Da decenni ormai, i marchi di orologi concentrano la loro attenzione su pezzi meccanici e non più sul quarzo. Tuttavia, la tecnologia che un tempo riuscì a mettere in ginocchio l’intera industria svizzera è ancora presente, anche se in modo molto diverso.
Molte marche – grandi, piccole e persino micro – usano ancora movimenti al quarzo qua e là: tuttavia, tutto un nuovo mercato sta nascendo per gli orologi “elettronici“. Con lo sviluppo di smartphone e computer portatili, anche la portata della connettività inter-device si è ovviamente sviluppata. Era, quindi, solo questione di tempo prima che il mondo dell’orologeria decidesse di cavalcare l’onda del trend. E proprio grazie ad orologi come il nuovissimo Tissot T-Touch Connect Solar, a firma Swatch Group, questo segmento continua a spingersi oltre.
Certo, il marchio svizzero non è stato il primo a rilasciare uno smartwatch, che fosse del tipo cosiddetto “connected” o meno: tuttavia, con il suo nuovissimo T-Touch Connect Solar, Tissot non solo giustifica il lancio nel 2020, ma addirittura si posiziona un passo avanti agli altri. Questo orologio, come suggerisce il nome, è ora un segnatempo “connected” carico di tutti i vantaggi che questa tecnologia può offrire all’industria orologiera.
È compatibile con tutti i dispositivi mobili e virtualmente autonomo grazie al sistema di ricarica assicurato dalle celle fotovoltaiche e dai componenti a basso consumo. Ed è svizzero fino al midollo. T-Touch Connect Solar è l’orgoglio di Swatch Group.
Tissot T-Touch Connect Solar è il connesso universale 100% Swiss Made
Quando è stato lanciato sul mercato, ha suscitato molto scalpore durante la pausa estiva tra i due snervanti lockdown che hanno segnato il 2020.
Se il T-Touch Connect Solar ha causato un vero e proprio “ronzio” nella seconda metà dell’anno e oltre per far parlare di sé, è davvero solo perché il modello altamente evoluto introdotto da Tissot ha rappresentato in realtà una piccola, grande rivoluzione.
Rendendolo il primo orologio connesso dello Swatch Group. Il risultato di molti anni di lavoro (quattro), ingenti investimenti (circa 35 milioni di franchi), un team dedicato di circa 100 persone e il coinvolgimento diretto della maggior parte delle aziende manifatturiere appartenenti all’emblematico gruppo orologiero svizzero guidato dalla famiglia Hayek. Una pietra miliare la cui importanza risiede anche nel marchio Swiss Made che la contraddistingue.
Assegnata grazie alla provenienza certificata non solamente dell’habillage ma anche del software al suo interno, ossia di quel sistema operativo proprietario SWAlps sviluppato internamente al gruppo con l’obiettivo di dimostrarsi longevo e soprattutto a basso consumo. Ma anche attento alla privacy dell’utente dal momento che attraverso di esso nessuna realtà esterna può entrare in possesso dei dati sensibili. Infine virtualmente autosufficiente, grazie al funzionamento a energia solare garantito dalle celle fotovoltaiche poste sotto al quadrante del T-Touch Connect Solar.
Scheda Tecnica Tissot T-Touch Connect Solar
- Referenza: T1214204705102
- Dimensioni cassa: 47.5×15.3 mm
- Peso: 93 gr
- Quadrante: Nero a cellule fotovoltaiche, lancette e indici luminescenti
- Vetro: Cristallo zaffiro antigraffio
- Cassa: Titanio antimagnetico rivestito in PVD oro rosa
- Lunetta: in ceramica nera, indici luminescenti
- Cinturino: Silicone nero
- Calibro: ETA E32.001, movimento svizzero “connected” solare al quarzo
- Resistenza all’acqua: 100 metri (10 ATM)
- Prezzo: 1.050 euro
La filosofia concettuale e l’evoluzione T-Touch
Il primo Tissot T-Touch venne presentato al mercato nel 1999, segnando perciò il successo di oltre 20 anni di presenza continua di questa linea. Rappresenta un capitolo straordinario, troppo spesso trascurato nella storia del brand. Ma, nel caso non abbiate familiarità con il concetto di base, permettetemi di farvi una panoramica.
