Nonostante sia tra le tappe più recenti del calendario di Formula Uno, il Gran Premio di Miami ha già saputo ritagliarsi un’identità tutta sua, fatta di colori accesi, glamour e una spettacolarità che, per certi versi, si allontana dal fascino classico e senza tempo del GP di Monaco. Qui le scuderie si divertono a sfoggiare livree inedite, look pensati su misura per l’atmosfera di Miami e party a non finire — ma per chi ama gli orologi, è diventato anche un appuntamento imperdibile. In pochi anni ho visto brand legati al mondo della F1 reinterpretare i toni caldi e l’energia della città in modelli davvero accattivanti.
Per il 2025, ad attirare l’attenzione è ancora Tudor, al secondo anno di collaborazione con il team Visa Cash App Racing Bulls (con i piloti Lawson e Hadjar in foto), che già l’anno scorso aveva colpito con il Black Bay Ceramic Blue, affiancando il Black Bay Chrono Pink e il Flamingo Blue nella collezione “Daring Watches”.
E quest’anno, per il GP di Miami, ha rilanciato con una versione decisamente estrema: un cronografo Black Bay con cassa in carbonio, ispirato ai colori del team VCARB F1. Ma non si tratta solo di una variazione estetica: il nuovo Tudor Black Bay Chrono “Carbon 25”, prodotto in edizione limitata, introduce una cassa completamente riprogettata, una nuova lunetta e un’estetica ancora più aggressiva.
Entriamo un po’ più nel dettaglio. Quello che abbiamo davanti non è un semplice Black Bay Chrono, ma una versione tutta nuova, pensata per celebrare il team Visa Cash App di Formula 1 e realizzata con una cassa in fibra di carbonio. Ma questa è solo la superficie della storia, perché ci sono parecchi elementi interessanti da scoprire. La cassa, per esempio, è stata leggermente rivista: mantiene il diametro di 42 mm, ma risulta appena più sottile rispetto alla versione in acciaio, con uno spessore di 14,3 mm contro i 14,4 mm tradizionali — una differenza minima, certo, ma che si percepisce al polso.
La costruzione in fibra di carbonio coinvolge non solo la cassa centrale, ma anche i terminali e la lunetta fissa con scala tachimetrica. Il risultato è un orologio dal look completamente diverso, complice la leggerezza estrema del materiale e quel nero opaco che tende a snellire visivamente le proporzioni. I pulsanti cronografici e il fondello sono in titanio con rivestimento PVD nero, mentre la corona è in acciaio, anch’essa trattata in PVD. Tutti gli elementi sono a vite, garantendo una resistenza all’acqua fino a 200 metri. In alto troviamo un vetro zaffiro bombato che chiude perfettamente il profilo sportivo dell’orologio.
Una cosa che trovo davvero degna di nota è la scelta di Tudor di non utilizzare il carbonio forgiato — che ha quell’effetto organico, quasi caotico — ma una fibra di carbonio più “ordinata”, che permette di ottenere un effetto spazzolato a righe, coerente con il resto della finitura. Questo approccio si riflette anche sulla lunetta tachimetrica: invece della classica costruzione con inserto separato, qui abbiamo una lunetta monoblocco, direttamente incisa nella struttura. Il risultato è una combinazione ben riuscita tra gusto contemporaneo e richiami old-school, perfettamente in linea con il DNA vintage-modern della collezione Black Bay Chrono.
Il quadrante riesce a fondere con intelligenza due mondi apparentemente distanti — quello delle immersioni e quello delle corse — grazie alla combinazione cromatica che richiama da vicino i colori ufficiali del team VCARB di Formula 1. Il fondo presenta un “bianco da corsa” opalino, leggermente ruvido alla vista, che si sposa perfettamente con l’anello periferico in un blu acceso e vibrante, lo stesso blu intenso che identifica il team. Su questo anello corre la scala dei secondi cronografici, elemento tanto funzionale quanto scenografico, capace di dare carattere senza rubare la scena all’equilibrio complessivo del quadrante.
