Seiko Mini Turtle: Recensione, prezzo e opinioni

Prima di parlarvi del Seiko Mini Turtle forse è meglio partire da lontano. Una delle più grandi pubblicazioni del 2016, almeno in termini di risposta e adorazione generale da parte di stampa ed appassionati, è stata senza dubbio la serie SRP77X Turtle di Seiko, una ristampa dell’emblematica ref 6309 subacquea dell’azienda.

Ora, ho amato e tutt’oggi amo questo orologio – e come me molti altri – ma ammetto che non è mai stato un segnatempo per tutti. Con i suoi quasi 44 millimetri di cassa, il Turtle è certamente troppo grande per alcuni polsi, ed i Seikonisti di ogni parte del mondo non si sono fatti attendere troppo per dare il proprio feedback in merito.

Seiko Mini Turtle Recensione

Sembra proprio che Seiko abbia quindi ascoltato appieno i pareri dei propri fan e, per affrontare il problema, verso la fine del 2017 abbia lanciato senza troppi squilli di tromba e fanfare una seconda interpretazione dell’iconico 6309. Questa nuova serie comprende modelli molto interessanti (come ad esempio le referenze SRPC35K1, SRPC39K1, SRPC37K1 ed SRPC41K1) ed è simile per funzionalità alla serie del 2016, eccezion fatta per dimensioni ed un paio di altre piccole modifiche che vedremo insieme a breve.

Soprannominata “Seiko Mini-turtle” dal fan base, la serie non è solo un modello in scala ridotta del precedente Turtle, ma una nuova versione a sé stante che vale decisamente la pena recensire. La mia scelta personale, proprio in quest’ottica, è ricaduta sulla referenza SRCP37K1 per la sua semplicità ed il suo look strumentistico, che insieme a quadrante nero e lunetta ricordano davvero molto il segnatempo originale a cui Seiko ha deciso di rendere omaggio. Ma andiamo a vederlo più da vicino!

Scheda Tecnica Seiko Mini Turtle

  • Referenza: SRPC37K1
  • Diametro cassa: 42.3 per 13 mm
  • Lunetta: Girevole ed unidirezionale a 120 click
  • Quadrante: Nero, lancette ed indici rivestiti in LumiBrite
  • Vetro: Cristallo Hardlex
  • Cassa: Acciaio inossidabile con corona a vite
  • Cinturino: Silicone nero
  • Calibro: Seiko 4R35, automatico giapponese
  • Resistenza all’acqua: 200 metri (20 ATM)

Seiko Mini-turtle: caratteristiche

Le cinque modifiche più evidenti rispetto alla serie Turtle 2016 sono sicuramente le dimensioni più contenute sia in larghezza che in altezza, il trasferimento della corona, l’eliminazione della complicazione giorno, l’aggiunta della lente di ingrandimento Cyclop per la data e l’uso del movimento di casa Seiko calibro 4R35 invece del precedente 4R36.

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Il cambiamento di dimensioni è sicuramente una mossa giusta da parte dell’azienda giapponese, sia a livello di design che di marketing. Permette a molte più persone di essere in grado di indossare l’orologio comodamente e, anche se sembra essere di moda indossare orologi più grandi, da un punto di vista pratico, 40,0 mm (più o meno) sono la taglia veramente giusta per la maggior parte delle occasioni: l’SRPC37K1 riesce ora a soddisfare questo requisito.

A rimarcare ancor di più questa verità di mercato, uno degli orologi subacquei più longevi di Seiko – la referenza SKX007 – è ancora oggi in produzione (dal 1996!) nonostante usi ancora il vecchio movimento 7S26. Questo a dimostazione del fatto che la domanda rimane sempre più che alta da parte degli acquirenti che apprezzano le dimensioni relativamente più piccole di un segnatempo rispetto ad altri contemporanei.

Quadrante, lunetta e vetro del Baby Turtle

Esattamente come il suo predecessore, il quadrante del Mini-turtle dà una sensazione molto familiare al suo osservatore: il design di base resta un omaggio alla referenza 6309 di casa Seiko – un popolare orologio subaqueo prodotto dalla casa orologiera giapponese dal 1976 al 1988, ancora ricercatissimo tra i collezionisti – privo di frivolezze, per una configurazione segnatempo essenziale e pragmatica che però rivela un livello di raffinatezza e qualità che riuscirebbe ad entusiasmare qualsiasi purista.

Lo sfondo nero pece su cui si stagliano le tipiche lancette a freccia Seiko sono rimasti gli stessi per entrambe le “tartarughe”, mentre per i marcatori delle ore è stata scelta una più morbida forma a pellet, che sottolinea ancor di più il contrasto con i marcatori triangolari ad ore 12 su quadrante e lunetta. Ogni marcatore è lievemente rialzato grazie ad un sottile profilo d’argento e generosamente ricoperto da applicazioni del luminosissimo LumiBrite.

