Indice dei contenuti
- 1 Scheda Tecnica Q Timex “Reissue”
- 2 Timex Q Reissue Recensione: Un occhio al contesto
- 3 Q Timex Reissue 38mm: Cassa, lunetta e vetro
- 4 Reissue Q Timex da 38 mm con bracciale in acciaio e Quadrante Blu
- 5 Movimento del Timex Q Timex Reissue Quartz
- 6 I migliori orologi Q Timex Reissue e prezzo
- 7 Timex Q Reissue opinioni
Negli ultimi anni, il mondo degli orologi è diventato piuttosto ossessionato da tre cose: in primis, sicuramente l’acciaio inossidabile. Aste di orologi nuovi o di seconda mano, nuove uscite annunciate e apprezzatissimi classici hanno tutti toccato i propri picchi storici quando rivestiti in acciaio inossidabile.
In secondo luogo, le linee sportive. Durante tutto il 2019 e 2020 (ed abbiamo tutti motivo di credere che sarà probabilmente così anche nel 2021) i modelli sportivi di qualsiasi segnatempo hanno dominano i polsi di tutto il mondo. Terzo ed ultimo, il rosso e blu delle lunette Pepsi. La lunetta blu e rossa esiste nelle linee di quasi tutti i marchi legacy del settore: e non si limita ad esistere, anzi. Prospera.
Non è un segreto, poi, che in questi stessi ultimi anni i produttori di orologi abbiano setacciato i loro cataloghi in lungo e in largo per rilanciare alcuni dei loro modelli più popolari. Questa tendenza non è stata esclusiva dei migliori marchi svizzeri, ovviamente, ma – anzi – anche moltissime delle aziende orologiere più “abbordabili” sono saltate sul carro del trend del momento.
Non è stata, quindi, una sorpresa quando Timex – il popolare marchio di segnatempo da “Grandi Magazzini”, con cui la maggior parte di noi ha potuto cominciare il suo viaggio nel fantastico mondo degli appassionati di orologi – ha deciso di fare un tuffo nel passato e trarre nuova ispirazione dai propri archivi storici, scommettendo su un pezzo che spunta ognuna delle tre caselle di trend di cui vi parlavo: il loro rivoluzionario orologio al quarzo Q Timex del 1979.
Dal giorno in cui è stato ri-rilasciato, nel 2019, questo modello è stato razziato da ogni singolo rivenditore presente in rete, trascorrendo più tempo sotto l’etichetta “non disponibile” che in stock e con un pubblico che sembrava impazzire per un orologio al quarzo sotto i 200 Euro.
Quindi, la domanda a cui voglio rispondere oggi per voi è: cos’è tutto questo clamore attorno a questa Reissue Q Timex? Ne vale la pena? Scopriamolo insieme ;)
Scheda Tecnica Q Timex “Reissue”
- Dimensioni cassa: 38×11.5mm
- Peso: 86,5 gr
- Quadrante: blu, con indici rivestiti in Lume
- Vetro: in acrilico, bombato
- Cassa: Acciaio inossidabile
- Lunetta: girevole bidirezionale in stile Pepsi
- Cinturino: bracciale in acciaio inossidabile intrecciato
- Calibro: Seiko PC33 al quarzo, con datario
- Resistenza all’acqua: 50 metri (5 ATM)
Timex Q Reissue Recensione: Un occhio al contesto
Affrontiamo immediatamente la questione più scottante: il Q Timex è un orologio al quarzo, non un orologio meccanico. E, per quelli di voi che di fronte a questa notizia hanno già perso ogni briciola di interesse, vi prego di aspettare ancora qualche istante prima di passare al prossimo articolo: lasciate che ve lo presenti davvero.
Nonostante io stesso non vada assolutamente pazzo per i core alimentati al quarzo, occasionalmente scelgo di fare le mie eccezioni, se ne vale la pena. Ad esempio, possiedo (e adoro) un Breitling Aerospace, e una versione meccanica di questo modello sarebbe puro sacrilegio per me, quindi sono del tutto consapevole che questo tipo di sfiducia possa andare in entrambe le direzioni. Il quarzo non è necessariamente un difetto a prescindere. Lo è quando viene applicato pigramente. O, peggio ancora, sconsideratamente. Ma quando viene utilizzato in maniera sensata, può rivelarsi soddisfacente (a modo suo) tanto quanto un segnatempo meccanico.
