver, ma li interpreta con carattere.
Qui non si tratta solo di estetica, ma di una vera e propria filosofia progettuale, fatta di linee decise, proporzioni studiate e scelte tecniche ben ponderate. L’anima di questi orologi affonda le radici nel Gargano, terra d’origine del brand, con i suoi paesaggi selvaggi e ricchi di fascino.
Ogni collezione rende omaggio a un frammento di questo patrimonio, spesso architettonico, mentre le diverse varianti prendono il nome da località reali: in questo caso, Pugnochiuso, una perla affacciata sul mare e abbracciata dalla vegetazione mediterranea.
È un approccio romantico, raro da incontrare nel panorama dell’orologeria, e che dona profondità e senso al progetto. Fin dalla loro prima collezione si percepisce chiaramente l’intento: costruire un’identità autentica, invece di seguire le tendenze del momento. In un mondo saturo di reinterpretazioni in stile Tudor o di diver vintage wannabe, questa scelta rappresenta una ventata d’aria fresca. E lo dico senza esitazioni.
Il Pugnochiuso Modello 1, a mio avviso, è una riuscitissima rivisitazione in chiave moderna degli orologi con bracciale integrato tipici degli anni ’70. La cassa gioca in modo intelligente con le forme: mescola curve classiche a una testa rotonda dal taglio contemporaneo, creando un look sportivo e allo stesso tempo ben riconoscibile al polso.
Le superfici spazzolate conferiscono un aspetto pulito, quasi industriale, ma sono gli smussi lucidi a spezzare la monotonia con riflessi eleganti e dinamici. A completare il tutto, sia la cassa che il bracciale vantano un trattamento superficiale con durezza Vickers 1.200, che aiuta a limitare i segni del tempo e i graffi.
Venendo alle misure: la cassa ha un diametro di 40 mm, che sulla carta sembra perfetto. Ma il design integrato e le spallette ben marcate lo fanno percepire leggermente più grande — eppure resta ben gestibile, anche grazie ai 47,5 mm di lug-to-lug. Va detto che non parliamo di anse classiche: il bracciale è integrato e questo fa sì che l’orologio curvi con decisione, avvolgendo il polso in maniera naturale. Sul mio, che è di 17,5 cm, la vestibilità è aderente, compatta e soprattutto molto ben bilanciata.
Lo spessore della cassa, escludendo il vetro, è di 10,9 mm, che diventano 13,6 mm se consideriamo il vetro zaffiro bombato. Eppure, al polso non dà mai la sensazione di essere massiccio o scomodo. Merito del fondello piatto e del bracciale ancorato in basso, che permettono all’orologio di restare ben aderente alla pelle, evitando quell’effetto “torre instabile” tipico di alcuni diver troppo verticali.
Il vetro zaffiro bombato, trattato con doppio antiriflesso, è una gioia per gli occhi anche in piena luce: leggibilità sempre ottima, con una sottile distorsione agli angoli che aggiunge carattere, senza compromettere la funzione.
Con una resistenza all’acqua di 300 metri, è chiaro che ci troviamo davanti a un vero diver. La corona a vite, finemente incisa, è una piccola chicca: si manovra con estrema fluidità e si incastra perfettamente tra le robuste protezioni squadrate. Anche il fondello, riccamente inciso, trasmette solidità e cura nei dettagli, con guarnizioni ben visibili che ispirano piena fiducia.
Il trattamento applicato a cassa e bracciale è frutto di una tecnica avanzata di elettrodeposizione, che porta la durezza superficiale dell’acciaio da valori standard di 300–400 Vickers fino a un impressionante 14.200 Vickers. Tradotto: una resistenza ai graffi davvero fuori dal comune, perfetta non solo per chi vive l’orologio in condizioni impegnative, ma anche per chi, come me, lo indossa tutti i giorni, magari con il polso che sfrega contro la scrivania.
Il bracciale integrato, poi, è una meraviglia. Ricordo ancora la prima volta che vidi le foto del prototipo, l’anno scorso: rimasi colpito subito. Dopo averlo finalmente provato al polso, posso dire senza esitazione che è uno dei migliori in questa fascia di prezzo — e vi assicuro che ne ho testati parecchi. Il design a cinque file “chicchi di riso”, con larghezza che va da 24 mm alla cassa fino a 16 mm alla chiusura, dona una combinazione perfetta di eleganza e vestibilità. I link sono flessibili, ben snodati, niente di rigido o eccessivamente macchinoso.
La satinatura è omogenea, con smussi lucidi su ogni maglia che aggiungono un tocco raffinato, mentre le sfere centrali offrono quella lucentezza sobria che cattura la luce nel modo giusto. Il sistema di regolazione con perni a vite è abbinato a una microregolazione rapida, precisa e facile da usare. Onestamente, un sistema così comodo andrebbe adottato da molti più brand. Al polso si comporta in modo esemplare: stabile, comodo e, grazie al fondello piatto e al profilo contenuto, perfetto anche per un uso prolungato durante tutta la giornata.
Il vero protagonista, per me, è senza dubbio il quadrante. Ha una finitura fumé sorprendente, che sfuma con eleganza dal bianco opaco centrale fino a un grigio fumo intenso ai bordi. La texture, simile a una polvere di diamante finissima, crea una lucentezza discreta ma affascinante, che cambia in base all’angolazione della luce e valorizza la sfumatura in modo davvero raffinato.
Lungo il bordo esterno corre un binario dei minuti stampato, ben definito, mentre ogni intervallo di cinque minuti è segnalato da indici verdi trattati con Super-LumiNova C1A. Alle posizioni cardinali spiccano doppi indici a bastone, lucidati e riempiti anch’essi di Super-LumiNova, applicati con precisione per offrire leggibilità e un tocco di tridimensionalità.
