Gli orologi di Robert Redford: i segnatempo che hanno fatto la storia del cinema

Robert Redford e i suoi orologi iconici

Autore: Carmine Di Donato | Fonte: RecensioniOrologi.it | Pubblicato il:

Con la scomparsa di Robert Redford, leggenda del cinema e icona della New Hollywood, riviviamo la sua carriera attraverso i segnatempo che lo hanno accompagnato: dal Rolex Submariner “Red” ref. 1680 a modelli come il Submariner 5513 e il Doxa Sharkhunter, diventati parte integrante della sua immagine sul grande schermo.

orologi Robert Redford

Robert Redford è morto a 89 anni martedì 16 settembre 2025, nella sua casa nello Utah, mentre dormiva, come reso noto dalla sua agenzia. Icona assoluta del cinema americano, volto della New Hollywood e protagonista di opere entrate nell’immaginario collettivo – da Butch Cassidy (1969) e Il grande Gatsby (1974) a La stangata (1973), I tre giorni del Condor (1975) e Tutti gli uomini del presidente (1976) – Redford è stato anche regista di Gente comune (1980), con cui vinse l’Oscar, oltre a ricevere l’Oscar alla carriera nel 2002.

Nel ricordarlo, voglio soffermarmi su un dettaglio che ha sempre raccontato il suo stile con discrezione: gli orologi. Dal set alla vita privata, i suoi segnatempo sono stati parte integrante del personaggio Redford e della sua eleganza senza tempo.

Robert Redford e il mito del Rolex Red Submariner

The Candidate, Robert Redford

Il 9 luglio 1972, appena terminato il film The Candidate, Robert Redford intraprese un tour promozionale a bordo di un treno diretto in Florida. Era il classico “whistle-stop tour” che tanti candidati politici avevano percorso negli anni, fermandosi in una città, tenendo un discorso e ripartendo. L’obiettivo del viaggio era duplice: promuovere la pellicola diretta da Michael Ritchie – a basso budget ma molto attesa – e verificare se Redford, allora la star più acclamata di Hollywood, fosse capace di richiamare più pubblico dei veri candidati politici.

Mentre il convoglio si avvicinava a una delle tappe, l’attore dai capelli rossi chiese a un membro dello staff quale fosse stata mediamente l’affluenza per i politici. La risposta fu tra le 500 e le 750 persone. Per Redford, invece, si presentarono in 4.000.

Robert Redford Rolex Submariner “Red” ref. 1680 train

Con indosso una camicia chiara dal colletto oversize tipico degli anni ’70, una cravatta scura, un abito elegante e soprattutto il suo Rolex Submariner “Red” ref. 1680, lo stesso che portava nel film, Redford scese dal treno e si rivolse alla folla: «Vorrei solo dirvi che non ho assolutamente nulla da dire», dichiarò, per poi alzare due volte le dita a “V” nello stile di Nixon. Subito dopo, il treno ripartì lasciando il pubblico attonito.

Anni dopo, nel 2011, durante un evento presso la biblioteca Lyndon B. Johnson, Redford ricordò quell’episodio spiegando che lo stratagemma funzionò solo per due fermate, finché non cominciò a sentirsi a disagio per lo spettacolo in sé. Tra una tappa e l’altra, preferì allora intrattenersi con i giornalisti al seguito. In quei giorni, appena due settimane prima, era scoppiato lo scandalo del Watergate. Lui non ne sapeva molto, ma i cronisti erano già in fermento e pronti a riempirlo di dettagli.

Rolex Submariner “Red” ref. 1680

Quella vicenda lo turbò profondamente, soprattutto considerando che il presidente in carica, Richard Nixon, era dato per vincitore sicuro alle imminenti elezioni. Tornato a casa, Redford iniziò a comprare tutti i quotidiani nazionali per informarsi. Per settimane, però, non trovò alcun seguito alla notizia. Finché, durante una pausa di tre mesi prima di iniziare le riprese de Come eravamo con Barbra Streisand, notò un curioso doppio byline sul Washington Post: Bob Woodward e Carl Bernstein. L’articolo parlava di un fondo segreto legato al Watergate. Da quel momento, Redford seguì ogni sviluppo della vicenda.

