Grand Seiko ha fatto parlare di sé nel 2023 con un debutto storico: il suo primo cronografo meccanico, l’Evolution 9 Tentagraph SLGC001. Un’aggiunta attesissima, considerando che in oltre sessant’anni di eccellenza nell’orologeria di precisione mancava ancora un cronografo meccanico all’appello.
Nel 2025, dopo avervi già raccontato del Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph, è arrivato il momento di scoprire da vicino il nuovo Tentagraph SLGC007. Si tratta di un’evoluzione molto fedele al modello originale, che si fa notare soprattutto per il rinnovato colore del quadrante, vero protagonista di questa versione.
Come nel modello precedente, anche la cassa del nuovo Evolution 9 Tentagraph SLGC007 mantiene un diametro importante di 43,2 mm, con uno spessore di 15,3 mm. È realizzata in titanio ad alta intensità, ma al polso risulta sorprendentemente confortevole, merito di una curvatura più armoniosa e di una distanza tra le anse leggermente ridotta, che ne migliora la vestibilità.
Il design della cassa, ricco di sfaccettature, alterna superfici spazzolate a dettagli lucidati con la celebre tecnica Zaratsu, che corre lungo i fianchi donando luce e carattere.
La lunetta tachimetrica in ceramica nera gioca anch’essa con i contrasti tra lucido e satinato, mentre i pulsanti, ben calibrati nelle dimensioni, offrono un’ottima ergonomia.
Com’era lecito aspettarsi da un cronografo contemporaneo, non mancano la corona a vite, un fondello trasparente, vetro zaffiro a cupola e un’impermeabilità garantita fino a 100 metri.
Il quadrante mi ha conquistato fin da subito. Adoro il gioco di contrasti tra i contatori cronografici e il resto del quadrante: i sub-quadranti neri spiccano con decisione, ma senza mai rompere l’equilibrio complessivo. La disposizione classica a 3-6-9, con i piccoli secondi, i 30 minuti e le 12 ore, conferisce un tocco tradizionale che apprezzo particolarmente.
Anche la finestrella della data, posizionata tra le 4 e le 5, è ben pensata: la tonalità in tinta la rende discreta, perfettamente integrata nell’estetica generale. Indici e lancette, infine, sono trattati con LumiBrite, assicurando un’ottima visibilità anche in condizioni di luce scarsa.
Il calibro 9SC5, di cui ho già accennato, batte a una frequenza impressionante di 36.000 alternanze l’ora, ovvero 10 alternanze al secondo, equivalenti a 5 oscillazioni complete. Nonostante questa cadenza elevata, i due bariletti di cui è dotato assicurano un’autonomia sorprendente: fino a 72 ore di riserva di carica in modalità automatica, un traguardo notevole per un movimento ad alta frequenza.
Il cronografo è gestito da una configurazione tecnica di alto livello, con ruota a colonne e frizione verticale per garantire precisione e fluidità d’uso. Sotto il ponte del bilanciere si nasconde uno scappamento a doppio impulso abbinato a un bilanciere con spirale libera, elementi che riflettono l’approccio ingegneristico di Grand Seiko. Tutto questo è visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, che lascia ammirare la meccanica in azione. Ogni calibro Tentagraph viene sottoposto a 20 giorni di test rigorosi, per assicurare una precisione compresa tra +5 e -3 secondi al giorno, in linea con gli standard della casa.
Il Grand Seiko Tentagraph SLGC007 viene proposto con un bracciale in titanio che riprende perfettamente il tono e le finiture della cassa, mantenendo coerenza e raffinatezza nell’insieme. La chiusura è affidata a una fibbia pieghevole con sgancio a pulsante, pratica e sicura, dotata anche di più fori per una regolazione precisa al polso. L’arrivo nelle boutique Grand Seiko e presso rivenditori selezionati è previsto per maggio 2025.
Il prezzo? Parliamo di 15.000 euro per un cronografo che punta a unire eleganza, tecnica e identità.
Un cronografo con sub-quadranti a contrasto disposti sul classico asse 3-6-9 ha sempre un fascino intramontabile, e nel caso del Tentagraph aggiunge quel tocco di carattere che lo rende ancora più riconoscibile. Anche se forse non ha l’audacia stilistica di alcuni dei cronografi Grand Seiko del passato, questo modello punta su un’estetica più versatile, capace di conquistare un pubblico più ampio senza rinunciare alla propria personalità. Se volete approfondire, trovate tutti i dettagli direttamente sul sito ufficiale di Grand Seiko.
Buongiorno Sig. Di Donato, 36000 alternanza all’ora mi va bene, ma siccome in un ora ci sono 3600 secondi 36000:3600=10. Quindi 10 alternanze/secondo e non 10 oscillazioni/secondo come indicato. Il tutto per sottolineare che la lancetta del chrono compie 10 salti per compiere 1 secondo quindi teoricamente (perché penso sia difficile da leggere praticamente sul quadrante) questo chrono misura il 1/10 di secondo come tutti i 5 hertz (oscillazioni/secondo) vedi Primero di Zenith ad esempio. Se serve un supplemento di spiegazione sono a disposizione.
Salve Alessandro, la ringrazio per il commento e per la precisazione, assolutamente corretta dal punto di vista tecnico. Ha fatto bene a evidenziarlo: in effetti, 36.000 alternanze all’ora corrispondono a 10 semi-oscillazioni al secondo, e quindi a 5 oscillazioni complete al secondo.
Nel mio articolo ho semplificato usando “oscillazioni” in modo un po’ più colloquiale, ma è giusto sottolineare la differenza tra alternanza e oscillazione completa.
Per quanto riguarda la misura del decimo di secondo, ha perfettamente ragione: un cronografo a 5 Hz può teoricamente indicare i decimi, anche se, come giustamente osserva, spesso non è facile percepirli chiaramente sul quadrante a occhio nudo.
Apprezzo molto l’attenzione e la disponibilità all’approfondimento: è sempre un piacere confrontarsi con lettori così competenti.
Un caro saluto,
Carmine Di Donato