Ma cominciamo con un po’ di background. Per gran parte della sua vita, Timex è stato conosciuto principalmente come produttore di orologi meccanici a prezzi accessibili e affidabili, e il marchio è entrato per la prima volta nel mercato del quarzo solo nel 1972. A quel tempo, il quarzo era considerato tecnologia nuova, giovane, e stava guadagnando una considerevole quota di mercato: per questo gli orologi al quarzo a firma Timex si fregiavano orgogliosamente del proprio marchio con una “Q” in posizione prominente sul quadrante.
La linea Q ha creato negli anni una serie di stili variegati, insieme ad una giusta quota di movimenti interessanti, tra cui calibri a spirale a base quarzo come il modello 36. L’originale Q Timex di ispirazione diver – l’orologio che ha ispirato quello che stiamo guardando oggi – fu rilasciato nel 1979; e la ristampa qui sembra essere una riproduzione relativamente fedele del modello storico, con molti dei piccoli dettagli – tipici del periodo – che l’hanno reso così iconico al tempo.
Naturalmente, Timex è ancora oggi nota soprattutto per la fabbricazione di orologi al quarzo, quindi non siamo sicuramente davanti ad un cambiamento significativo per Timex nella sua scelta di riportare in auge la Q, né lo sarebbe stato nel rispolverare uno qualunque dei calibri unici comuni a quel periodo. Quello che sta veramente rispolverando, però, è lo stile tardo anni ’70/primi anni ’80 che funziona dannatamente bene nel 2021, proprio in virtù di una mania vintage che non pare avere alcuna intenzione di scemare presto: che posso dirvi? Siamo una generazione di nostalgici ;)
Senza contare che, a mio parere, l’esecuzione di questa riedizione in termini di vestibilità e finitura sembra essere un gradino sopra il tipico standard Timex. Ma diamo un’occhiata più da vicino.
Q Timex Reissue 38mm: Cassa, lunetta e vetro
Con la maggioranza di aziende orologiere che tendono ad ampliare le dimensioni dei propri pezzi reissue per renderli più moderni, è una boccata d’aria fresca vedere che Timex ha invece deciso di evitare questa scelta, riconfermando il formato originale da 38mm, che incarna appieno lo stile anni ’70 e presenta un mix accattivante di finiture. Il passaggio da un tipo di finitura a quello successivo è relativamente ben fatto per il prezzo e, sicuramente, sembra essere eseguito meglio di quello che ho visto su altri prodotti Timex di questo stesso range economico. Senza contare che questa scelta di progettazione riprende una dimensione così confortevole e universale per la maggior parte degli uomini e delle donne che potrebbero indossarlo, che proprio non mi sentirei di criticarla neanche volendo.
Un’altra caratteristica che sembra uscita direttamente dagli anni ’70 e che Timex ha deciso di tenere è anche il design veramente unico dei lug “a cappuccio”. Questi si inclinano in maniera netta dalla parte superiore della cassa piatta, creando un effetto visivo accattivante che viene accentuato dalla superficie ben spazzolata. I lati della cassa non sono completamente piatti o arrotondati, ma sono invece caratterizzati da due tipi di sfaccettature lucide che creano una curva delicata e aggiungono un po’ di personalità.
Il fondello, anch’esso spazzolato, è semplice e pulito, adornato dalla semplice stampa di informazioni riguardo il modello e la sua origine, insieme ad un utilissimo portello per il cambio della batteria. La piccola porta tonda può essere aperta con una moneta o un cacciavite domestico, consentendo a chiunque di sostituire la batteria senza dover uscire di casa o pagare un gioielliere. Il fondello è fissato alla cassa da quattro viti, che in teoria non ci sarà mai bisogno di rimuovere grazie al pratico sportello della batteria.
Passando alla parte superiore della cassa, la caratteristica che ovviamente salta più all’occhio è l’attraente lunetta “Pepsi” 12 ore che circonda il vetro. Molti probabilmente paragoneranno la lunetta di Q a quella del Rolex GMT Master II, per look e combinazione di colori simile, ma si tratta ovviamente di due qualità (e soprattutto leghe) diverse.
