Chi ha inventato l’orologio?

Chi ha inventato l’orologio da polso? L’innovazione che scandisce la vita quotidiana e ha saputo stare sempre al passo con i tempi, mantenendo un tocco unico e originale oggi come ieri ha una storia affascinante dietro.

Prima dell’arrivo dei cronografi con diverse complicazioni, tutto è nato dalla nascita dell’orologio, che si “miniaturizza” nei modelli da polso. Ecco qual è l’affascinante storia dell’orologio.

Storia dell’orologio: i primi tentativi di catturare il tempo

All’inizio, il tempo passava e l’Uomo non se ne accorgeva. Non ne aveva contezza. L’idea di dividere il giorno in 24 ore fu dei babilonesi, ma queste potevano avere lunghezza variabile.

A dividerle furono gli Egiziani, sfruttando le meridiane. In pratica, si faceva riferimento al movimento immaginario del sole attorno alla Terra, da Est a Ovest. Lo zenit corrispondeva al mezzogiorno.

In base alla grandezza di una clessidra d’acqua e da quanto poteva contenere, si scandivano ore, minuti e secondi. Passava un’ora nel momento in cui tutta l’acqua della clessidra passava dalla parte superiore a quella sottostante, goccia a goccia.

Per il meccanismo come lo conosciamo oggi, si deve aspettare il Basso Medioevo. Ancora nessuna lancetta, ma un sistema di contrappesi che faceva muovere piccole figure. Nascono così gli orologi monumentali, come quello di Praga, che si vedranno dal 1500 in poi.

Nel 1600 nascono gli orologi da collana, con la sola lancetta delle ore, solo per le nobildonne.

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Chi ha inventato l’orologio da polso?

Storia e curiosità di chi ha inventato l'orologio?

Quando si parla di chi ha inventato l’orologio, non è possibile parlare di una persona specifica. Come mai? La tradizione dell’orologiaio, che si è sviluppata nell’ambito del Cinquecento e Seicento, nasce in maniera artigianale.

Sfruttando i contrappesi, ogni artigiano/artista dava una sua soluzione, al fine di ottenere un orario che fosse il più preciso possibile. Sulla questione chi ha inventato l’orologio da polso, la storia è ben diversa.

Ci sarebbe il precedente di un ordine fatto dalla sorella di Napoleone Carolina a Abraham-Louis Breguet nel 1810 per un orologio in miniatura, come si definivano all’epoca. Purtroppo, non c’è la certezza che l’orologio sia stato effettivamente realizzato.

La paternità degli orologi da polso va a Patek Philippe, nel 1868. L’orologio era per una contessa, quindi un gioiello da donna. L’orologio è completamente in oro e l’azienda lo conserva gelosamente in un museo dedicato.

Patek Philippe, nel corso del tempo, non ha mai perso il suo smalto e, ancora oggi, è sinonimo di anticipatore dei tempi e di innovazione, oltre di precisione assoluta. Del 1880 è il primo modello militare, richiesto dal Kaiser Wilhelm I a Girard-Perregaux.

Anche questo nome non dovrebbe essere una novità per chi è appassionato di orologi da polso di lusso. L’idea era di farlo indossare alla Marina Militare Tedesca. La cassa di questo modello era tonda, con il vetro che si poteva alzare per evitare che si rompesse. La ghiera era, invece, in metallo, per garantire maggiore resistenza.

Purtroppo, anche questo modello restò nel cassetto e non fu mai utilizzato. Ne fu realizzato, però, un prototipo.

Il primo modello per lui fu realizzato da Cartier nel 1904. Prima di allora, comunque, già giravano tantissimi modelli da taschino. Il modello fu commissionato da un amico di Cartier, un aviatore, che aveva l’esigenza di avere un modello da polso, che fosse più pratico e più resistente rispetto ai modelli da taschino.

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Da Cartier a oggi

Per i modelli al quarzo, si dovrà aspettare il 1928, quando negli Stati Uniti si riesce a utilizzare anche l’elettricità per creare un orologio da polso dipendente, stavolta, dalle oscillazioni del cristallo di quarzo.

Negli anni Sessanta, questi modelli esplosero sul mercato, mentre, agli inizi degli anni Settanta, arrivarono i modelli digitali, di cui Casio è certamente uno dei marchi più noti.

Nel frattempo, iniziava la scalata di Rolex e delle sue sperimentazioni che hanno reso celebre l’orologio da polso nel mondo. Il nuovo mercato apriva nuove opportunità. Nascono, quindi, le diverse specializzazioni, nate inizialmente dalle esigenze militari. Parliamo di Breitling, ma non solo.

Le esigenze militari portano gli orologiai a innovarsi, a cercare nuovi materiali e nuove soluzioni. Oggi, le esigenze sono totalmente cambiate e i grandi marchi devono affrontare la sfida di restare fedeli alla propria Storia, ma anche quella delle nuove tecnologie, considerate la terza rivoluzione del settore, dopo l’arrivo del movimento al quarzo e dell’orologio digitale. La Storia continua….

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