Il resto è essenziale ma ben calibrato: logo applicato in alto, la scritta “Aquas” in un vivace arancione che cattura lo sguardo, e “Pugnochiuso” in bianco, poco sopra le ore sei. Anche le lancette meritano attenzione: la minuti, in un arancione brillante che si staglia sul quadrante, l’ore, nera e lucida, e la secondi, con un design a nido d’ape che aggiunge un tocco originale. Nel complesso, è una combinazione di colori e finiture che non passa inosservata, e che riesce a essere al tempo stesso sportiva, tecnica e stilosa.
La luminescenza del Pugnochiuso 01 mi ha davvero convinto. La Super-LumiNova è presente ovunque serva: sulle lancette, sugli indici e persino sull’inserto in zaffiro della ghiera. La brillantezza è intensa e, soprattutto, duratura: anche alle prime luci del mattino, l’orologio resta perfettamente leggibile. La distribuzione della luce è uniforme, senza quelle fastidiose zone d’ombra, e la ricarica alla luce è rapida ed efficace. Il contrasto tra la luminescenza e il bordo più scuro del quadrante, poi, rende la lettura notturna davvero immediata.
Un cenno speciale merita la ghiera: 120 scatti unidirezionali, solida e precisa, con inserto in zaffiro e marcature luminescenti ben visibili. Nessun gioco fastidioso, nessuna incertezza nella rotazione — ogni clic restituisce un feedback netto e soddisfacente. Sinceramente, è una delle migliori ghiere che mi sia capitato di provare quest’anno.
Sul fronte movimento, niente di scontato: sotto la cassa batte un La Joux-Perret G101 in versione top grade, con una riserva di carica di 68 ore, frequenza di 28.800 alternanze/ora e una precisione che, durante i miei test, si è dimostrata eccellente. L’orologio si è comportato in modo impeccabile, con uno scarto minimo che conferma l’affidabilità di questo calibro.
Ammetto che un movimento svizzero così ben rifinito meriterebbe forse un fondello a vista, ma personalmente preferisco la praticità: con una riserva così generosa, posso ruotare i miei due o tre orologi settimanali senza preoccuparmi troppo, ed è sempre un piacere ritrovare il Pugnochiuso 01 già in moto al primo colpo.
Il prezzo di 1.180,00 €, a mio avviso, è più che coerente con ciò che offre: materiali, finiture, progetto e movimento sono tutti da fascia alta. E poi, acquistare da un microbrand vuol dire anche sostenere una visione, un’idea concreta di orologeria indipendente. Significa sentire un legame diretto con chi l’orologio lo immagina, lo sviluppa e ci mette passione vera.
Per maggiori informazioni vi invito a consultare il sito ufficiale officinetecnichewatches.com.
Caratteristica | Dettaglio |
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Marca | Officine Tecniche |
Modello | Aquas Pugnochiuso 01 |
Tipo di orologio | Diver con bracciale integrato |
Materiale cassa | Acciaio 316L con trattamento antigraffio (durezza fino a 14.200 Vickers) |
Diametro cassa | 40 mm |
Spessore | 10,9 mm (senza vetro), 13,6 mm (con vetro zaffiro bombato) |
Distanza tra le anse (lug-to-lug) | 47,5 mm |
Tipo di vetro | Zaffiro bombato con doppio trattamento antiriflesso |
Quadrante | Fumé bianco-grigio con texture diamantata e indici applicati in Super-LumiNova |
Ghiera | Unidirezionale, 120 scatti, inserto in zaffiro con indici luminescenti |
Fondello | In acciaio inciso, chiuso, con guarnizioni rinforzate |
Corona | A vite, incisa, protetta da spallette squadrate |
Bracciale | Chicchi di riso a 5 file, integrato, da 24 mm a 16 mm con clasp a microregolazione |
Movimento | La Joux-Perret G101 Top Grade |
Riserva di carica | 68 ore |
Frequenza | 28.800 alternanze/ora (4 Hz) |
Impermeabilità | 300 metri (30 ATM) |
Prezzo | 1.180,00 € |
La qualità costruttiva del Pugnochiuso Modello 1 è davvero notevole: ogni dettaglio trasmette solidità e cura, nulla sembra lasciato al caso. Il design è originale, con una personalità ben definita — non si tratta del solito omaggio mascherato. Le proporzioni, soprattutto per essere un diver con bracciale integrato, sono centrate alla perfezione, e proprio il bracciale è uno degli aspetti che più mi ha convinto: comodo, fluido, piacevole da indossare per ore.
Il movimento è di ottima qualità, il rivestimento antigraffio ha retto benissimo anche all’uso quotidiano — non ho riscontrato nemmeno un segno. La ghiera è solida e precisa, e la leggibilità, sia di giorno che di notte, è sempre impeccabile. Anche il packaging è all’altezza: una confezione pensata con attenzione, che valorizza l’esperienza complessiva.
Il Pugnochiuso 01 è un orologio audace e distintivo, con un’identità forte e un piacere autentico al polso. Certo, come tutti i progetti dal design deciso, qualche compromesso c’è — soprattutto sul fronte della modularità, visto che il bracciale integrato non lascia molto spazio alle alternative.
Lo consiglierei? Assolutamente sì, se sei alla ricerca di un diver solido, diverso dal solito, capace di accompagnarti ogni giorno e non ti dispiace l’idea di indossarlo quasi sempre con il suo bracciale originale. Per me, è una scelta centrata.
Mi piace lo vorr comprare
Mi sembra un orologio di grande personalità.
Vorrei sapere dove si può acquistare.
Saluti