Invicta Speedway 9211: recensione, prezzo e opinioni

Diversi utenti mi hanno chiesto in questi anni informazioni sull’Invicta Speedway, ma ammetto che non l’ho preso in considerazione ne pensavo di scrivere una recensione. Poi è capitato che mentre ero al supermercato l’altro giorno per un po’ di spesa, l’orologio di uno dei cassieri ha catturato la mia attenzione. Per un momento da lontano, ho pensato indossasse un Daytona dal quadrante bianco ma, ad un esame più attento, si è poi rivelato trattarsi di un Invicta Speedway 9211.

Ritengo il Brand Invicta un buon marchio dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, basti pensare all’Invicta 8926OB Pro Driver; non sono certo di quanto possa ripagare la loro politica aziendale nel realizzare degli Hommage, fatto sta che l’interesse del pubblico è sempre vivo e in continua crescita.

Tuttavia, il 9211, che dai quasi 300 Euro di listino si può trovare oggi – nuovo – anche a cifre che si aggirano sui 90 Euro (o meno, su Amazon), si è trasformato in un’offerta che davvero non potevo rifiutare. Perciò, alla fine, ne ho comprato uno.

Ammetto di essere un fan del Rolex Daytona (sopratutto i modelli vintage), ma non della sua politica di mercato e di conseguenza con prezzi che in questi anni sono arrivati a cifre assurde.

Da qui ritengo poi che gli orologi realizzati con un design simile ai Rolex abbiano iniziato ad avere successo, anche perchè ho poi scoperto che in molti, acquistanto questi orologi anche per valutare il futuro l’acquisto di un Daytona.

Invicta speedway Recensione
Orologi Invicta Speedway

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Avrò fatto un buon affare? Andiamo a scoprirne insieme i dettagli.

Scheda Tecnica INVICTA Speedway 9211

  • Referenza: 9211
  • Peso: 155gr
  • Diametro cassa: 40×13 mm
  • Lunetta: Acciaio inossidabile, fissa
  • Quadrante: Bianco con subquadranti incorniciati in nero, lancette rivestite in Tritnite
  • Vetro: Cristallo minerale
  • Cassa: Acciaio inossidabile con corona a vite
  • Cinturino: Acciao inossidabile con chiusura pieghevole di sicurezza
  • Colore del cinturino: Argento
  • Calibro: Hattori SII VD53B, al quarzo
  • Resistenza all’acqua: 200 metri (20 BAR)

Recensione Invicta Speedway: più di una semplice ode al Daytona

La referenza 9211 si riferisce all’Invicta Speedway dal quadrante bianco. Ma la casa orologiera ci offre anche altre due opzioni di colore, per le quali ovviamente vale ogni singola parola spesa per il modello che invece ho scelto io: e cioè le referenze 9223 (nero) e 9212 (dual-tone)

Come dicevo in apertura, lo Speedway è un chiarissimo omaggio al cronografo Rolex Daytona, tanto che ad una prima occhiata potrebbe essere molto facile confondersi: ma, sia chiaro, non sono decisamente la stessa cosa. Non aspettatevi lo stesso tipo di costruzione Rolex, per funzioni o per costruzione. E’ uno Speedway e va trattato e pensato come tale, non come mera copia.

In più, la referenza 9211 si trova nello spettro più alto degli orologi Invicta e quasi non sembra far parte della casa svizzero-americana: per il prezzo per cui oggi possiamo accaparrarci uno di questi modelli, probabilmente nessuno ci si aspetterebbe troppo in termini di qualità o di stile, ma questo segnatempo è stato costruito in maniera solida e dettagliata e finisce per acquisire un suo carattere, qualcosa di cui fregiarsi e che lo fa uscire di diritto dalla semplice categoria di “copia”.

Come il marchio Invicta inciso sul lato della cassa a ore 9, per esempio, che mi fa molto più pensare a quei Seiko e Citizen che emulano il look di un Datejust pur mantenendo la propria riconoscibilissima identità. Il dettaglio che rende questo Speedway unico (e quello che io preferisco più di tutti), ad esempio, è il quadrante in rilievo.

Quadrante

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Ad un’analisi attenta, infatti, si può notare un gioco di rilievi ad effetto chiodato che riempiono il perimetro esterno del quadrante bianco, fino ad arrivare ad una sorta di “raggiera” che focalizza l’attenzione all’esatto centro. Subito sotto questa raggiera si trovano tre sottoquadranti incorniciati di nero a scritte bianche: ognuno dei tre indica a scopo cronografico secondi, minuti ed ora.

Subito sotto il marcatore ad ore 12 possiamo trovare il logo Invicta in argento, con un’iscrizione che ci ricorda le caratteristiche diver di questo cronografo al quarzo: PROFESSIONAL 200M CHRONO-MASTER. Ad ore 4, invece, possiamo notare una piccola finestra (ma chiaramente leggibile) indicante il giorno del mese, similmente alla complicazione data dello Zenith El Primero.

Forse, quello che meno mi affascina di questo quadrante sono invece le sue lancette cromate con una sottilissima linea nera che le attraversa, che proprio non mi sembrano funzionare adeguatamente a livello di contrasto contro un quadrante bianco e, anzi, trovo abbiano bisogno di un’occhiata molto più lunga rispetto ad altri modelli per riuscire a leggere correttamente l’ora.

Contando il fatto che Invicta abbia poi libero accesso a lancette nere, per me resterà sempre un mistero il fatto che abbiano deciso di non usarle. Come quelle di ogni orologio subacqueo, anche le lancette dello Speedway sono rifinite con vernice luminescente: l’azienda usa il Tritnite, un tipo di vernice tristemente famosa per la sua mancanza di “potenza” che rende difficoltosa la lettura al buio ed ha bisogno di molto più tempo sotto luce diretta per immagazinare energia.

Lunetta e vetro

Ad incorniciare il quadrante è una lunetta levigata e fissa molto elegante, caratterizzata da una serie di numeri in nero che corrono lungo tutto il perimetro e che corrispondono alla velocità in “unità (qualsiasi unità di misura, indifferentemente miglia o chilometri) all’ora”. Su un Daytona, potremmo semplicemente cronometrare i tempi in pista leggendo la lancetta secondaria lungo la lunetta ma, sull’Invicta Speedway, l’idea di base è usare questi numeri come riferimento e proiettando mentalmente il subquadrante ad ore sei (quello che indica i secondi) sull’intera facciata dell’orologio per effettuare una lettura.

Ovviamente, non userei uno Speedway in pista – e non è quello lo scopo per cui è stato costruito – ma se volessi effettivamente farlo, mi troverei ad affrontare qualche problema di precisione per il fatto che la lunetta non si allinea alla perfezione con il quadrante: sia sul mio orologio che su altri che ho avuto l’opportunità di osservare, finisce per essere fuori asse di quasi mezzo secondo. Un particolare sicuramente sgradevole a colpo d’occhio se anche voi, come me, siete dei maniaci dell’armonia nei dettagli e che non depone proprio a favore del dipartimento del controllo qualità della casa madre orologiera.

A chiudere la parte frontale di questa referenza 9211 è un vetro costituito da cristallo minerale, che forse non è esattamente il top di gamma da poter usare in quanto resistenza ai graffi, ma per mia esperienza personale si è comportato abbastanza bene in un costante uso giornaliero. Forse, l’unica cosa che sarebbe il caso di menzionare, è che i bordi interni della finestra a volte possono prendere una lieve sfumatura di blu/verde/grigio a seconda dell’illuminazione.

Cassa e corona

In linea generale, comunque, ci troviamo di fronte ad un cronografo al quarzo costruito in acciaio inossidabile di qualità, davvero confortevole da indossare grazie ai suoi 155 grammi di peso complessivo e alle sue misure molto standard per un subacqueo del genere. Forse, per alcuni potrebbe risultare un po’ piccolo perchè, nonostante arrivi a misurare quasi 42.5mm in ampiezza contando tutta la corona a vite laterale, la lunetta finisce per prendere molto spazio con le sue indicazioni tachimetriche e costringendo quindi cristallo e quadrante in 30.3mm di spazio: per questo potrebbe apparire vagamente più piccolo di quanto un segnatempo marcato di listino come “cassa 40mm” suggerirebbe

Lo spessore riscontrato è di 12,9 mm mentre la distanza Lug to Lug è di 47.3 mm. Dimensioni che ad essere sincero apprezzo molto, in quanto l’orologio non è per nulla ingombrante sul braccio.

Lucidata sui lati finemente firmati a laser con il logo del brand e spazzolata frontalmente, la cassa di questo Invicta Speedway non ha assolutamente niente da invidiare ad un Daytona. Il che non è assolutamente cosa da poco per la fascia di prezzo in cui si posiziona. Una delle caratteristiche distintive di questo modello è la sua capacità di resistenza agli urti, che è assolutamente indispensabile per affrontare tutti quegli urti e strapazzamenti che ci si può aspettare in una sessione di snorkeling o durante un’immersione subacquea.

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Sul lato, ad ore 3, possiamo apprezzare un’elegante corona a vite incisa con una croce di tipo svizzero inscritta in campo quadrato. Sembra gratti un po’ quando la si gira per settare data e ora e risulta vagamente “spugnosa” quando la si rimette a posto, come se avesse difficoltà a fare presa immediatamente ma, alla fine, fa il suo lavoro egregiamente.

Ad accompagnarla, su entrambi i lati, ci sono due pusher a vite per gestire il cronografo: quello in alto inizia e ferma la misurazione dei tempi, mentre quello in basso – se premuto col cronografo in funzione – mette in pausa il meccanismo per dare la possibilità di leggere il valore secondi sul sottoquadrante. Premendolo una seconda volta, fa ripartire le lancette. Se premuto invece quando il cronografo è fermo, riporta tutte le lancette dei sub-quadranti a zero. Entrambi i pusher hanno un movimento molto più fluido della corona in sé ed è un piacere lavorarci.

Cinturin0

Un altro punto a favore della referenza 9211 Speedway è sicuramente il bracciale in acciaio inossidabile che lo accompagna. Rifinito in maglia stretta a doppio tono spazzolato/lucidato come la cassa, il cinturino si dipana in 7 link dal lato ad ore 6 ed 8 link da quello a ore dodici, riuscendo quindi ad essere indossato comodamente anche da polsi molto grossi. Una volta aggiustato alla lunghezza di cui avete bisogno e chiuso grazie alla sua fibbia fold-over, la vestibilità risulta confortevole e perfettamente sicura.

Se volete un consiglio, però, vi direi di regolare il bracciale un po’ più stretto di quanto non fareste di solito: per via del suo peso, è sempre meglio evitare che possa spostarsi da lato a lato o capovolgersi completamente.

Calibro Hattori SII VD53B

E veniamo adesso al vero punto critico, almeno per quanto mi riguarda, di questo Invicta 9211: il movimento, custodito da un fondello serrato a vite.

Ad inizio produzione, ad animare lo Speedway era il calibro Miyota OS20, un vero movimento cronografico con funzione tachimetrica, dove la lancetta secondaria veniva effettivamente usata per tenere i tempi mentre il sub-quadrante ad ore 6 misurava i secondi. Ad oggi, invece, una delle aziende della famiglia giapponese Hattori (la Seiko Instrumenti Inc. – SII) produce apposta per questo segnatempo un movimento al quarzo, che scambia fra di loro gli usi di lancetta secondaria e sottoquadrante, rendendo molto più macchinoso il calcolo cronografico e quindi quasi inutile tutto il design tachimetrico della lunetta.

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Tanto per essere chiari, non mi lamento del movimento al quarzo in sé: è un buon movimento, nella media, con un tasso di accuratezza molto elevato quando indossato in condizioni ambientali e di temperatura standard. Ma di certo non lo rende un “cronografo” nello stesso senso e livello a cui si trovano Daytona o Speedmaster.

Come tutti i segnatempo al quarzo, infine, la durata della batteria va da un minimo di 2 anni (assicurati da garanzia) fino ad un massimo di 5, dopo i quali è necessario un cambio. Non dimenticate di cambiare anche il sigillo in gomma in quella stessa occasione!

Prezzo Invicta Speedway 9211 e considerazioni finali

Il rapporto/qualità prezzo è indiscutibile, con meno di 90 euro vi postate a casa un orologio di buona qualità, dal design ricercato e perfetto per l’uso quotidiano, perfetto sia con outfit sportivi che classici.

Al netto di tutto quello che abbiamo visto insieme fino ad ora, questo segnatempo è letteralmente disegnato per chi desidera il look del Daytona, chiudendo un occhio sulle principali complicazioni che contraddistinguono casa Rolex e ne fanno salire vertiginosamente il prezzo.

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A mio avviso, resta comunque più adatto a chi conduce un tipo di vita sibaritico che avventuroso o sportivo e abbisogna di un cronografo preciso e professionale ma, considerando il prezzo, l’Invicta Speedway è un’economica alternativa affidabile, bella, che regge senza problemi la prova del quotidiano e può essere, perchè no, anche compagno di eventi estremamente formali.

E se vi state chiedendo se sia riuscito o meno a convincermi ad acquistare il pezzo forte a cui si ispira, beh… restate insieme a me su queste pagine e potreste scoprirlo, prima o poi ;)

2 risposte
  1. av per evo già comperato l’invicta 9212 grazie questa bellissima e disinteressata recensione ti leggo spesso per il motivo di qui sopra Cordialmente Ti saluto

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