Come vi ho già accennato, una delle più grandi differenze con il Turtle è l’eliminazione della complicazione giorno che comunque, a mio parere, non fa sentire affatto la sua mancanza: il quadrante appare infatti più pulito ed armonico in questo modo.

A proteggere il quadrante è, ancora una volta, uno strato di cristallo Hardlex piatto, impreziosito per questa nuova serie da un Cyclop eye in corrispondenza della data a ore 3.

Per alcuni, il dettaglio della lente d’ingrandimento assomiglia ad un bernoccolo sulla superficie del vetro e spezzerebbe quindi la simmetria dello strumento. Personalmente, trovo invece sia un particolare tecnico molto utile a vivacizzare un look che sarebbe stato altrimenti sin troppo rigido.

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L’anello interno che collega fluidamente il quadrante alla lunetta, inclinato verso l’interno di pochi gradi per facilitare la leggibilità, riporta linee più spesse ad ogni 5 minuti di demarcazione e non si discosta troppo da quello che possiamo trovare sul Seiko Turtle. Così come per la lunetta a 120 click ed un pip luminescente incorporato a ore 12, sul cui bordo esterno possiamo trovare il design collaudato della scanalatura a due livelli che gli conferisce una presa eccezionale, già vista in moltissimi orologi subacquei Seiko Diver nel corso della storia.

Cassa e cinturino

La cassa in stile vintage con fondello a vite (anche questo splendidamente decorato dall’immagine dello tsunami simbolo dell’azienda giapponese impressa a rilievo) contiene un mix di superfici lucide e spazzolate.

Al di là della forma arrotondata del cuscino, i bordi levigati e la curvatura della cassa ricordano molto la serie SKX e, comparandola di nuovo con quella del Turtle, l’unico vero cambiamento introdotto sta nella posizione della corona a vite che è passata da ore 4 a ore 3: una scelta che aggiunge ulteriore simmetricità ed equilibrio visivo all’intero pezzo, a mio avviso.

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La riduzione della larghezza delle anse a 20 mm, poi, è sufficiente a cambiare l’estetica dell’orologio in modo decisamente positivo rispetto al fratello maggiore. Infatti, se larghezza del quadrante di questa referenza SRPC37K1 si è ridotta di 2 mm, la riduzione percentuale di larghezza dell’intero cinturino – in silicone nero morbido e flessibile con fibbia lucida – è un enorme 9,1%. Praticamente due volte quella del frontale dell’orologio. A causa di questo particolare riequilibrio, trovo che la personalità del Mini-turtle risulti alla fine molto più morbida ed elegante.

Movimento Seiko Prosperx Mini-Turtle: Calibro 4R35

Il cambio di complicazioni possedute dal Mini-Turtle significa, per forza di cose, anche un cambio di calibro: ma neanche poi così tanto. A ticchettare infatti nel cuore della referenza SRPC37K1 è il movimento automatico 4R35.

Questo movimento assemblato a macchina, come la maggior parte delle meccaniche entry-level di casa Seiko, differisce dalla sua controparte Turtle (il 4R36) per l’utilizzo di “soli” 23 rubini invece di 25.

Resta invece la riserva di carica di 41 ore automatica e hackerabile per carica manuale ed arresto dei secondi. Con un ritmo di 21,600 bph (o 3 Hertz) e sulla base delle sue specifiche, questo calibro viene valutato per un accettabilissimo errore di -35/+45 secondi al giorno ma, in realtà, le sue prestazioni sono di gran lunga superiori sul campo rispetto alla carta: un risultato notevole, considerata la fascia di prezzo in cui ricade questo segnatempo.

Seiko Mini Turtle prezzo e considerazioni

La vera e propria filosofia progettuale utilizzata dai designer di Seiko per il lancio di questa versione della serie Prospex non è nota pubblicamente ma, per quanto mi riguarda, i cambiamenti apportati ai modelli sono troppo significativi per poter essere superficialmente classificati come “semplici Turtle, ma più piccoli” o “Turtle da donna”.

La referenza SRPC37K1 ha uno spirito a sé stante, unico, più elegante ed equilibrato. A questo proposito, trovo che il Mini-Turtle non solo abbia raggiunto lo stesso livello di soddisfazione della serie Turtle, ma abbia addirittura alzato ulteriormente la barra: questo è sicuramente un design vincente. E, per il suo costo contenuto fra i 400 e 450 Euro, è altrettanto sicuramente una valida alternativa da valutare… non solo per i polsi più sottili ;)

Tra gli altri modelli che ci tengo a Segnavi troviamo:

  • SRPC39J1 con quadrante e lunetta Blu.
  • Seiko Mini Turtle Padi SRPC41K1 con ghiera Pepsi
  • Seiko SRPC35K1

Comincio ad apprezzare gli orologi sportivi più piccoli.

Mi sono reso conto che l’ambiente in cui mi trovo di solito non richiede un orologio dal design estremo. Certo, le dimensioni e la massa sono destinate a impressionare, ma la raffinatezza ed il dettaglio – spesso – possono arrivare persino più lontano.

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