Invece delle tipiche lunette a 60 o 120 click a cui siamo abituati oggi, la lunetta del Q reissue si muove a frizione e può ruotare in entrambe le direzioni. Richiede la giusta quantità di forza per spostarsi, certo, ma il movimento risulta liscio come la seta, senza granulature o altre imperfezioni. La base della lunetta è poggiata su quello che sembra essere alluminio anodizzato blu e si muove perfettamente al suo unisono. È un dettaglio che personalmente gradisco molto, e aiuta anche a rompere visivamente il profilo di cassa.
Per promuovere ulteriormente la riproduzione accurata della ristampa di Q Timex, il marchio ha utilizzato un cristallo acrilico ben bombato che conferisce un fascino vintage senza errori. Il cristallo a cupola si erge di 2,7 millimetri sopra la lunetta, per un profilo laterale impressionante ma comunque sottile, non così visto negli orologi moderni.
Reissue Q Timex da 38 mm con bracciale in acciaio e Quadrante Blu
Un quadrante blu navy opaco – con i suoi indici e marcatori bianchi e geometrici che si stagliano contro il fondo – offre la leggibilità pulita tipica della linea Q e una grande coesione con la lunetta Pepsi. Gli indici sono ricoperti da discreta quantità di Lume “invecchiato”, dalle tinte ingiallite, che gli conferisce tutto l’aspetto dell’orologio patinato. Anche se si tratta di una tendenza controversa, che alcuni appassionati tendono a disapprovare, l’uso di Timex di Lume invecchiato in questo modello è fatto con gusto e non appare troppo sopra le righe. In condizioni di scarsa luminosità, poi, il Lume si illumina di verde ed è facile da leggere in quasi tutte le possibili situazioni.
Come vi dicevo già qualche paragrafo fa, quando fu introdotto il Q Timex originale, il marchio statunitense portava avanti orgogliosamente, come un vessillo, il fatto che il pezzo facesse uso di un movimento al quarzo moderno (per quel tempo), e lo dimostrava con le stampe “Q TIMEX” ad ore 12 e “QUARTZ” ad ore 6, in un testo bianco assolutamente inconfondibile: sono felice di constatare che il pezzo di ristampa ha deciso di fare ancor fede a questa idea, in quanto aggiunge un ulteriore cenno vintage (che è ormai una caratteristica alquanto riconoscibile per Timex). Ad ore 3, due finestrelle separate sono state ricavate dallo stesso quadrante per le funzioni di giorno e data.
Timex ha poi utilizzato lo stesso tipo di Lume invecchiato che troviamo applicato sul quadrante per le sue lancette delle ore e dei minuti, in argento. Le lancette ricordano leggermente il design Mercedes di molti modelli Rolex (o il tipico Tudor, con lecca-lecca e spada), ma sono ben proporzionate al resto del quadrante ed offrono comunque un mix di spunti davvero piacevole, che si fondono in modo da dare a questo segnatempo un look tutto suo, nonostante sia chiaramente di riferimento per molti aspetti. La lancetta delle ore raggiunge quasi tutti i marcatori, mentre quella dei minuti tocca il track di minutaggio sul bordo esterno del quadrante per consentire una facile lettura. La lancetta dei secondi, infine, è sottolineata da un rosso audace per un riconoscimento immediato.
Ma forse quello che è il segno più distintivo per l’intero look di questa reissue lo vediamo nel cinturino, sempre idealmente collegato all’ispirazione vintage di tutta la cassa. Il bracciale in acciaio intrecciato riprende il design e il comfort originali di Q Timex, rimanendo leggero ma flessibile. A prima vista, il bracciale in stile “tessuto” (come lo chiama la casa madre) può sembrare uno di quelli espandibili trovati su altri modelli Timex, ma in realtà rimane fisso. È facilmente regolabile spostando la piastra di bloccaggio su e giù lungo il bracciale, a seconda delle dimensioni del polso. La chiusura è fissata alla piastra di bloccaggio con un clic solido e richiede una discreta pressione verso l’alto per essere rimossa: insomma, l’apertura accidentale non dovrebbe essere un problema di cui preoccuparsi.
