Triton Subphotique: un subacqueo con stile e sostanza

Il Triton Subphotique è l’evoluzione del mitico Spirotechnique degli anni Sessanta. Chi è appassionato di orologeria subacqua sa bene di cosa si sta parlando. Ecco cosa è in grado di offrire il nuovo Triton rispetto al mito d’altri tempi.

Caratteristiche del Triton Spirotechnique: un po’ di storia

Per chi si fosse collegato solo ora al mondo dell’orologeria da polso di lusso, il Triton Spirotechnique è stato uno dei primi orologi a resistere alla pressione subacquea e agli urti. L’idea del Triton era già partita nel ’46, dall’azienda omonima che già produceva attrezzature per i sub. Il segreto, però, fu brevettato solo nel ’63 da Jean-René Parmentier, e consisteva in una particolare lavorazione della corona dell’orologio.

Così, non c’era urto o pressione in grado di distruggere questo spettacolare gioiello per l’epoca.

orologio Triton Subphotique

La carica e la regolazione si facevano sfruttando le anse mobili della cassa. Sì, si doveva togliere l’orologio per poterlo caricare, ma all’epoca era un ottimo compromesso. 

All’epoca, infatti, questo modello si presentava come unica alternativa a modelli più costosi e meno efficienti. la tecnologia, però, spazzò via la società: merito del quarzo, che consentiva di ottenere di più riducendo i costi.

Finì così l’età del Triton Spritechnique e l’orologio divenne oggetto da collezione battuto all’asta.

Come nasce il Subphotique

Tre anni fa, partendo da quel modello, si crea il nuovo Triton Subphotique, figlio indiretto di quella tradizione. Figlio anche degli anni ’10, però, questo orologio doveva avere per forza qualcosa in più. Per esempio, rispetto ai 200 metri di profondità del modello precedente, il Subphotique arriva a 500 metri (+ 300), quindi funziona anche completamente al buio. A quella profondità, infatti, la luce non arriva.

Da qui, anche l’idea di chiamarlo così: “Subphotique”, ancora più giù rispetto ai 200 metri che segnano il confine tra la zona dove passa la luce e quella completamente al buio, perché troppo in profondità.

orologi subacquei Triton Subphotique
Il fondello del Subphotique di Triton è serrato a vite e riporta incisioni relative anche al dato d’impermeabilità. Da notare sulla destra, le anse mobili che fungono da sistema di protezione per la corona, posizionata al 12. In basso: Sulla cassa del Subphotique è presente, a ore 3, la valvola per l’elio.

Per essere certi che l’orologio da polso sia davvero impermeabile, c’è una particolare lavorazione di fondello, anse e cassa. Qualche esempio? La serratura a vite, la mobilità delle anse, l’elio nella valvola a ore 3. Quali sono gli altri accorgimenti meccanici in questo modello?

Caratteristiche meccaniche del Triton Subphotique

Triton Subphotique Watch

Il Triton Subphotique ha delle caratteristiche tecniche ben precise, frutto di cura per i dettagli e strategia. Ci sono piccole attenzioni scontate per un orologio da sub. Qualche esempio? La cassa in acciaio, la serratura a vite per il fondello, impermeabilità, le anse mobili, la valvola a elio, il vetro zaffiro, bracciale in acciaio e le lancette con Super-Luminova.

Poi, cominciano i tratti più distintivi. Qui, si parla della lunetta zigrinata e girevole (ovviamente, a una sola direzione), il datario che alterna rosso e nero se il numero è pari o dispari, il quadrante rigorosamente nero.

Infine, ci sono i tocchi di stile, quelli che creano un vero orologio di lusso. Per ottenere il movimento a carica automatica, le “nuove leve” hanno previsto 28.800 alternanze all’ora. Per ridurre gli attriti, quindi, si sono scelti i rubini (ben 25) e il calibro Soprod A10-2.

Così, si può garantire un’autonomia di 42 ore. Le personalizzazioni sono assicurate, accanto alla decorazione perlage della platina e al rotore a côtes de Genève.

Per essere certi di non perdere l’orologio, ci sono due chiusure: una pieghevole e una con due pulsanti. Per il cinturino, c’è anche la versione in gomma. Il prezzo, di poco inferiore ai 5000 Euro, ci sta tutto.

Considerazioni e opinioni sul Triton Subphotique

Ci voleva un aggiornamento per questo gioiello del passato. Questi cambiamenti hanno reso questo orologio da polso uno strumento professionale e davvero alternativo alla concorrenza.


Il merito è di Philippe Friedman e Jean Sébastien Coste. I due imprenditori francesi, con accorgimenti come il vetro in zaffiro, sono riusciti anche a superare i limiti di pressione del modello degli anni Sessanta. 


Tratti in comune e differenze tra Spirotechnique e Subphotique

Si parte con le differenze. La cassa più grande e il vetro zaffiro del Subphotique hanno fatto la differenza sull’impermeabilità. Inoltre, la valvola dell’elio è una marcia in più. Il calibro è prodotto in Svizzera e sostituisce l’ETA 2722 (= che era il top dell’epoca).

Tra i punti in comune, invece, c’è il datario rosso/nero in base al numero e il design di indici e lancette: un po’ come se questi due modelli fossero padre e figlio!

In più, il modello 2015 consente di scegliere diversi cinturini per materiale e colore. Si può scegliere tra: acciaio, gomma o nato. Come colori per il quadrante, invece, si può scegliere tra: nero, verde militare (edizione limitata per collezionisti, ha solo 63 pezzi), blu e bordeaux.

 

Per l’Italia, la distribuzione è affidata alla Montres de Luxe.

Si sta già lavorando a una seconda versione del Subphotique, più vicina esteticamente e tecnicamente al modello degli anni Sessanta. Non è l’unica novità, quindi la nuova Triton ha intenzione di regalare grandi soddisfazioni!

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