TAG Heuer Carrera Chronograph x Fragment – La nuova collaborazione minimalista secondo Fujiwara
Autore: Carmine Di Donato | Fonte: RecensioniOrologi.it | Pubblicato il:
Una panoramica completa sulla nuova collaborazione tra TAG Heuer e Fragment: design Glassbox, minimalismo estremo e calibro TH20-00 da 80 ore di autonomia.
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Quando TAG Heuer decide di riaccendere il dialogo creativo con Fragment, so già che sta per arrivare qualcosa di speciale. Questa nuova interpretazione del Carrera nasce proprio da quel confronto iniziato nel 2018 e maturato nel tempo, un percorso che ha unito la visione disciplinata di Hiroshi Fujiwara con l’eredità racing della manifattura svizzera. Nel celebrare un modello che, dal 1963, rappresenta uno dei pilastri del design firmato Jack Heuer, il marchio sceglie di filtrare l’estetica del celebre cronografo attraverso una sensibilità minimale e rigorosa. Il risultato è il TAG Heuer Carrera Chronograph x Fragment Limited Edition, un segnatempo che reimmagina l’architettura Glassbox con un approccio quasi zen, dove ogni elemento trova posto solo se ha un motivo di esistere. Quello che mi affascina è come questa collaborazione riesca a rendere attuale un’icona nata per i piloti, preservandone il carattere tecnico e leggendario, ma introducendo un linguaggio visivo contemporaneo, pulito, in pieno stile Fujiwara.
| Caratteristiche principali |
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Ripensando alle precedenti collaborazioni tra TAG Heuer e Hiroshi Fujiwara, mi torna subito alla mente quanto rapidamente siano diventate oggetti di culto. La prima, nel 2018, aveva già mostrato quanto la visione essenziale di Fragment potesse dialogare con il DNA del Carrera da 39 mm, mentre la seconda – arrivata nel 2020 e sviluppata sul Calibre Heuer 02 – aveva reinterpretato in chiave moderna l’impatto visivo degli Autavia degli anni ’70.
Questa terza edizione, però, mi dà la sensazione di andare ancora più a fondo. Qui il minimalismo non è una semplice scelta estetica: diventa una lente attraverso cui Fujiwara distilla l’essenza stessa del cronografo, portando avanti quel “dialogo” creativo descritto anche nel comunicato ufficiale. È come se ogni collaborazione avesse segnato un capitolo, e questo nuovo modello chiudesse un cerchio riportando l’attenzione sul Carrera, il terreno naturale dove questa sinergia era iniziata.

Osservando questa nuova versione del Carrera Glassbox nata dalla collaborazione con FRGMT, ho subito percepito quanto Fujiwara abbia lavorato per spingere il minimalismo al limite senza intaccare l’identità storica del modello. La cassa rimane quella iconica del Carrera, impermeabile fino a 100 metri e caratterizzata dai classici pulsanti a pompa e dalle anse affilate, con superfici lucide e satinate che alternano riflessi e profondità.
Lo spessore di 13,9 mm contribuisce a dare equilibrio alle proporzioni, mentre l’assenza della lunetta lascia al vetro zaffiro bombato — vero protagonista del design Glassbox — la possibilità di estendersi oltre la flangia curva del tachimetro fino al bordo della cassa. Guardandolo di taglio, il cristallo crea giochi di distorsione che amplificano i dettagli del quadrante, una caratteristica che apprezzo sempre perché aggiunge tridimensionalità e un sottile richiamo alle referenze d’epoca, pur con materiali totalmente moderni.

La prima cosa che cattura lo sguardo è la nuova flangia bianca rialzata, dove la scala tachimetrica appare in un argento quasi evanescente, creando un contrasto netto con il quadrante nero opalino. È una scelta che riflette perfettamente la filosofia di Fujiwara: lasciare parlare le proporzioni e i materiali più che le decorazioni.
I tre contatori mantengono il classico layout del Carrera — secondi continui a ore 6, minuti cronografici a ore 3 e ore cronografiche a ore 9 — ma vengono ridotti all’essenziale, privati della numerazione e affidati esclusivamente agli indici a bastone. Questa scelta, così radicale, rende l’estetica ancora più pulita e contribuisce a focalizzare l’attenzione sulle informazioni indispensabili, senza rinunciare alla funzionalità tipica del modello.

Proseguendo verso il bordo del quadrante, noto come la flangia inclinata dedicata alla scala dei secondi e dei minuti mantenga una precisione rigorosa, mentre tutto ciò che riguarda la lettura delle ore viene ridotto al minimo indispensabile. Al posto degli indici applicati, infatti, compaiono piccoli rettangoli di Super-LumiNova grigia che emergono delicatamente al buio e si accordano con le lancette di ore e minuti placcate in rodio, entrambe dotate di inserti luminescenti bianchi.
In alto, a ore 12, la finestrella della data presenta un dettaglio che mi ha fatto sorridere: sul disco compaiono i caratteristici fulmini bianchi di FRGMT, visibili in corrispondenza dell’1 e dell’11, mentre la scritta “FRAGMENT” incisa in basso a ore 6 ribadisce la firma del designer in modo discreto ma inequivocabile. È un tocco che aggiunge personalità senza compromettere l’equilibrio complessivo del quadrante.

Girando l’orologio, il legame con l’estetica di Fujiwara diventa ancora più evidente. Sul vetro zaffiro del fondello spicca il fulmine iconico di FRGMT, stampato in nero proprio sopra l’asse del rotore traforato. Quest’ultimo riprende la forma a scudo tipica di TAG Heuer, ma viene reinterpretato con linee grafiche nere che richiamano la pulizia visiva del quadrante.
A muovere il tutto c’è il calibro TH20-00, un movimento di manifattura che apprezzo molto per la sua architettura moderna: ruota a colonne, frizione verticale per un innesto del cronografo fluido, 28.800 alternanze orarie e una riserva di carica che raggiunge le 80 ore. È una meccanica solida, progettata per garantire efficienza anche nell’uso quotidiano, e rappresenta alla perfezione quella ricerca di equilibrio tra prestazioni ed estetica che caratterizza l’intera collaborazione.

Anche il bracciale racconta il dialogo tra tradizione e reinterpretazione contemporanea. TAG Heuer ripropone il classico sette file “beads-of-rice”, una scelta che trovo perfetta per un modello dal sapore vintage come il Glassbox. La novità, però, arriva dalla maglia centrale trattata in PVD nero, un dettaglio che introduce un contrasto deciso e riprende la palette cromatica bianco-nera cara a Fujiwara.
La chiusura déployante rifinita con pulsanti di sicurezza mantiene la praticità quotidiana, mentre la confezione dedicata — una scatola nera elegante accompagnata da un astuccio embossato — richiama la stessa essenzialità estetica del segnatempo.

L’edizione è limitata a 500 esemplari numerati, un numero che conferma l’orientamento verso una produzione pensata per collezionisti e appassionati, con un prezzo di 9.000 euro.
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Specifiche Tecniche
| Caratteristica | Dettaglio |
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| Diametro | 39 mm |
| Spessore | 13.9 mm |
| Movimento | Calibro TH20-00, 80 ore di riserva |
| Impermeabilità | 100 metri |
| Edizione Limitata | 500 esemplari |
| Prezzo | 9.000 euro |