Anche il testo riprende quel blu VCARB, mantenendo coerenza cromatica, fatta eccezione per due dettagli in rosso: l’indicazione della profondità e la lancetta centrale dei secondi cronografici, con la sua caratteristica punta a freccia. È una scelta che dona energia senza eccessi, restando fedele allo spirito racing dell’orologio.
La disposizione generale degli elementi resta fedele a quella consolidata del Black Bay Chrono: indici applicati in stile diver e le inconfondibili lancette “snowflake” con contorno nero opaco. Ma c’è un dettaglio che rompe la familiarità del layout e cattura subito lo sguardo: la finitura dei contatori cronografici. Quelli a ore 3 e a ore 9 sono rifiniti in fibra di carbonio grezza, un richiamo diretto al materiale della cassa. Questa scelta non solo crea continuità estetica, ma aggiunge anche una grinta visiva che sottolinea l’anima sportiva e decisa di questo modello.
Per completare il look, Tudor ha scelto un cinturino davvero interessante: si tratta di una base in pelle rivestita in caucciù, una combinazione che unisce comfort e resistenza. Nel tipico stile del marchio, troviamo inserti in fibra di carbonio integrati nel cinturino stesso, in perfetta sintonia con la cassa, così da garantire un’estetica coerente anche nei dettagli più piccoli.
Ma ciò che colpisce davvero è la superficie del cinturino: nera, fortemente striata, con un pattern che Tudor descrive come ispirato al battistrada di uno pneumatico da corsa. E devo dire che il risultato funziona — richiama alla perfezione quella texture ruvida e vissuta tipica delle slick consumate in pista. Le cuciture blu acceso, identiche alla tonalità VCARB del quadrante, aggiungono un ulteriore tocco di coerenza visiva e dinamismo. Il tutto è completato da una fibbia ad ardiglione in fibra di carbonio che, oltre a essere funzionale, ha un’estetica davvero notevole.
Al cuore dell’orologio batte il calibro cronografico automatico MT5813, sviluppato da Kenissi in collaborazione con Breitling, da cui eredita la base del celebre B01. Parliamo di un movimento moderno e decisamente solido, pensato per offrire prestazioni elevate e affidabilità nel tempo. La sua architettura include soluzioni tecniche di alto livello: ruota a colonne, frizione verticale, spirale in silicio e bilanciere a inerzia variabile.
A tutto questo si aggiunge una riserva di carica generosa, ben 70 ore, e una frequenza di 28.800 alternanze l’ora, che assicura una marcia fluida e precisa. Certificato cronometro dal COSC, il calibro MT5813 è regolato da Tudor secondo standard ancora più rigorosi, con una variazione ammessa tra -2 e +4 secondi al giorno sull’orologio completamente assemblato. Un vero gioiello tecnico che si posiziona con forza tra i movimenti cronografici più competitivi sul mercato.
Realizzato in soli 2.025 esemplari, il Tudor Black Bay Chrono “Carbon 25”, referenza 79377KN, è disponibile presso i rivenditori autorizzati al prezzo di listino di 7.510 euro. Per chi desidera saperne di più, consiglio di visitare direttamente il sito ufficiale del brand.
Da quando è stato introdotto il Gran Premio di Miami nel 2022, la gara si è trasformata in un vero e proprio palcoscenico per il debutto di nuovi modelli orologieri. Ma per il 2025, a mio avviso, nessun altro marchio ha saputo interpretare lo spirito della corsa con la stessa efficacia di Tudor. Questa edizione limitata del Black Bay Chrono, con la sua cassa alleggerita e ridisegnata, l’esplosione di colori ispirati alla pista e il suo calibro tecnico di altissimo livello, rappresenta un esempio perfetto di cosa significhi creare un cronografo moderno, audace e perfettamente equilibrato.