Il bracciale scivola armonicamente dai 21,5 millimetri nel punto in cui incontra la cassa, fino ai 16 millimetri all’altra estremità. Questa sorta di forma a cono crea un profilo di bracciale esteticamente interessante, che riesce a migliorare il comfort senza nulla togliere al piacere dell’occhio. La larghezza effettiva da lug a lug è di 18mm e potrebbe quindi accomodare qualsiasi tipo di cinturino aftermarket di questa dimensione. Tuttavia, a mio avviso, il bracciale di fabbrica è già un perfetto abbinamento per questo pezzo e dà la sua personale chiosa all’intero concetto di progettazione.
Movimento del Timex Q Timex Reissue Quartz
Protetto dal fondello troviamo un semplice, ma affidabile, Seiko SII Epson PC33 un calibro al quarzo con complicazioni giorno/data relativamente poco costoso, progettato per una serie di diversi modelli Seiko, tra cui Lorus e Pulsar.
La data è abbastanza rapida da cambiare, ma il giorno è invece completamente manuale e richiede la rotazione delle lancette dopo la mezzanotte: ammetto che non è esattamente la cosa più comoda e intuitiva del mondo, specialmente per un movimento al quarzo moderno, ma immagino fosse l’unico modo per mantenere i costi di produzione più bassi possibile.
Una batteria all’ossido d’argento 377 alimenta, infine, il nostro Q e può essere facilmente sostituita dal proprietario (come vi dicevo) tramite la comoda porticina sul fondello.
Il distintivo “tick” dei movimenti al quarzo a lavoro è certamente udibile anche in questo modello, ma vi assicuro che non è in alcun modo fastidioso, nè può distrarre chi lo indossa o quelli che lo circondano. Certo, se siete abituati ad un silenzioso orologio digitale o meccanico, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi all’inconfondibile “tick”, ma alla fine risulterà impercettibile anche per voi.
I migliori orologi Q Timex Reissue e prezzo
La linea e caratterizzata da diversi modelli molto interessanti che si differenziano unicamente per la combinazione dei colori.
I prezzi di listino vanno dai 179 ai 189 euro. Di seguito ho selezionato i migliori modelli proposti su Amazon con un prezzo migliore rispetto a quello di listino:
- Q Timex Reissue Ref. TW2T807007U
- Q Timex Reissue Ref. TW2U612007U
- Q Timex Reissue Ref. TW2U611007U
- Q Timex Reissue Ref. TW2U609007U
No products found.
No products found.
- Timex Q Timex 38 mm con ghiera in acciaio
- Timex Q Timex oro rosa
Timex Q Reissue opinioni
Al polso, l’orologio è fantastico. Leggero e arioso, il bracciale in acciaio intrecciato offre una calzata così adeguata che non ho avuto alcun desiderio di scambiarlo per altro (e questa è una cosa rara per me). Ho indossato l’orologio tutti i giorni da quando l’ho preso e credo diventerà ancor più un pezzo stabile quest’Estate, stagione che trovo perfetta per il look di questa reissue… anche se fa la sua figura pure accoppiato ad una giacca di pelle ;)
Per 179 Euro, il Q Timex offre un pacchetto allettante. Ha una combinazione di colori accattivante, design confortevole e fascino vintage, pur rimanendo moderno nella sua costruzione. Senza contare che la costruzione e la finitura della cassa sono ben al di sopra della media di un qualsiasi altro orologio Timex, il che è stata una più che gradita sorpresa. Detto questo, mi sarebbe piaciuto veder progettato questo pezzo a 100m di resistenza all’acqua, piuttosto che solo 50m. L’aggiunta di resistenza all’acqua avrebbe dato a chi lo indossa più tranquillità, specialmente contando il design generale da orologio estivo.
Ad ogni modo, a differenza di alcuni marchi che stanno saltando ultimamente sul treno delle ristampe, Timex ha deciso di rendere la ristampa di Q un modello di produzione regolare e non un’edizione limitata. Ottima decisione, a mio avviso, da parte di Timex in quanto questa reissue è davvero un pezzo incredibile, che vale tutto l’hype del momento e che dovrebbe essere su quanti più polsi possibile: un pezzo così divertente e semplice da mantenere, può diventare facilmente un punto fermo tra gli accessori dei più ferventi appassionati.