Il T-Touch possiede un’interfaccia tattile sotto il vetro zaffiro che, toccando nelle 6 determinate aree dello screen, permette di accedere ed utilizzare le varie funzioni. Il display immediatamente sopra le ore 6 mostra, quindi, la funzione selezionata. Tra le tante feature possiamo apprezzare la sincronizzazione, la navigazione, informazioni meteo e così via: praticamente tutte quelle già presentate (e perfettamente funzionanti) nel precedente Tissot T-Touch Expert Solar II,
Sono infatti due le cose più facilmente fraintendibili circa il nostro T-Touch Connect Solar: la prima è quanto sforzo il Gruppo Swatch ha infuso nello sviluppare tutti i suoi sistemi da zero, e quindi quanto e come questo prodotto si differenzi in sostanza dal resto degli smartwatch di settore. E’ per questo, infatti, che Tissot tende a non usare il termine “smartwatch” per i propri device, ma preferisce “orologi connected“. In secondo luogo, molti sembrano pensare – in maniera affrettata – che il T-Touch Connect Solar è solo una versione Bluetooth dell’uscente Tissot T-Touch Expert Solar II.
Questo non è vero, ma posso capire perché la gente possa essere giunta a questa conclusione. Per prima cosa, Tissot stessa ha detto che il T-Touch Connect Solar avrebbe avuto tutte le caratteristiche già viste e testate insieme al T-Touch Expert Solar: ma questo solo perché Tissot ha praticamente costruito una nuova piattaforma da zero e voleva ingegnerizzare le funzionalità esistenti per l’intera famiglia T-Touch prima di aggiungerne di nuove.
Poi, anche questo è certo, Tissot ha progettato il T-Touch Connect Solar per apparire molto simile al T-Touch Expert Solar. I due orologi condividono la stessa cassa da 47 mm, la lunetta e il design del quadrante, l’impermeabilità fino a 100 metri e la distanza lug-to-lug di circa 60mm.
Tuttavia, questo nuovissimo Tissot T-Touch Connect Solar porta in tavola qualcosa di innovativo, combina le funzionalità dei vecchi segnatempo T-Touch con le funzioni connected, come l’activity tracker. Questa espansione della connettività è garantita dall’interazione tra l’orologio ed i nostri smartphone. Se vuoi utilizzare proprio tutte le funzioni del tuo Tissot T-Touch Connect Solar, infatti, hai bisogno della sua app T-Connect sul tuo telefono: ma anche questo non dovrebbe essere affatto un problema dato che il nuovo Connect Solar è il primo orologio a tecnologia connected al mondo a supportare il nuovo sistema operativo Harmony di Huawei, oltre ai classici iOS e Android.
L’orologio non richiede, comunque, il telefono per l’utilizzo della maggior parte delle sue funzioni, ma se scegli di non collegare il tuo dispositivo al T-Touch Connect Solar, questo funzionerà esattamente come un Solar Expert.
Certo, forse Tissot si lascia dietro un paio di opzioni che altri orologi smart invece offrono oggi ma, se da un lato l’azienda svizzera ci ha assicurato che nuove caratteristiche arriveranno comunque gradualmente nel corso dei prossimi mesi e anni, dall’altro il marchio era desideroso di mantenere viva l’essenza della linea T-Touch: quella cioè di un orologio per le persone più attive, con funzioni che assolutamente chiunque potrebbe trovare utili.
Applicazioni e autonomia
Accanto alle classiche funzioni essenziali T-Touch, Connect Solar offre “Attività”, una sezione che include informazioni su passi, calorie e distanza, insieme a notifiche e aggiornamenti delle app.
In breve, puoi leggere comodamente il tuo ultimo messaggio Whatsapp sullo schermo di Connect Solar, dare un’occhiata agli aggiornamenti del tuo account Facebook o vedere il nome di chi ti sta chiamando al cellulare. C’è, inoltre, la possibilità di disattivare eventuali sveglie (l’orologio smetterà di vibrare) o rifiutare chiamate in ingresso direttamente dal device al polso.
Ma come fa un orologiaio svizzero come Tissot a pensare di essere nella posizione migliore per competere in un mercato di smartwatch così infinitamente più grande e avanzato? Beh, la forza e convinzione dell’intero gruppo orologiaio è che, realizzando prodotti Made in Svizzera – ben fatti e durevoli, assolutamente non intesi come elettronica monouso – Tissot attirerà i clienti che vogliono contare su scelte affidabili e stabili, proprio come fanno ogni volta che decidono di acquistare un orologio svizzero meccanico tradizionale.
Tissot non avrà mai lo smartwatch più avanzato o più costoso sul mercato, ma avrà di certo un segnatempo che (i suoi ingegneri si sentono sicurissimi di promettere) farà fra 10 anni tutto quello che è in grado di fare oggi… e lo stesso non si può dire di molti altri prodotti smartwatch.