Dopo la rielezione di Nixon – favorita anche da un errore di valutazione iniziale degli stessi Woodward e Bernstein – Redford intravide il potenziale cinematografico della storia e decise di acquisirne i diritti. I due giornalisti accettarono, ma solo dopo aver pubblicato il loro libro. Fu Redford stesso a suggerire di raccontare i fatti non in modo asettico, ma trasformando i due autori nei protagonisti della narrazione, in terza persona. Da lì iniziò il percorso che avrebbe portato a Tutti gli uomini del presidente.

Robert Redford Doxa Sharkhunter Condor

Negli anni ’70, durante lo sviluppo e la produzione del film, Redford indossava prevalentemente il suo Submariner con scritta rossa. Un’eccezione nota è il Doxa Sharkhunter che portava in I tre giorni del Condor – anche quello un orologio personale. Ma fu il Submariner ref. 1680 a diventare il suo vero compagno di viaggio, dentro e fuori dal set, accanto a figure leggendarie come lo sceneggiatore William Goldman, il direttore della fotografia Gordon Willis e il regista Alan Pakula.

In Tutti gli uomini del presidente, dove interpretava Bob Woodward, Redford sfoggiava il Rolex con un dettaglio curioso: il pip in trizio sulla ghiera era mancante, segno dell’uso intenso che ne aveva fatto. Hoffman, nei panni di Bernstein, indossava invece un orologio appartenuto davvero al giornalista, per immedesimarsi meglio. Woodward, invece, all’epoca portava un Heuer, ma Redford decise di restare fedele al proprio stile: giacca in velluto a coste e il Submariner al polso destro, da “right-wrister” convinto.

Robert Redford Bob Woodward rolex

Il ref. 1680 con scritta rossa, prodotto tra il 1967 e il 1969, segnò un passaggio epocale per Rolex: da strumento da immersione a orologio da tutti i giorni, introducendo la complicazione della data. Per distinguerlo dal Submariner “no date”, la maison rese la scritta “Submariner” di colore rosso, mantenendo questa caratteristica per pochi anni.

Lo stesso periodo in cui Redford viveva l’ascesa definitiva: A piedi nudi nel parco (1967) con Jane Fonda, poi il trionfo di Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969) con Paul Newman. È suggestivo pensare che proprio in quegli anni abbia acquistato l’orologio che sarebbe rimasto legato alla sua immagine.

Robert Redford Watergate

Nel film, il Red Sub diventa quasi un personaggio: lo vediamo in aula durante le udienze del Watergate, nelle interminabili telefonate in redazione, persino nelle scene più intime a casa. Persino un dettaglio tecnico – la corona svitata in un’inquadratura – è stato notato dai fan: non un errore, ma un trucco cinematografico per fermare l’orologio e mantenere la continuità delle riprese.

Per chi ama gli orologi, Tutti gli uomini del presidente è il “film definitivo”: il Rolex Submariner di Redford incarna la verità e l’integrità, proprio come la vicenda che racconta. Un segnatempo che non ha mai fatto la comparsa in aste pubbliche, segno che Redford lo ha probabilmente conservato o passato in eredità. Proprio come il Daytona “Paul Newman” o il GMT di Brando, anche il “Redford Red Sub” merita un posto tra gli orologi più iconici della storia del cinema.

Il Seiko Diver di Robert Redford in “All is Lost”

Robert Redford seiko

Oltre ai Rolex Submariner e al Doxa Sharkhunter, Robert Redford ha indossato anche un segnatempo giapponese diventato cult tra gli appassionati: il Seiko Diver ref. 6105-8110. Questo modello compare al suo polso nel film All is Lost (2013), in cui interpreta un uomo solo in mezzo all’oceano, impegnato in una disperata lotta per la sopravvivenza.

Il Seiko 6105, conosciuto anche come “Captain Willard” per l’uso in Apocalypse Now, è stato il compagno perfetto per trasmettere realismo e robustezza in un’opera che punta tutto sull’autenticità. Ancora una volta, Redford ha dimostrato di scegliere orologi capaci di rafforzare la credibilità dei suoi personaggi, portando sul grande schermo un diver leggendario che ha fatto la storia dell’orologeria sportiva.

L’eredità di stile e orologi di Robert Redford

Robert Redford Rolex Submariner ref. 5513

Gli orologi di Robert Redford non sono stati semplici accessori, ma parte integrante della sua immagine. Prima ancora del celebre “Red Submariner” ref. 1680, lo si era visto con un Rolex Submariner ref. 5513, indossato in film come Downhill Racer e Jeremiah Johnson, mentre in I tre giorni del Condor scelse un Doxa Sharkhunter personale, a conferma della sua predilezione per orologi sportivi e autentici.

Questi modelli raccontano molto del suo stile: pratico, essenziale, ma al tempo stesso elegante e coerente con il suo modo di essere, dentro e fuori dallo schermo. Non cercava l’orologio come status symbol, ma come compagno di viaggio fedele, capace di trasmettere credibilità ai suoi personaggi.

Oggi, ricordando Robert Redford, rimane l’eredità di un attore, regista e produttore che ha segnato la storia del cinema, ma anche di un uomo che attraverso i suoi orologi ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario di appassionati e collezionisti. Se il Daytona di Paul Newman e il GMT di Marlon Brando hanno scritto pagine leggendarie, il “Redford Red Sub” non è da meno: un simbolo silenzioso di verità, fascino e libertà, proprio come il suo cinema.

Orologio Referenza Film / Contesto Note
Rolex Submariner “Red” Ref. 1680 The Candidate (1972), All the President’s Men (1976) Orologio personale, indossato anche fuori dal set.
Rolex Submariner Ref. 5513 Downhill Racer (1969), Jeremiah Johnson (1972) Altro Submariner storico legato ai suoi primi ruoli.
Doxa Sharkhunter 300T Three Days of the Condor (1975) Orologio personale utilizzato nel film.
Seiko Diver Ref. 6105-8110 All is Lost (2013) Conosciuto come “Captain Willard”, simbolo di robustezza e realismo.

Domande frequenti sugli orologi di Robert Redford

Quale Rolex ha reso celebre Robert Redford?

Il Rolex Submariner ref. 1680, conosciuto come “Red Sub”, è l’orologio più iconico associato a Redford, indossato in film come Tutti gli uomini del presidente.

Redford indossava solo Rolex?

No, oltre ai Submariner ha portato anche un Doxa Sharkhunter 300T, visibile in I tre giorni del Condor, e un Seiko Diver ref. 6105-8110 in All is Lost.

Qual è il valore del Redford Red Sub?

Non è mai apparso in aste pubbliche, quindi non ha una valutazione ufficiale. Ma per importanza storica è considerato al pari del Paul Newman Daytona o del Brando GMT.

Redford portava l’orologio al polso destro?

Sì, era un “right-wrister”: pur scrivendo con la destra, indossava il suo Submariner al polso destro per preferenza personale.

Perché il suo Submariner è chiamato “Red”?

Perché la scritta “Submariner” sul quadrante era in rosso, caratteristica tipica delle prime versioni ref. 1680 prodotte tra fine anni ’60 e inizio ’70.

Quale Seiko ha indossato Robert Redford?

Nel film All is Lost (2013), Redford indossa un Seiko Diver ref. 6105-8110, conosciuto come “Captain Willard”, lo stesso modello reso celebre da Martin Sheen in Apocalypse Now.

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In passato, un orologio d’oro era parte integrante di un look che includeva abiti ben sartoriali, scarpe lucide e un’acconciatura chiamata “stile direttivo”. Anche se oggi gli standard di abbigliamento sono diventati più rilassati rispetto ai giorni dei nostri nonni, l’attrattiva di un orologio d’oro non ha perso il suo fascino. La lucentezza distintiva di un orologio dorato non solo richiama il prestigio del passato, ma l’offerta odierna copre una vasta gamma di design e di fasce di prezzo. Che siate inclini a un modello retrò dagli anni ’80 con una finitura dorata o a un esemplare svizzero in puro oro 18 carati, c’è un orologio d’oro per ogni gusto. La versatilità degli orologi dorati è notevole, ma in generale, i design più eleganti e sottili si abbinano meglio a un look più formale, mentre i modelli più robusti sono perfetti per gli outfit casual. Ma c’è un consiglio da tenere a mente: proprio come nel caso dei profumi o delle fantasie audaci, con l’oro è meglio non esagerare.

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