Quando si esplora l’attuale catalogo Omega, è evidente quanto il marchio continui a costruire attorno ai suoi grandi classici, quei modelli iconici che hanno scritto pagine fondamentali della storia dell’orologeria. Lo Speedmaster è senza dubbio il primo nome che viene in mente, seguito dal leggendario Seamaster e da altri pezzi celebri che conosciamo bene. Quello che mi ha sempre colpito, però, è che due di questi modelli provengono da una collezione davvero storica: la famosa trilogia professionale del 1957. E il terzo? Il Railmaster. Curiosamente, oggi non lo trovate più sul sito ufficiale di Omega. Il motivo è semplice: la versione precedente è uscita di scena, lasciando spazio alla nuova generazione che sto per raccontarvi. È arrivata infatti la nuova collezione Omega Railmaster 2025, e in questa recensione ve ne parlo in anteprima.
Indice dei contenuti
Nuovo Omega Railmaster 2025: il ritorno di un orologio iconico in chiave moderna
È sempre stato un modello un po’ sottovalutato, il Railmaster. Eppure, oggi torna con una collezione snella ma ben curata, composta da due versioni: una con i secondi centrali e l’altra con piccoli secondi. A prima vista, questi nuovi modelli mantengono quell’aria familiare che ci si aspetta da un moderno Railmaster, rispettando le linee guida classiche della collezione. Ma osservandoli con attenzione, emergono differenze interessanti rispetto alla generazione precedente. Di fatto, siamo di fronte a una reinterpretazione semplificata e aggiornata del Seamaster Aqua Terra da 38 mm, con quadranti ridisegnati e un approccio stilistico rivisto nei dettagli.
Pur presentando due configurazioni di quadrante differenti, entrambi i modelli condividono la medesima cassa. Il design resta fedele alla tradizione, con una struttura simmetrica e le iconiche anse che richiamano l’estetica Omega più autentica. La novità, qui, sta nella dimensione: la cassa scende a 38 mm di diametro, rendendo la linea ancora più versatile e indossabile, specie per chi preferisce proporzioni più contenute. Le finiture, invece, prendono spunto dalla linea Aqua Terra, con una combinazione ben bilanciata tra superfici spazzolate e dettagli lucidati, il tutto incorniciato da una lunetta liscia e lucida che valorizza il vetro zaffiro bombato.
Nonostante il profilo compatto — 45 mm da ansa ad ansa — la cassa non è sottilissima: misura 12,36 mm di spessore, una caratteristica piuttosto comune negli orologi firmati Omega. Resta comunque robusta e ben proporzionata, con una resistenza all’acqua fino a 150 metri. Sul retro troviamo un fondello a vite, anch’esso in vetro zaffiro, con una forma leggermente conica che aggiunge un tocco di eleganza tecnica.
Il vero protagonista, qui, è il quadrante. È lì che si gioca gran parte del fascino di questa nuova generazione di Railmaster. Come già anticipato, Omega ha presentato due versioni: una che richiama da vicino il modello originale con i secondi centrali, e l’altra, decisamente più rétro, con i piccoli secondi. Entrambe riprendono fedelmente gli elementi chiave che ci si aspetta da un vero Railmaster: quadranti puliti, privi di datario, indici trasferiti a forma di triangolo allungato, una chiara scala dei minuti e i classici numeri arabi posizionati ai quattro punti cardinali. Le iconiche lancette Broad Arrow, naturalmente, completano la scena.
Per attualizzarne il look, Omega ha scelto un effetto sfumato su entrambi i quadranti, conferendo a ciascun modello una personalità ben distinta. Il Railmaster con piccoli secondi punta tutto sul fascino vintage: il quadrante beige si scurisce gradualmente verso i bordi con una sfumatura nera elegante e vissuta, mentre la Super-LumiNova, in una tonalità crema dallo stile retrò, illumina indici e lancette. Queste ultime sono rivestite in PVD grigio, con l’unica eccezione della lancetta dei piccoli secondi, che spicca grazie alla verniciatura beige.
La versione con secondi centrali, invece, ha un’anima più moderna e tecnica. Il quadrante grigio, anch’esso sfumato verso il nero ai bordi, è più freddo e sofisticato, e utilizza una Super-LumiNova bianca, che crea un contrasto netto e pulito. Le lancette rodiate aggiungono brillantezza, mentre quella dei secondi mantiene la tradizionale punta a diamante luminosa, tipica della linea.
In entrambi i casi, il design resta essenziale e ben bilanciato. Il testo è ridotto al minimo indispensabile: solo il logo Omega, il nome del marchio e la scritta “Railmaster” in stile vintage. Soprattutto nella versione grigia, questa pulizia grafica contribuisce a rafforzarne l’eleganza minimalista.
Le nuove versioni del Railmaster sono proposte sia con cinturino in pelle che con bracciale in acciaio, così da adattarsi facilmente a gusti e stili diversi. Il modello Central Seconds, con il suo quadrante grigio sfumato verso il nero, viene abbinato a un elegante cinturino in pelle nera, mentre la versione Small Seconds, con quadrante beige e sfumatura scura, è accompagnata da un caldo cinturino in pelle color cognac. In entrambi i casi, la chiusura è di tipo déployante, solida e pratica da utilizzare.