Sullo stesso tema della “longevità“, un obiettivo chiave della piattaforma T-Touch Connect Solar era quello di creare un dispositivo elettronico con un sistema operativo che funzionasse bene ma che riuscisse anche ad utilizzare l’energia con estrema efficienza. Questo si traduce in circa sei mesi di durata della batteria tra una carica e l’altra – ma che potrebbe arrivare ad essere anche di più se sei un tipo da aria aperta. Il T-Touch Connect Solar, infatti, non viene solo supportato dall’energia elettrica, ma anche da ben due ulteriori opzioni di ricarica.
La prima è una base di ricarica wireless, mentre la seconda opzione riguarda la ricarica solare attraverso il quadrante, per lo più occupato – come vi dicevo – da un’imponente cella fotovoltaica. Secondo Tissot, in molti potrebbero praticamente andare avanti anche solo tramite ricarica luminosa. Detto questo, date le prossime funzionalità annunciate di GPS e connettività Bluetooth, anche gli utenti che più “pesano” sulla batteria saranno facilmente in grado di mantenere un ritmo di carica più che gestibile.
Parlando della cella fotovoltaica, ecco un buon esempio di cosa succede quando si dà libero sfogo agli ingegneri svizzeri. Confrontando questo T-Touch Connect Solar con il precedente Expert Solar è facile notare quanto questa sia molto più prominente e quanto il Gruppo Swatch si sia impegnato nella ricerca di una tecnica per la realizzazione di cellule fotovoltatiche che fossero anche belle da guardare!
Per Swatch Group lo Swiss Made è una vera e propria missione: il gruppo orologiero ha infatti contribuito per i suoi orologi connected allo sviluppo del sistema operativo battezzato “SWALPS” o “Sistema svizzero autonomo a bassa potenza”, che assicura che tutti i componenti elettronici fisici del device, compreso il chipset, sono prodotti esclusivamente in Svizzera (vicino a Neuchatel).
La Svizzera vanta un gran numero di aziende di microelettronica, come quelle che lavorano per il mondo dei dispositivi medici, e Tissot non ci ha pensato due volte ad approfittare di questo talento locale per sviluppare nuovi movimenti manuali per il suo T-Touch Connect Solar.
Ad oggi, lo sviluppo dei movimenti connected e delle componenti che li costituiscono è un grande affare per il Gruppo Swatch. Tanto che anche un ramo di ETA, il loro rinomato produttore di movimenti meccanico e al quarzo, è in gioco. La qual cosa mi da ragione di pensare che il Gruppo Swatch voglia replicare il suo successo di mercato con gli orologi meccanici e al quarzo di alta qualità anche con i suoi smartwatch – poiché l’unico modo per farlo è sovrintendere l’intero processo di produzione e mantenere gran parte di esso interno alla Svizzera.
Questo dà al gruppo una seria forma di indipendenza che significa fare affidamento esclusivo sulla propria esperienza hardware, software e firmware in esecuzione sugli orologi, così come il controllo totale sull’applicazione smartphone Tissot Connect. Cosa che rende il nostro T-Touch Connect Solar molto più di un orologio autonomo completamente funzionale.
Di seguito una breve guida del suo utilizzo:
T-Touch Connect Solar: look e materiali
Sì, lo so, di solito le mie recensioni partono subito da un’occhiata generale al design del segnatempo e a questo giro vi ho fatto aspettare un po’ per questo: ma nel caso del nostro Connect Solar, sarete d’accordo, le funzionalità avevano bisogno di tutto il palcoscenico possibile ;)
Ad ogni modo, Tissot è andato oltre con il look di questo segnatempo. Il T-Touch Connect Solar è sì una presenza imponente al polso, con i suoi 47 x 15 millimetri di grandezza, ma che si riesce ad indossare comunque molto comodamente grazie al peso contenuto (di soli 90 grammi) e al suo morbido cinturino nero in gomma, che aderisce perfettamente senza ingombrare nei movimenti.
Senza contare che le sue dimensioni importanti sono dovute soprattutto ai pannelli solari interni e alla necessità di una grandezza adeguata del display perchè fosse accuratamente leggibile.
La lunetta a contrasto è in ceramica (molto importante perchè l’antenna sottostante possa ricevere segnali) nera con indici di navigazione rivestiti in Lume, così come lo sono gli indici e le lancette sul quadrante. Anche con un design forse un po’ datato, la cassa T-Touch (specialmente sul bracciale) costituisce un’ottima base per un moderno segnatempo connected grazie alle superfici dalla finitura satinata e le sue curve morbide.
La cassa è in titanio antimagnetico con rivestimento in PVD oro rosa, disponibile anche in nero. Così com’è possibile ottenere il Tissot T-Touch, oltre al classico e leggerissimo caucciù, anche su bracciale in titanio abbinato.
Come qualsiasi altro orologio, anche il Connect Solar possiede una corona e due ulteriori pulsanti in forma di alette laterali. Si tratta, però, di una corona elettronica che ha la funzione principale di pulsante multi-selettore. È possibile utilizzarlo per selezionare una specifica funzione o scorrere per cambiare gli attributi. Lo scopo dei pulsanti varia, ovviamente, anche a seconda del compito selezionato.
Se si sceglie la funzione cronografo, ad esempio, permette di avviare, fermare e resettare, come farebbe qualsiasi altro pulsante cronografo. Il pulsante di avvio, sopra la corona, sblocca anche lo schermo digitale MIP (Memory In Pixel). Il pulsante inferiore funziona come il tasto Backspace o Esc di una qualsiasi tastiera, rendendo così possibile uscire da qualsiasi funzione premendolo. Facendo “swipe-down” dalle ore 12 alle 6, invece, il T-Touch Connect Solar blocca lo schermo e il quadrante: è evidente che Tissot punti ad una generazione decisamente più giovane con il suo ultimo arrivato.
Considerazioni finali e prezzo
Un ultimo punto forte di cui Tissot si vanta con il suo T-Touch Connect Solar e la piattaforma a quest’ultimo collegata è la sua posizione personale sul tema della privacy. Tissot e Swatch Group promettono, a quanto pare, di non vendere mai dati sensibili a terze parti e desiderano informare i consumatori che questi vengono richiesti solo e unicamente per lo sviluppo accurato di orologi Swiss Made, non per diventare una società di intermediazione di dati.
Non sono sicuro di quanti consumatori sono attualmente preoccupati per questo punto (dato l’uso smodato di piattaforme social ad oggi), ma è vero che nella storia recente ci sono state decine di fughe di dati pubblici e problemi – anche seri – di privacy. Abbastanza perché Tissot e Swatch Group si sentano in dovere di esprimere la loro posizione sulla raccolta dei dati il più apertamente possibile, comunque.
Come orologio da polso e strumento, il Tissot T-Touch Connect Solar è chiaramente solido nella sua costruzione e reattivo nel suo funzionamento. Non mentirò, ci si mette un po’ ad abituarsi al suo nuovo sistema operativo: se da una parte Tissot ha assicurato che avrebbero continuato a lavorare sull’esperienza utente nella sua totalità, alcuni dei modi per utilizzare l’orologio non sono evidenti a meno che non si studiano le istruzioni.
Ad esempio, a volte l’orologio non entra in una modalità specifica a meno che l’utente non prema la corona per attivare tale modalità – e non è sempre chiaro quando è necessario premere più di una sola volta.
Ad ogni modo, dalla sua Tissot ha sicuramente il prezzo – con un costo al dettaglio aggressivo per l’intera linea che va dai 965 ai 1065 Euro, a seconda del modello prescelto – insieme alla lunga durata della batteria, la costruzione accurata, gli standard di progettazione svizzeri e le caratteristiche semplici ed intuitive.
Per maggiori informazioni vi invito a consultare il sito ufficiale Tissot.
Per consultare questa specifica preferenza invece cliccate qui.
Secondo Sylvain Dolla, CEO di Tissot, la piattaforma Connect è il più grande investimento che l’azienda ha fatto negli ultimi 30 anni.
La società madre Swatch Group crede fermamente nel futuro di questa piattaforma e per ora i primi prodotti ad essa collegati saranno tutti di Tissot. Per riassumere la filosofia del prodotto, vi lascio con le parole di Mr. Dolla, “per noi questo segnatempo rappresenta un fine prodotto dell’artigianalità orologiera, con l’aggiunta di funzioni connected che sono effettivamente utili al consumatore finale”.
Come sempre spero che questa recensione vi sia piaciuta e che vi sia stata utile. A presto da Carmine di Recensioni Orologi.
Buondì, ha avuto modo di provare il T-Touch Connect Solar con iOS? Sarei curioso di sapere se ci sono problemi di disconnessione (come avviene a volte su altri smartphone che non sono Apple Watch) o se la connessione è sempre stabile. Altra informazione importante sarebbe capire che tipo di messaggi / notifiche vengono mostrate sull’orologio: tutte le app che prevedono notifiche o solo alcune?
grazie
Ciao Giovanni, si io utilizzo un Iphone. Non ho nessun problema di connessione e sul display vengono visualizzate le notifiche delle app principali e più comuni.