Per chi preferisce il metallo, c’è anche il classico bracciale a tre maglie in acciaio, ma con un profilo aggiornato rispetto al passato, in linea con le soluzioni adottate di recente anche sulla linea Aqua Terra. Le finiture alternano superfici spazzolate a dettagli lucidi, donando al bracciale un aspetto raffinato e moderno. Le maglie sono più corte, il che migliora la vestibilità sul polso, e leggermente arrotondate per garantire il massimo comfort. La chiusura è del tipo a farfalla, dotata del sistema “easy-comfort” che consente una regolazione rapida di 2 mm, perfetta per quei piccoli aggiustamenti durante la giornata.
Come si può intuire già osservando i quadranti, le due versioni del nuovo Omega Railmaster montano calibri differenti. Il modello grigio con i secondi centrali è animato dal calibro 8806, mentre quello beige con i piccoli secondi utilizza il calibro 8804. A livello tecnico, però, la base è la stessa: entrambi i movimenti sono costruiti attorno a un’unica architettura, con bariletto singolo che assicura una riserva di carica di circa 55–60 ore, a seconda della versione.
Si tratta dei classici movimenti Omega di ultima generazione, sofisticati e completi sotto ogni aspetto. Ritroviamo infatti lo scappamento Co-Axial, la spirale in silicio, il bilanciere a spirale libera e la ricarica automatica. Tutto questo, ovviamente, è accompagnato dalla certificazione Master Chronometer rilasciata da METAS, che non solo attesta la precisione, ma anche la resistenza ai campi magnetici fino a ben 15.000 gauss – un salto enorme rispetto al Railmaster storico, che si fermava a 1.000.
Come da tradizione Omega, anche la finitura è curata nei dettagli: ponti rodiati decorati con le tipiche onde di Ginevra in stile arabesco, viti annerite, bilanciere e bariletto lavorati con grande attenzione, e il rotore inciso in rosso che aggiunge un tocco di carattere al tutto. Un cuore meccanico che non solo funziona alla perfezione, ma è anche bello da ammirare.
Opinioni e prezzi dei nuovi Railmaster di Omega
La nuova collezione Railmaster è già disponibile nelle boutique Omega e presso i rivenditori autorizzati, e fa ufficialmente parte della linea permanente del marchio. Per chi fosse interessato, ecco i prezzi aggiornati:
6.100 euro per il modello con secondi centrali su bracciale in acciaio
5.700 euro per la versione con secondi centrali su cinturino in pelle
6.800 euro per il modello con piccoli secondi su bracciale
6.400 euro per quello con piccoli secondi su cinturino
Con questa nuova proposta, Omega riesce a dare nuova vita al Railmaster, presentandolo come un’alternativa più raffinata e orientata all’utilizzo quotidiano rispetto al Seamaster Aqua Terra. È un orologio che conserva lo spirito professionale e quella punta di carattere avventuroso che ha sempre contraddistinto la collezione, mantenendo al tempo stesso l’identità autentica di un moderno Omega.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito ufficiale: www.omegawatches.com.
La Storia dell’Omega Railmaster
L’Omega Railmaster originale fece la sua comparsa nel 1957, come parte della leggendaria trilogia “Professional” che ha segnato un’epoca. Insieme a lui vennero lanciati due modelli destinati a diventare vere icone: il Seamaster 300 CK2913, un diver professionale nato dall’evoluzione della collezione del 1948, e lo Speedmaster CK2915, un cronografo pensato per le gare automobilistiche, che introdusse per la prima volta la lunetta tachimetrica esterna e che, nel tempo, si è trasformato nel celebre Moonwatch. Il terzo componente di quella storica triade era proprio il Railmaster CK2914, pensato per resistere ai campi magnetici e dedicato a chi lavorava in ambienti tecnici e industriali, come scienziati e operatori ferroviari.
Esteticamente, il primo Railmaster riprendeva molto dal design del Seamaster, a partire dalla cassa simmetrica con anse dritte, ma senza lunetta girevole. La sua anima era profondamente tecnica: all’interno trovava posto una cassa interna in ferro dolce che lo rendeva capace di sopportare campi magnetici fino a 1.000 gauss, un livello straordinario per l’epoca, se si considera che la maggior parte degli orologi antimagnetici si fermava a circa 60 gauss. A completare il quadro c’erano lancette Broad Arrow, indici triangolari rovesciati e una pulizia formale che lo rendeva solido e funzionale. Era, in sostanza, la risposta di Omega al Rolex Milgauss e all’IWC Ingenieur, con cui condivideva la stessa filosofia d’utilizzo.
Nonostante le sue qualità, il Railmaster non ottenne mai il successo commerciale dei suoi “fratelli maggiori” e scomparve dai cataloghi Omega già negli anni Sessanta, per poi ricomparire solo nel 2003. In quell’occasione, venne rilanciato come variante elegante e più sobria della linea Seamaster Aqua Terra, mantenendo le stesse caratteristiche tecniche — come la resistenza all’acqua fino a 150 metri e i calibri automatici — ma con quadranti classici arricchiti dai tipici indici triangolari. Nel 2017, in occasione del 60° anniversario della trilogia Professional, Omega ha proposto una riedizione fedele del Railmaster CK2914, affiancata da una nuova linea, la Railmaster Master Chronometer: un modello raffinato, con quadrante spazzolato verticalmente, senza datario, disponibile in tre colorazioni e racchiuso in una cassa completamente satinata da 40 mm. Un segnatempo che, a mio avviso, non ha mai ricevuto l’attenzione che meritava… e forse oggi è finalmente arrivato il momento di riscoprirlo nella sua forma più matura, con un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità.