I migliori Cronografi uomo per ogni fascia di prezzo del 2023

Per gli appassionati di orologi e gli estimatori occasionali, l'offerta di complessità funzionali da avvolgere intorno al polso è virtualmente infinita: si spazia dall'utile indicazione della data, alle poetiche fasi lunari, fino alla complessità di un calendario perpetuo. Tuttavia, tra tutte queste scelte, è il cronografo a regnare sovrano, avendo catturato l'immaginazione degli appassionati per gran parte dell'ultimo secolo. Infatti, molti modelli di Chrono sono tra i pezzi più ricercati del mercato odierno. Ma quali sono i migliori cronografi disponibili attualmente?

Guida al miglior Cronografo uomo

Cosa caratterizza un cronografo? È un orologio con una funzione supplementare, ideato per calcolare gli intervalli di tempo impiegati per compiere un dato tragitto. Da non mescolare con il termine ‘cronometro’, riferito a quei segnatempo dotati di meccanismi che mantengono la loro precisione entro un margine di dieci secondi al giorno.

Un cronografo si identifica facilmente. Di solito, il suo quadrante ospita due o tre contatori, ciascuno dotato di lancette corrispondenti. Inoltre, presenta due pulsanti sulla carrure, che di norma sorgono vicino alla corona di carica. All’interno del suo ingranaggio, una componente si distingue per il suo ruolo fondamentale: la sottile e lunga lancetta centrale dei secondi cronografici. Questa è posizionata al di sopra delle lancette di ore e minuti e, al tocco del pulsante di avvio/arresto al numero 2 (mentre il pulsante al 4 è dedicato esclusivamente all’azzeramento), inizia a girare, completando un ciclo in 60 secondi. Con ogni ciclo completo della lancetta, una delle sfere nei contatori si sposta di un indice, segnalando il passaggio di un minuto. Lo stesso processo coinvolge la lancetta delle ore cronografiche: ogni 60 minuti, segna il passaggio di un’ora sul suo contatore.

Nell’universo degli orologi, il cronografo rappresenta un incantevole connubio di estetica e funzionalità, come testimoniano i modelli che esamineremo a seguire. Questo strumento, attraverso il tempo, non ha mai subito rallentamenti nel suo apprezzamento, esercitando un magnetismo invariato e consolidandosi, in molti casi, come uno degli articoli più desiderati sul mercato, sia nuovo che vintage.

Un’osservazione di questo tipo non dovrebbe destare stupore. Sebbene il vasto universo orologiero sia costellato da una pletora di altre complicazioni – dalla funzione di data a quella di fasi lunari, dal tourbillon al calendario perpetuo – raramente queste tipologie offrono la possibilità di un’interazione diretta con il loro funzionamento, privilegio che invece è concesso da un cronografo.

Indice dei contenuti

Cosa sapere prima di acquistare un Cronografo uomo

Storia orologio Omega speedmaster Moonwatch

Prima di procedere all’acquisto di del miglior cronografo automatico qualità/prezzo (in base alle vostre esigenze), è importante conoscere alcune nozioni fondamentali che consentiranno una scelta più informata e una comprensione più chiara della fascia di prezzo.

Cos’è un cronografo

Innanzitutto, è fondamentale chiarire cosa sia un cronografo. In termini semplici, si tratta di un cronometro integrato nell’orologio. La maggior parte dei cronografi presenta due pulsanti: uno per avviare e arrestare il timer e l’altro per azzerarlo. Inoltre, sono dotati di quadranti o registri per misurare i minuti e, spesso, le ore trascorse. Premendo il pulsante di avvio, la lancetta dei secondi del cronografo si attiva e registra i secondi fino al raggiungimento di un minuto. Successivamente, il registro dei minuti segna quel minuto, mentre la lancetta dei secondi prosegue nella sua marcia, fino a riempire i registri dei minuti e delle ore.

Ma perché mai qualcuno avrebbe bisogno di tale funzionalità?

Ci sono almeno due ragioni principali. Innanzitutto, i cronografi sono estremamente pratici. Che si tratti di tenere il tempo per il bucato, la cottura o la pausa tra una serie di esercizi e l’altra durante un allenamento, ci si sorprenderà di quante volte sarà necessario cronometrare qualcosa. In secondo luogo, e non esiste un modo più delicato per esprimerlo, i cronografi sono semplicemente affascinanti. Storicamente impiegati nell’ambito delle corse automobilistiche, dell’aviazione e perfino nell’esplorazione spaziale, molti personaggi iconici dello stile, come Paul Newman e Steve McQueen, i cosiddetti “re del cool”, sono noti per aver indossato orologi cronografici.

Tipi di cronografi

  • Cronografo semplice: Il cronografo più basilare, e il più comune, è il cronografo semplice. Questo tipo di cronografo dispone di due pulsanti, solitamente posizionati a ore due e quattro. Il pulsante superiore generalmente avvia il cronografo con una singola pressione e lo ferma con una pressione successiva mentre è in funzione. Premendo il pulsante inferiore, il cronografo si azzera, così come tutti i contatori che lo stavano monitorando.
  • Monopulsante: Un’alternativa piuttosto rara è il cronografo monopulsante. Questi meccanismi richiedono una progettazione ingegnosa, poiché utilizzano un unico pulsante – talvolta integrato nella corona stessa – che avvia, ferma e azzera il cronografo, offrendo un design sobrio e meno ingombrante rispetto al cronografo standard.
  • Flyback: Un’altra variante rara di cronografo è il flyback. Nei cronografi convenzionali, premendo il pulsante di azzeramento mentre il cronografo è in funzione, non si ottiene alcun risultato o si rischia di bloccare il meccanismo. In un cronografo flyback, invece, premendo il pulsante di azzeramento mentre il cronografo è in funzione, la lancetta dei secondi torna a zero e riparte immediatamente. Questa complicazione è particolarmente utile per cronometrare intervalli consecutivi, come ad esempio i giri di pista.
  • Rattrapante: Il cronografo più complesso e raro è il rattrapante, o cronografo sdoppiante. Questo tipo di movimento ospita due lancette dei secondi cronografici, sovrapposte. Mentre il cronografo è in funzione, premendo un pulsante (la cui posizione può variare a seconda del modello), una delle lancette dei secondi si “sdoppia”, registrando il tempo desiderato. Contemporaneamente, l’altra lancetta dei secondi prosegue ininterrottamente, monitorando il tempo trascorso. Una volta terminato, premendo nuovamente il pulsante, la lancetta dei secondi si ricongiunge alla sua gemella e prosegue la sua marcia discreta fino a quando non verrà richiamata nuovamente.

Una panoramica sui movimenti cronografici

Il movimento di un orologio è in pratica il suo cuore pulsante. È ciò che consente all’orologio di funzionare, di mantenere il tempo e, in questo caso specifico, di gestire il cronografo. Ecco i quattro tipi di movimenti che troverete in questa lista.

  • Quarzo: Il tipo di movimento più accessibile è il quarzo. I movimenti al quarzo utilizzano batterie per alimentare un circuito elettronico oscillante regolato da un cristallo di quarzo. Richiedono una manutenzione minima, sono economici e precisano, ma generalmente meno apprezzati dagli appassionati di orologi per la loro mancanza di artigianalità e qualità costruttiva, nonché per fattori più intangibili come la storia e il romanticismo legati agli orologi meccanici.
  • Meca-quarzo: Un tipo di movimento più recente che si è diffuso negli ultimi anni è quello “ibrido“. Utilizza un normale movimento al quarzo per il funzionamento dell’orologio, affiancato da un modulo cronografico meccanico. Questo consente alla lancetta dei secondi di avere un movimento meccanico che manca nella maggior parte dei cronografi al quarzo, oltre a una sensazione tattile più marcata dei pulsanti e alla percezione di avere al polso un vero meccanismo con ingranaggi. Disponibili da diversi produttori, molti orologi meca-quarzo sul mercato utilizzano movimenti della linea VK di Seiko.
  • Carica manuale: Uno dei due tipi di movimenti meccanici, i movimenti a carica manuale devono essere caricati regolarmente per continuare a funzionare. Ruotando la corona, si carica la molla principale, che poi trasmette energia attraverso una serie di ingranaggi allo scappamento, il quale oscilla a una frequenza prestabilita per rilasciare lentamente l’energia e mantenere il tempo costante. Gli orologi a carica manuale devono essere caricati regolarmente per funzionare, solitamente ogni due giorni, a seconda della riserva di carica del movimento.
  • Automatico: L’altro tipo di movimento meccanico è quello automatico. Funziona come quello a carica manuale, ma con una differenza cruciale. Sul retro del movimento è montato un rotore appesantito che permette anche di caricare la molla. Il rotore ruota liberamente quando l’orologio viene mosso, quindi finché si indossa un orologio automatico, questo continuerà a funzionare. Come i movimenti a carica manuale, anche gli automatici hanno una riserva di carica che consente all’orologio di funzionare per un paio di giorni senza essere indossato o caricato.

Guida all’acquisto del miglior Cronografo uomo del 2023 [aggiornato]

I migliori cronografi
Cronografi uomo migliori

In questa guida alla scelta dei migliori cronografi da uomo del 2023 ho cercato di inserire quelli che sono i modelli più prestigiosi attualmente in circolazioni, quelli che non passeranno mai di moda e cronografi automatici più accessibili.

Ho suddiviso i modelli in cinque macro aree distinte per fascia di prezzo, dai cronografi più accessibili a quelli di fasci alta.

Cronografi economici sotto i 1.000 euro

Questa fascia di prezzo, comprende tantissimi orologi con meccanismo a quarzo. Ho selezionato quelli che a mio avviso valgono di essere presi in considerazione, come modelli meccanici (ci sono a questa fascia di prezzo), solari e al quarzo da altissime prestazioni (come Bulova).

Di seguito ma mia selezione dei migliori cronografi sotto i 1000 euro.

Bulova Lunar Pilot

Bulova Lunar Pilot

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Il Bulova Lunar Pilot è spesso definito “l’altro orologio lunare”. Perché?

Perché si tratta di una commemorazione di uno dei due soli orologi che sono stati legati agli uomini che hanno messo piede sulla luna, mentre l’Omega Speedmaster è sempre quello che riceve il maggior riconoscimento.

Il Lunar Pilot è un orologio straordinario, con un look vintage senza tempo. Bulova lo ha inoltre dotato della sua tecnologia al quarzo ad alte prestazioni (262 kHz), brevettato da Bulova, per una precisione ineguagliabile di secondi all’anno.

L’ispirazione viene dal cronografo Bulova indossato dal comandante della missione Apollo 15 nel 1971, e non sorprende che abbia anche una somiglianza con il primo orologio sulla Luna. Si tratta di un’edizione commemorativa “ufficiale” di quel cronografo originale, con dettagli del volo sulla luna sul fondello. Inoltre la cassa da 45mm è stata anche aggiornata con una da 43.5mm.

Per tutti gli altri modelli Bulova Lunar Pilor Cliccate qui.

Citizen Promaster TSUNO AV0070-57L Chronograph Racer

Promaster TSUNO

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Il Citizen AV0070-57L Promaster Tsuno si ispira all’iconico modello Bullhead del 1973, aggiornato con l’innovativa tecnologia Eco-Drive, che sfrutta sia la luce naturale che quella artificiale per alimentare l’orologio. Grazie a questa caratteristica, non è necessario cambiare la batteria, in quanto l’orologio conserva energia per almeno 6 mesi di riserva di carica.

Questo sofisticato orologio da corsa si distingue per l’armoniosa combinazione di colori blu e argento, abbinata a un cronografo con precisione al 1/5 di secondo. Il tachimetro e i tre quadranti assicurano un cronometraggio preciso, mentre l’indicatore della riserva di carica permette di monitorare la durata residua della batteria. La cassa in acciaio inossidabile, robusta e resistente, è protetta da un vetro zaffiro antiriflesso. L’orologio vanta inoltre una resistenza all’acqua fino a 200 metri e viene fornito con una garanzia limitata di 5 anni.

Seagull 1963: il miglior cronografo meccanico economico

Seagull 1963

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Sarebbe difficile trovare un cronografo meccanico a un prezzo migliore rispetto al Seagull 1963 e probabilmente non ne troverete uno con lo stessa tipologia di storia.

In un mercato in cui un cronografo con movimento meccanico e ad un prezzo inferiore ai 500 euro risulta praticamente introvabile, un’eccezione notevole è rappresentata da un orologio prodotto da un marchio che prende il nome da un volatile: il gabbiano, o Seagull in inglese. Il 1963 Chronograph trae le sue origini da un modello creato per l’aeronautica militare cinese nell’anno omonimo e si distingue per il calibro ST19 a carica manuale.

Questo movimento viene interamente prodotto nella fabbrica Seagull in Cina, utilizzando utensili acquisiti dalla società svizzera Venus, all’epoca leader nella produzione di movimenti. Il Seagull 1963 Chronograph, con cassa in acciaio da 38mm, si colloca come un autentico outsider in termini di rapporto qualità-prezzo e sfoggia un design militare di metà secolo, conferendo all’orologio un pedigree autentico e distintivo.

In alternativa al modello classico in alto, vi suggerisco anche queste due versioni con quadrante panda

Seiko Speedtimer Chronograph SSC813

Orologio uomo Seiko solare Prospex Speedtimer SSC813P1

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Nel 1969, Seiko lanciò il primo Speedtimer, un pioniere tra gli orologi cronografici a carica automatica, equipaggiato con il celebre Calibro 6139. Recentemente, il marchio giapponese ha reintrodotto lo Speedtimer all’interno della sua linea sportiva Prospex, sostituendo il movimento meccanico automatico con un innovativo calibro solare, il V192. Questo nuovo movimento, di elevata tecnologia, offre maggiore affidabilità e può funzionare fino a sei mesi con un’unica carica, ricavata da qualsiasi sorgente luminosa.

La lunetta fissa del rinnovato Speedtimer presenta una scala tachimetrica incisa, mentre il design del quadrante si contraddistingue per la sua intuitività. Le lancette centrali dei secondi e dei minuti trascorsi, posizionate sul sottodial delle ore 6, sono realizzate in rosso per facilitare la lettura delle informazioni cronografiche.

Timex Weekender chronograph

Timex

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Ogni collezione di orologi necessita di un orologio robusto: un pezzo da indossare durante le faccende domestiche, il lavoro meccanico o qualsiasi altra attività che possa mettere a rischio l’integrità dell’orologio.

Timex, il rinomato marchio americano noto per la sua affidabilità e resistenza, offre un catalogo ricco di orologi robusti, tra cui uno dei suoi modelli più iconici, il Weekender. Nella sua versione cronografo, il Timex Weekender si presenta come un orologio di facile utilizzo, esteticamente gradevole e perfettamente funzionante, che non vi farà mai sentire a disagio mentre lo indossate.

Tissot Chrono XL

Tissot Chrono XL

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Il Tissot Chrono XL si contraddistingue per la sua raffinatezza ed estetica minimalista, rendendolo un’opzione ideale per chi ricerca un accessorio discreto al polso, capace di offrire funzionalità superiori alla semplice indicazione del tempo.

Caratterizzato da una cassa in acciaio inossidabile di 45 mm, il design si presenta maestoso e pulito, garantendo una resistenza all’acqua fino a 100 metri di profondità. Il quadrante blu conferisce equilibrio all’insieme, mentre l’intera composizione riflette un’eleganza e una classicità senza tempo.

Cronografi automatici sotto i 2000 euro

In questo range di prezzo è molto interessante, perchè ci sono modelli dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Al fine di fornirvi una guida aggiornata e di qualità, ho selezionato cinque dei miei segnatempo preferiti con complicazione cronografica, disponibili tra i 1.000 e i 2.000 euro. Come sempre, mi sono impegnato nell’inserire anche marchi meno noti, così che anche gli appassionati più esperti possano scoprire qualcosa di inedito. Ma adesso basta con le premesse, diamo alla mia selezione:

Baltic Bicompax 002

Cronografi automatici sotto i 2000 euro Baltic Tricompax

Come si concilia il fascino vintage con un design originale? Baltic sembra avere sempre una risposta e con il suo cronografo Tricompax. Offre le caratteristiche dimensioni vintage di Baltic e lo stile panda (e reverse-panda) che tutti amano, ma anche un movimento meccanico svizzero, che fa salire il prezzo del microbrand a 1.933 euro.

Si tratta di una proposta di grande valore per la quale l’azeinda è nota. Gli orologi Baltic sono per lo più sotto i 1.000 euro, ma questo non è possibile per un cronografo meccanico svizzero.

Il Baltic Tricompax è equipaggiato con un movimento Sellita SW510-M a carica manuale, che assicura qualità costruttiva e attenzione ai dettagli, distintive del marchio Baltic. Con caratteristiche di pregio come il vetro zaffiro, questo orologio si pone come un’eccellente opzione in termini di rapporto qualità-prezzo.

Oltre al suo affascinante design vintage, uno degli aspetti più apprezzabili del Baltic Tricompax è la leggerezza della sua struttura: con un diametro di 39,5 mm e uno spessore contenuto di 13,5 mm (incluso il vetro), l’orologio risulta estremamente confortevole al polso.

Maen Skymaster 38

Maen Skymaster 38

Il Maen Skymaster 38 si distingue quale esemplare di sofisticato orologio meccanico in un mercato dove i cronografi meccanici sotto i 1.000 euro risultano rari.

Il Maen Skymaster 38 costituisce un perfetto esempio di tale categoria. Equipaggiato con un movimento automatico ETA 2894-2, l’orologio garantisce circa 42 ore di riserva di carica e una buona precisione. La cassa, in acciaio lucidato, misura 38 mm di diametro, 12,9 mm di spessore e 47,3 mm tra le anse, e racchiude al suo interno l’affidabile movimento.

Il raffinato quadrante del Maen Skymaster 38 presenta tre contatori, un rehaut in stile vintage (l’anello interno della lunetta che circonda il quadrante), indici applicati e un piccolo contatore dei secondi posizionato sulla parte esterna del quadrante. Il quadrante è contornato da una sottile lunetta d’ispirazione vintage, la quale presenta una scala GMT di 12 ore.

Tissot PRX Chronograph Automatic

PRX Automatico Tissot Cronograph

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Il Tissot PRX Chronograph segue l’onda del successo ottenuto dai modelli a tre lancette del 2022, proponendo una versione cronografo dall’estetica raffinata. La cassa in acciaio satinato ha subito un incremento nel diametro, passando da 40 mm a 42 mm, ma si adatta armoniosamente alla maggior parte dei polsi grazie al suo spessore contenuto di 14,5 mm.

Tra le sue caratteristiche distintive, il cronografo PRX presenta un design retrò ma attuale con il bracciale integrato e una disposizione del quadrante bicolore in stile “panda“, “panda inverso“, sia ci colore blu o in nero, arricchita da contatori posizionati a ore 3, 6 e 9 e un datario a finestrella a ore 4.30. Le lancette e gli indici sono rivestiti di materiale luminoso per una migliore leggibilità.

Sotto la superficie, il robusto movimento Valjoux A05.H31 a carica automatica offre un livello di finitura di alta orologeria notevole per un segnatempo in questa fascia di prezzo, assicurando una riserva di carica superiore alla media, con ben 60 ore di autonomia.

Venezianico Bucintoro

Venezianico Bucintoro

La mission sportiva di Bucintoro, nuovo cronografo di Venezianico, giovane brand italiano di orologi ispirato a Venezia. Prende infatti il ​​nome dal magnifico veliero che un tempo era il Doge, la nave su cui prendeva il via la Regata Storica, competizione che vede impegnati i migliori vogatori sul Canal Grande.

La prima edizione è stata imitata a soli 300 pezzi, l’orologio si presenta in una cassa in acciaio inossidabile da 40 mm con superfici lucide e satinate alternate, proprio come i bracciali Canova del marchio. I contatori del cronografo a ore 3 e 9 e un anello tachimetrico smaltato poggiano su un quadrante multistrato con decorazione soleil.

Al centro c’è un movimento automatico NE86 prodotto da Seiko con ruota a colonne e innesto verticale.

Prezo: € 1,495.00

Yema Speedgraf

Il marchio francese Yema propone lo Speedgraf, un orologio dal classico look vintage e dotato di un quadrante a panda rovesciato, dimensioni contenute di 39 mm e specifiche tecniche di elevata qualità. Inoltre, il modello è equipaggiato con un interessante movimento Seiko, elemento peculiare poiché raramente si trova al di fuori degli orologi prodotti dal marchio giapponese stesso. Lo Speedgraf vanta anche una ruota a colonne e una frizione verticale, caratteristiche particolarmente apprezzate dagli appassionati di orologeria.

Ulteriori dettagli, quali gli indici applicati e il vetro zaffiro bombato in stile box, conferiscono al segnatempo un’aura di sofisticatezza, rendendo lo Speedgraf una proposta accattivante per gli estimatori del settore

I migliori cronografi automatici sotto i 3000 euro

La regina incontrastata dei cronografi nella fascia di prezzo tra i 2000 e i 300 euro è la Swatch Group, con i Brand Hamilton e Tissot a farne a padrona.

Vediamo i principali modelli.

Hamilton Jazzmaster Performer Automatic Chronograph

 

Hamilton Jazzmaster Performer Automatic Chronographs

Hamilton ha introdotto una nuova serie all’interno della sua celebre collezione Jazzmaster, denominata Performer. La gamma comprende alcuni affascinanti orologi a tre lancette disponibili nei formati 38 mm e 34 mm; tuttavia, è il cronografo da 42 mm a distinguersi particolarmente. Pur non essendo (presumibilmente) un tributo, questo orologio potrebbe rappresentare a mio avviso l’alternativa più conveniente ai celebri Rolex Daytona e Omega Speedmaster.

Il quadrante sportivo del cronografo sfoggia tre contatori, con una scala dei minuti abbinata lungo il bordo esterno. Il quadrante dei piccoli secondi si trova a ore 9, il totalizzatore delle 12 ore a ore 6 e il totalizzatore dei 30 minuti a ore 3. La finestrella della data, posizionata tra le 4 e le 5, si integra armoniosamente grazie al colore in tono con il quadrante. Gli indici e le lancette applicati, disponibili in argento o in tonalità rosa, sono impreziositi da Super-LumiNova, garantendo un’ottima leggibilità. L’intero quadrante si presenta estremamente pulito e gradevole, protetto da un vetro zaffiro con doppio trattamento antiriflesso.

Il movimento cronografico automatico H-31 può essere ammirato attraverso il fondello trasparente. Esso incorpora una spirale in lega antimagnetica, chiamata Nivachron, sviluppata dal Gruppo Swatch. Oltre alle funzioni di cronografo e data, l’H-31 dispone di 27 rubini, secondi hacking e carica manuale. Funzionando a una frequenza di 28.800 vibrazioni all’ora (4 Hz), offre una riserva di carica di 60 ore.

Hamilton Intra-Matic Chronograph Chrono

L’Intra-Matic, è un orologio di nuovissima generazione, lanciato nel 2017 dal design retrò.

Hamilton American Classic Intra-Matic Meccanico
Hamilton American Classic Intra-Matic Meccanico

Basato sull’Hamilton Chrono-Matic originale (uno dei primi cronografi a carica automatica introdotti nel 1968), lIntra-Matic Chronograph H Meccanico sfoggia una cassa in acciaio di 40 mm, dotata di anse allungate, pulsanti a pompa e una grande corona posizionata sul lato destro.

Il quadrante nero “reverse Panda” presenta una scala tachimetrica bianca esterna, indici applicati con inserti luminescenti e due contatori bianchi paralleli con finitura a chiocciola, dedicati ai secondi e ai 30 minuti cronografici trascorsi. Il logo Hamilton in stile vintage appare a ore 12. Il movimento, un calibro automatico Hamilton H-31 basato sull’ETA 7750, assicura una riserva di carica di 60 ore. Il cinturino in pelle nera traforata contribuisce a impreziosire l’orologio con un classico look “da corsa”.

 

 

Design rétro per l’Intra-Matic Automatic Chronograph di Hamilton con quadrante “panda” e bracciale in pelle o in acciaio a maglia milanese. Il movimento è l’automatico H-31 con riserva di carica di 60 ore, prodotto da ETA per il brand.
Design rétro per l’Intra-Matic Automatic Chronograph di Hamilton con quadrante “panda” e bracciale in pelle o in acciaio a maglia milanese. Il movimento è l’automatico H-31 con riserva di carica di 60 ore, prodotto da ETA per il brand.

In alternativa la collezione presenta anche delle referenze con meccanismo automatico, ossia l’Hamilton Intra-Matic Auto Chrono, per il quale ammetto che ho un debole, sopratutto per la Referenza Panda qui alto, dal design vintage e intramontabile.

Movimento Cronografico automatico con calibro H-31 (su base Valjoux 7750) con la molla principale è stata migliorata per aumentare una riserva di carica di 60 ore, cassa da 40 mm di diametro e impermeabilità fino a 100 metri.

Junghans Max Bill Chronoscope

Junghans Max Bill Chronoscope

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Ispirato al celebre modello Max Bill di Junghans, il Chronoscope mantiene l’eleganza sobria e l’inconfondibile fascino originale conferiti al Max Bill standard dal suo omonimo designer. La lunetta si presenta estremamente sottile, mentre i quadranti secondari sono caratterizzati da fini tratteggi, creando un quadrante dall’aspetto bilanciato e minimalista.

Cassa da 40mm e movimento con calibro Junghans J880.2 automatico (base Valjoux 7750).

Mido Ocean Star Chronograph Special Edition

Mido Ocean Star Chronograph Special Edition

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Un cronografo chiamato ad andare per mare, o a operare in situazioni di potenziale criticità, deve essere necessariamente tutelato da accorgimenti tecnici atti a preservarne tenuta stagna e integrità.

Così, partire dalla base strutturale e concettuale di un buon diver può rappresentare spesso un’ottima soluzione per raggiungere lo scopo con sicuro successo. Non è allora un caso che Mido abbia perfezionato il suo ultimo crono proprio all’interno della collezione Ocean Star, dal 1944 abilitata a performare sopra e sotto la superficie del mare.

La cassa, impermeabile fino a 20 atmosfere, è in acciaio con rivestimento in Pvd nero, un trattamento superficiale comportante un riporto metallico che, oltre a dare il proprio contributo sul fronte estetico, ne eleva la durezza e dunque la resistenza. I pulsanti cronografici dal canto loro sono invece dotati di sistema a vite per scongiurare un’involontaria attivazione sott’acqua. Una scala tachimetrica espressa in nodi sul rehaut consente infine di calcolare la velocità in navigazione. Con doppio cinturino, in tessuto tecnico (nella foto) e in caucciù.

Vulcain Chronographe 1970’s

Vulcain Chronographe 1970'sRivisitando il suo iconico cronografo degli anni ’70, Vulcain ci porta in un viaggio nostalgico attraverso il tempo. Oltre alla riedizione fedele all’originale, con il suo quadrante blu e contatori argentati, spicca anche la versione “reverse panda”. Quest’ultima si caratterizza per un quadrante nero che ospita contatori argentei, una scala tachimetrica sul rehaut, nonché lancette e indici dello stesso colore, tutti trattati con SuperLuminova per garantire un’eccellente leggibilità anche in condizioni di scarsa luminosità. L’orologio segue le orme del suo antecessore anche nelle dimensioni, mantenendo un diametro contenuto entro i 38 mm, in sintonia con le attuali tendenze estetiche.

Nonostante il design vintage, l’orologio nasconde una meccanica rinnovata. Pur rimanendo fedele alla tradizione della carica manuale, l’orologio è mosso dal moderno calibro Sellita SW510 M BH, dotato di smistamento a camme e di una generosa riserva di carica di 63 ore. L’aspetto estetico viene completato da una cassa in acciaio con una struttura gradonata, impermeabile fino a 50 metri, pulsanti a pompa e un raffinato cinturino in pelle di alligatore nero goffrato.

Wyler Vetta Jumbostar Chronograph 43 mm

Wyler Vetta Jumbostar Chronograph 43 mm

Il Wyler Vetta Jumbostar Chronograph 43 mm, disegnato da Fulvio Locci, è un’evoluzione dello storico modello introdotto nel 1968, caratterizzato da un deciso connubio tra cassa e bracciale in acciaio, unito al tono silver del quadrante che fa eco a quello, bianco e nero sono utilizzato per le minuterie e le pedine a 3 e 9.

Per la massima leggibilità, gli indici e le lancette delle ore sono rivestiti di materiale luminescente. Garantito impermeabile fino a 100 metri, l’orologio è dotato di corona a ore 10, utilizzabile per attivare un rehaut interno rotante per il calcolo del tempo di immersione, ed è alimentato dal movimento a carica automatica Landeron 72. Fornito con cinturino aggiuntivo nero in pelle.

2400 euro

Tissot Heritage Navigator Chrono Auto 1973

Tissot Heritage Navigator Chrono Auto 1973

I cronografi da competizione assumono varie forme ed estetiche, ispirandosi a diverse epoche, ma quelli degli anni ’70 possiedono un fascino unico e distintivo.

Tissot riesce a catturare brillantemente quest’essenza in questo audace e sportivo orologio da corsa, caratterizzato da una cassa tonneau di 43 mm, scala tachimetrica e vivaci colorazioni che sembrano progettate appositamente per la pista. Un ulteriore elemento che sottolinea la sua vocazione automobilistica è il cinturino in pelle traforata, un’iconica tipologia di “cinturino rally” che si distingue per il suo design, garantisce una certa traspirabilità e richiama, al contempo, le pastiglie dei freni o le strategie di riduzione del peso adottate da alcune auto attraverso l’eliminazione selettiva del metallo.

Il movimento è il calibro ETA A05.H31, prodotto per il brand da ETA e basato sul Valjoux 7753, versione a contatori orizzontali (al 3, al 9 e al 6, invece che alle 12, al 3 e al 6) del popolarissimo e affidabile 7750. Con il valore aggiunto di una riserva di carica potenziata fino a 60 ore, rispetto alle 45 dell’ETA-Valjoux.

Miglior cronografo automatico uomo sotto i 5000 euro

Perché solo cronografi automatici? Perché è una tipologia che ha segnato una grande investimento in ricerca da parte dell’industria dell’orologeria meccanica, in un momento in cui tutto il comparto stava soccombendo sotto la spinta del quarzo. Poi le cose sono andate diversamente per fortuna, ma la nascita del cronografo automatico è una pietra miliare della storia orologiera.

Doxa Sub 200 T. GraphDoxa Sub 200 T. Graph

Un orologio subacqueo Doxa è inconfondibile e si fa notare, anche perché questo modello in particolare tende all’arancione acceso.

E poi c’è la ghiera distintiva e le dimensioni non certo contenute. Riproponendo un modello che doveva sembrare enorme quando uscì nel 1969, il Sub 200 T.Graph mantiene la larghezza originale di 43 mm e la cassa a forma di barile.

Il bracciale con perline di riso ne accresce il fascino. È interessante notare che è alimentato da un movimento Valjoux 7734 a carica manuale nuovo di zecca, che lo rende ancora più speciale e unico.

EUR 5.200

Eberhard & Co Tazio Nuvolari

Tazio Nuvolari, Eberhard & Co

In occasione del 130° anniversario della nascita di Tazio Nuvolari, Eberhard & Co. arricchisce la collezione dedicata al grande aviatore mantovano con un inedito modello da 41 mm che unisce elementi noti e dettagli innovativi.

Sul quadrante nero con decorazione a spirale, il motivo in rilievo del classico carapace circonda le iniziali del campione, e rimangono invariate le posizioni dei due contatori cronografici 6 e 12, e la prima discesa è bianca.

Un dettaglio che non può essere trascurato è l’uso discreto del giallo sulla scala tachimetrica del rehaut, la punta della lancetta centrale della lancetta dei secondi cronografici e le cuciture sul cinturino, strizzando l’occhio al colore della maglia che Nuvolari ha sempre usato nelle corse come portafortuna da indossare. Colpiscono anche i dettagli

rosette sulla lunetta e sul fondello, che ospitano un movimento automatico basato sull’ETA-Valjoux 7750.

In alternativa vi segnalo il Eberhard & Co Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup:

Frederique Constant Flyback Chronograph Manufacture

Frederique Constant Flyback Chronograph Manufacture

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A meno di cinquemila euro, un movimento cronografico svizzero di manifattura non è niente male, soprattutto quando è contenuto in un pacchetto così attraente come quello presentato qui dal marchio svizzero Frederique Constant. Tuttavia, se al cronografo si aggiunge la complicata funzione flyback, non c’è nulla con cui confrontarlo al suo prezzo.

Un numero di componenti non elevato per un cronografo flyback dalla struttura meno complessa rispetto a un crono tradizionale, con ruota a stella e non a colonne e uno spessore ridotto: il calibro automatico FC-760 presenta un modulo flyback composto da soli 96 componenti (su un totale di 233 per l’intero movimento).

Premendo il pulsante al 4 è possibile disinnestare il movimento dal cronografo e azzerare quest’ultimo. Una volta rilasciato il pulsante, il movimento e il cronografo si innestano di nuovo, e quest’ultimo può ripartire. Con cassa in acciaio placcata oro rosa, per la prima volta questo modello presenta contatori di un colore diverso rispetto al quadrante, a vantaggio di un’estetica più sportiva.

Con un fascino sottilmente rétro e un tocco di sportività (in particolare nella versione con quadrante a panda rovesciato), il Flyback Manufacture offre un valore enorme in un orologio che si presta a essere indossato quotidianamente o in modo elegante.

Maurice Lacroix Pontos Chronograph

Pontos Chronograph

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Maurice Lacroix dà un tocco di freschezza al suo estremamente popolare Pontos Chronograph da 43 mm, presentando una serie di affinamenti che accrescono il suo fascino. Si segnala l’introduzione di numeri arabi, sostituiti agli usuali indici a bastone, che ora ornano un quadrante nero con effetto sunburst. Le lancette per le ore e i minuti, parzialmente scheletrizzate, sono rivestite di SuperLuminova bianco, un dettaglio cruciale per la leggibilità in condizioni di luce scarsa. La stessa luminescenza è stata applicata alla lancetta dei secondi cronografici al centro del quadrante.

Un’altra innovazione è rappresentata dal datario posizionato a ore 6, in armonia cromatica con il contatore delle ore cronografiche in cui è incastonato, per un’integrazione visiva ancora più saliente. La cassa in acciaio da 43 mm, abbinata a un bracciale a tre file di maglie dello stesso materiale, ospita il calibro automatico ML112 (sulla base dell’ETA-Valjoux 7750). Grazie al fondello trasparente, è possibile ammirare il suo rotore, impreziosito da un motivo côtes de Genève verticale e da una lavorazione sunburst.

Seiko Prospex Speedtimer Automatic

Seiko Prospex Speedtimer Limited Edition

Entra a far parte della collezione Prospex di Seiko un cronografo ispirato nel design allo storico Speedtimer, cronometro con incrementi di 1/5 di secondo realizzato dal brand nel 1964. Sul quadrante bianco risaltano gli indici numerici posti ogni 10 secondi, garantendo un alto livello di leggibilità, così come la lancetta dei secondi in nero che si estende fino agli indicatori del tachimetro collocati sul rehaut.

La facilità d’uso è assicurata dai grandi pulsanti concavi, caratteristica per cui il cronometro originale era rinomato. Motore dell’orologio è il nuovo calibro automatico 8R46, con ruota a colonne e innesto verticale. Cassa e bracciale in acciaio (insieme a un secondo cinturino in pelle nera).

Cronografi uomo di lusso sopra i 5000 euro

Spesso mi viene chiesto perchè il prezzo dei cronografi di lusso siano così alti. Sono tante le combinazioni che entrano in gioco. Facciamo chiarezza con qualche esempio: in un cronografo base come, come abbiamo visto, sono presenti due pulsanti, solitamente posizionati ai lati della corona dell’orologio, alle ore due e quattro. Il pulsante superiore è impiegato per avviare e fermare il conteggio del cronografo, mentre quello inferiore è generalmente utilizzato per azzerare tutti i contatori.

Naturalmente, vi sono delle eccezioni: alcune marche o collezioni presentano i pulsanti e la corona sul lato sinistro della cassa, mentre altri orologi dispongono di un solo pulsante, come nel caso del cronografo monopulsante. Esistono inoltre tipologie diverse, come il cronografo flyback, che permette di azzerare e far ripartire il contatore senza doverlo arrestare preventivamente. I cronografi in grado di misurare frazioni di secondo offrono livelli di precisione ancora più elevati; un esempio notevole è il TAG Heuer Mikrotimer, che può misurare tempi fino a 1/1.000 di secondo.

Ovviamente, cronografi di alto livello come quelli menzionati rappresentano complicazioni prestigiose e potrebbero non essere pratici per tutti. Di seguito la selezione che ho scelto per voi.

Audemars Piguet Royal Oak Offshore

orologi cronografo uomo Royal Oak Offshore

Audemars Piguet dopo aver portato al debutto nel 2019 il calibro di manifattura 4401 – cronografo automatico integrato con ruota a colonne, frizione verticale, funzione flyback e autonomia di 70 ore – sull’allora inedita collezione Code 11.59 by Audemars Piguet riportato nel paragrafo precedente, lo ha adottato ora anche sul Royal Oak Offshore Cronografo di nuova generazione (in foto con cassa in titanio, lunetta, pulsanti e corona in ceramica, 42.700 euro).

Un modello evoluto anche nelle dimensioni da 43 mm, nel layout orizzontale dei contatori, nel design e nelle finiture dei dettagli così come nell’ergonomia, a vantaggio del comfort.

Blancpain Air Command

Air Command

Raro, e di conseguenza molto ricercato dai collezionisti, il cronografo Air Command di Blancpain rientra in un’epica e ristretta cerchia di segnatempo leggendari e misteriosi.

Oggi, dopo circa sessant’anni, la Manifattura di Le Brassus rende di nuovo disponibile questo storico cronografo. E quello che maggiormente colpisce fin dal primo sguardo è la fedeltà quasi assoluta della nuova edizione al modello originario.

SuperLumiNova® arancione che emula il materiale luminescente dell’epoca a base di radio per la ghiera in acciaio con inserto in alluminio nero lucido, per le sfere metalliche di ore e minuti di tipo Index, per la punta a freccia della lancetta dei secondi cronografici e per le cifre arabe. Altro elemento vintage, l’alto cristallo zaffiro “boxtype” che sovrasta la ghiera.

Il calibro è un automatico di manifattura F388B, movimento cronografico ad alta frequenza preciso al decimo di secondo, con innesto verticale, ruota a colonne, funzione flyback e riserva di carica di 50 ore. Attraverso il fondello a vite con oblò in zaffiro “box-type” spicca, sui ponti satinati con motivo a chiocciola, l’originale rotore in oro rosso a forma di elica.

Breitling Navitimer B01 Chronograph 43

Breitling Navitimer B01 Chronograph 43

Breitling è una manifattura che vanta una lunga storia di strumenti di cronometraggio per le strade e i cieli. Il Navitimer B01 Chronograph 43 prosegue con orgoglio questa tradizione. Progettato per i piloti fin dal 1952, il Navitimer è uno dei cronografi per eccellenza nella storia dell’orologeria.

Il Breitling Navitimer B01 Chronograph 43 presenta un’audace cassa in acciaio inossidabile di 43 mm, le cui anse scolpite lasciano spazio a un insolito bracciale con maglie angolate in diagonale o in pelle come in foto. La lunetta girevole è dentellata per facilitare la presa, mentre la scala tachimetrica si trova sotto il vetro zaffiro che copre il quadrante.

Caratterizzato da un quadrante Panda bianco e nero con un trio di contatori, il segnatempo offre anche una finestrella per la data alle 4.30. In contrasto con il bianco e il nero, una serie di riflessi rossi rende più vivace un quadrante altrimenti riservato. Il calibro automatico, alimentato dal movimento Breitling 01, offre una riserva di carica di 70 ore.

Il Breitling Navitimer B01 Chronograph 43, icona del mondo dei cronografi sportivi, è un degno compagno quotidiano e il suo prezzo di listino è di 8.500 euro.

Bulgari Octo Finissimo Chrono GMT

Octo Finissimo Chrono GMT di Bulgari

Bulgari ha presentato un upgrade dell’Octo Finissimo il Chronograph GMT. Un cronografo con secondo fuso orario, appunto, e un movimento che ha segnato un nuovo traguardo nella collezione di ultrapiatti della Manifattura di Neuchâtel. Si tratta del calibro BVL 318, sottile solo 3,3 mm grazie alla costruzione integrata (cioè con le complicazioni montate direttamente all’interno del movimento di base anziché essere inserite in un modulo aggiuntivo) a dispetto della carica automatica (ma, al posto del consueto rotore centrale, adotta una massa oscillante periferica che non influisce sullo spessore totale).

Lanciato nel 2019, l’orologio nella versione di quest’anno accentua la propria vocazione sport-chic. Per il quadrante, blu soleil con contatori argenté, reso ancora più leggibile grazie al gioco dei contrasti. E per l’accresciuta impermeabilità, che ora raggiunge le 10 atmosfere e ne permette un uso più disinvolto. Un dato, quest’ultimo, su cui influisce anche la corona di carica a vite, più grande e quindi più maneggevole.

Octo Finissimo S Chronograph GMT è più performante ma mantiene comunque inalterate le proprie caratteristiche essenziali: la cassa ottagonale con la lunetta tonda, che ora misura 43 mm di diametro per 8,75 di spessore, e il bracciale rastremato, estremamente confortevole al polso. Costa 18.300 euro.

IWC Pilot’s Watch Chronograph

IWC Pilot's Watch Chronograph

L’IWC Pilot’s Chronograph si inserisce armoniosamente nella linea aeronautica del marchio, evocando sia gli iconici orologi da pilota della serie Mark sia una serie di cronografi prodotti dal marchio negli anni ’90.

Il quadrante sfoggia l’inconfondibile design “Flieger” dei suoi predecessori, arricchito da abbondante luminescenza su lancette e numeri per garantire una facile lettura.

All’interno dell’orologio, il movimento automatico IWC 69385 offre un’ottima meccanica, equipaggiato con una ruota a colonne che assicura un’azione fluida e precisa del cronografo.

IWC Portugieser Chronograph

Lanciato nel 1993, non nasceva però in versione cronografo. Il crono arriverà un anno dopo, seguendo lo stesso stile semplice ed equilibrato di un orologio nato allora con una cassa coraggiosamente grande.

IWC Portugieser Chronograph
Orologi uomo crono IWC Portugieser Chronograph

Ovviamente non potevo non inserite il Portugieser Chronograph, linea IWC introdotta negli anni ’90.

 I modelli più recenti includono i movimenti 69000 della famiglia IWC realizzati in House e questa referenza in alto ha un bellissimo quadrante argentato con numeri applicati e lancette blu per una ottima leggibilità.

Il movimento è il calibro 69355 di manifattura è visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro. L’efficiente sistema bidirezionale di carica automatica a cricchetti (ex brevetto Seiko) accumula in poco tempo una riserva di carica di 46 ore.

Questa versione non presenta il totalizzatore delle ore né la data. Un valore aggiunto per l’orologio, che dall’anno scorso ha definitivamente abbandonato il vecchio movimento basato sul Valjoux 7750.

Longines Spirit Flyback

Longines Spirit Flyback Chronograph

Nel corso dei secoli, la funzione del cronografo ha subito una profonda evoluzione tecnica e concettuale, resa possibile grazie alla ricerca e alle competenze di alcuni marchi prestigiosi.

Tuttavia, anche un semplice cronografo ha i suoi limiti, come ad esempio l’incapacità di registrare due eventi consecutivi. Per colmare questa lacuna, nel 1925, Longines ha introdotto la funzione “ritorno in volo”, ideata per gli aviatori e brevettata dieci anni dopo con il modello Longines Spirit Flyback. Premendo il pulsante alle 4 (quello del reset) senza prima aver fermato la lancetta dei secondi, questa torna al punto di partenza e riprende immediatamente una nuova misurazione senza perdite di tempo.

Questa raffinatezza è giunta ai giorni nostri, evolvendosi e venendo riproposta dal marchio in un’inedita meccanica di manifattura con ruota a colonne certificata COSC, consegnata in occasione del nuovo Spirit Flyback. Questo modello, dotato di un anello della lunetta bidirezionale in ceramica, è l’ultimo arrivato in una famiglia di successo introdotta da Longines nel 2020.

Omega Speedmaster: Forse il miglior cronografo?

Omega Speedmaster Professional: cronografi meccanici
Omega Speedmaster Professional: cronografi meccanici

Prodotto per la prima volta nel 1957, l’Omega Speedmaster si preannunciò fin da subito come un cronografo assolutamente rivoluzionario. Oggi può vantare una storia pari a pochi altri: al polso di Buzz Aldrin, nella storica passeggiata sulla Luna del 1969, divenne da allora il Moonwatch di Omega.

Lo Speedmaster Professional che si può acquistare oggi è quasi identico a quello indossato sulla luna nel 1969: ha la stessa forma e dimensione della cassa, lo stesso design del quadrante, persino quasi lo stesso movimento. E questo va bene. Lo Speedmaster degli anni ’60 è stato costruito per soddisfare gli standard incredibilmente severi della NASA e il suo status iconico di primo orologio sulla luna lo rende un must per ogni serio collezionista di orologi.

I puristi ovviamente potranno optare per lo Speedmaster Professional, quasi identico a quello indossato sulla luna nel 1969, con vetro in esalite. Il calibro utilizzato è il movimento a carica manuale Omega 1861, diametro cassa da 42mm, impermeabile fino a 50 m e in vendita anche con il vetro Zaffiro. Prezzo di partenza 7.200 euro.

Tra le numerosissime varianti prodotte, che lo confermano come uno dei classici della produzione moderna, la versione celebrativa del 50° anniversario della storica missione Apollo XI, in edizione limitata a 6.969 pezzi, ha la cassa in acciaio e la lunetta in oro Moonshine, una nuova lega di Omega dal colore più tenue rispetto al tradizionale oro giallo, in grado di offrire una maggiore resistenza allo scolorimento nel tempo. Sul contatore al 9 è raffigurata l’immagine di Buzz Aldrin mentre scende dalla scaletta sulla superficie lunare, incisa a laser sull’oro Moonshine annerito. Movimento manuale Master Co-Axial 3861, con scappamento Co-Axial.

Omega Speedmaster ’57

Omega Speedmaster '57

Lo Speedmaster non è solo un orologio. Non c’è solo il Moonwatch da scoprire. Il classico modello Professional ha sicuramente un grande fascino, ma anche il nuovo Speedmaster 57.

Più piccolo, più sottile, ora a carica manuale e con un grande fascino vintage, Omega ha rinnovato drasticamente questa sotto-collezione per creare un orologio davvero attraente. Con un diametro di 40,5 mm, l’orologio è un omaggio diretto al primo Speedmaster, con le sue anse diritte e la lunetta in acciaio spazzolato. Anche lo stile è più nitido.

Il quadrante, invece, è più moderno con i suoi colori ben scelti (il modello blu qui funziona davvero bene), la sua disposizione bicompax e la data. L’orologio, più orientato alla quotidianità, è ora animato da un movimento Master Chronometer a carica manuale, il Calibro 9906, ovvero un sistema cronografico con ruota a colonne e frizione verticale, una disposizione a doppio bariletto utilizzata per fornire una coppia stabile con una riserva di carica di 60 ore e una frequenza di 4 Hz per fornire un’indicazione precisa dei secondi trascorsi.

Anche la lancetta centrale Broad Arrow rodiata simboleggia il passato, la lunetta spazzolata presenta una scala tachimetrica lucida e il fondello piatto in vetro zaffiro con trattamento interno antiriflesso presenta l’incisione Speedmaster ’57.

Patek Philippe Cronografo 5270

PATEK PHILIPPE 5270P GREEN LACQUERED

Erede diretto del Patek Philippe Cronografo 5172G , possiamo dire che la referenza 5270 di Patek Philippe non sia di per sé un nuovo orologio, il marchio ha deciso quest’anno di rinnovare la maggior parte degli elementi del quadrante, dando vita a questo modello in platino e verde, piuttosto sorprendente ma estremamente attraente.

Innanzitutto, il 5270 è uno degli orologi più classici e importanti della collezione, discendente diretto della referenza 1518, il primo cronografo con calendario perpetuo della storia. In secondo luogo, quest’anno è diventato ancora più attraente grazie a un nuovo layout del quadrante, molto più pulito, e a una nuova combinazione di colori. In contrasto con la tonalità fredda della cassa in platino, il nuovo quadrante verde è audace, colorato e molto particolare, con una laccatura lucida, un effetto nero-gradiente alla periferia e tracce e stampe in bianco puro molto contrastanti. Il risultato non è certo il più discreto e il più tradizionale, ma è un orologio che crea emozioni.

All’interno, nessun cambiamento, in quanto ritroviamo il calibro di alta gamma CH 29-535 PS Q. La disponibilità e il prezzo, tuttavia, rimangono piuttosto discutibili.

Rolex Daytona

Miglior orologio di lusso
Rolex Daytona 126500

In questa selezione non potevano mancare alcuni dei cronografi che hanno segnato la storia di questa tipologia E’ un segnatempo che non necessita di presentazioni, anche perché il Rolex Daytona appartenuto a Paul Newman è stato battuto all’asta per 15 Milioni di euro.

Per celebrare il 60° anniversario del Cosmograph Daytona, Rolex ha introdotto una serie di aggiornamenti per il suo iconico cronografo da corsa, apportando modifiche sia estetiche che tecniche. Innanzitutto, gli indici e i contatori sono stati rinnovati e riproporzionati, conferendo al quadrante un aspetto più moderno e raffinato.

Le casse, pur mantenendo le dimensioni originali di 40 mm e gli stessi materiali, hanno subito un leggero restyling per riflettere la luce in maniera diversa. Questo è particolarmente evidente nelle lunette in ceramica con bordi metallici, che aggiungono un tocco di dinamismo al design complessivo.

Tuttavia, la novità più significativa riguarda la versione con cassa in platino 950, che sfoggia per la prima volta in una cassa Rolex Oyster un fondello trasparente. Questa caratteristica distintiva permette agli appassionati di orologeria di ammirare il nuovissimo movimento di manifattura calibro 4131, un capolavoro di precisione e affidabilità.

Tag Heuer Carrera Calibre Heuer 02

Tag Heuer Carrera Calibre Heuer 02 - CBN2A1A.BA0643
Nuovo look in stile racing per il Carrera di TAG Heuer, equipaggiato dal calibro di manifattura Heuer 02. Un movimento con ruota a colonne e innesto verticale che vanta l’importante riserva di carica di 80 ore.

L’affinità con il mondo delle corse è condivisa con molti brand ma sopratutto anche da un altro crono storico: il Carrera, forse quello che fra tutti che meglio rappresenta il legame di TAG Heuer con il mondo delle quattro ruote.

Lanciato nel 1963 in omaggio alla famosa quanto pericolosa corsa automobilistica Carrera Panamericana, disputata sulle strade messicane tra il 1950 e il 1954, è sempre rimasto fedele al suo DNA di orologio sportivo pensato per i piloti.

Questo segnatempo incorpora la moderna tecnologia per cui TAG Heuer è rinomata. Questo Carrera ha diverse opzioni: quadrante blu opaco con lunetta in ceramica, quadrante kaki con lunetta in acciaio e due diversi modelli neri con lunetta in ceramica e uno con laccatura in oro rosa e corona e pulsanti in oro rosa.

La cassa in acciaio da 44 mm presenta anse rielaborate che migliorano la vestibilità dell’orologio al polso e, mentre tre degli esemplari sono dotati di un bracciale in acciaio con maglie ad H, più sottile, il modello nero e oro rosa è dotato di un cinturino in pelle di alligatore nera.

TAG Heuer Monaco Caliber 11

Cronografo da polso Tag Hauer Monaco
Cronografo da polso Tag Hauer Monaco

Grazie alla sua apparizione al polso di Steve McQueen nel film Le Mans, il Monaco di Heuer è strettamente legato al mondo delle corse automobilistiche fin dalla sua nascita. Lanciato nel 1969, questo orologio si è distinto per il suo audace design e per essere stato uno dei primi ad ospitare il Calibro 11, uno dei primi cronografi automatici mai prodotti.

L’attuale versione del Monaco riprende fedelmente il peculiare layout del movimento originale, benché non si tratti dello stesso movimento, nonostante porti lo stesso nome in modo alquanto fuorviante.

Tudor Black Bay Chrono

Tudor Black Bay Chrono 2021
Tudor Black Bay Chrono 2021

Tudor non ha rilasciato collezioni completamente nuove o nuovi modelli rivoluzionari per il 2021 , ma è ampiamente riconosciuto che gli aggiornamenti per lo più estetici alle linee esistenti sono fantastiche.

Il Black Bay Chrono è ora disponibile nelle versioni “panda dial” (quadranti neri sul quadrante principale bianco) e “reverse panda” (bianco su nero).

Questa colorazione ormai popolare sta molto bene sul Black Bay Chono e si adatta perfettamente al suo carattere con un aspetto più sportivo e casual rispetto a quello del suo fratello maggiore e più serio, il Rolex Daytona.

Un cambiamento più sostanziale è che Tudor ha reso la cassa leggermente più sottile, sempre apprezzata con i cronografi, che tendono ad essere piuttosto spessi.

Vacheron Constantin Overseas Chronograph

Il primo sportivo di Vacheron in acciaio, conferma il suo look dinamico ma elegante al tempo stesso.

Vacheron Constantin Overseas Chronograph

Vacheron Constantin Overseas Cronografo nella versione con quadrante nero e contatori bianchi, che garantisce un’ottima visibilità e accentua le indicazioni della funzione cronografica.

Il movimento è il calibro 5200, con riserva di carica di circa 52 ore. Insignito

Per l’Overseas di Vacheron Constantin l’esborso economico è di 31.000 euro. Non pochi se si considera che è un modello in acciaio, ma con finiture di altissimo livello certificate dal Punzone di Ginevra sia sul movimento che sulle componenti esterne, con una cassa che si discosta decisamente da quelle degli altri protagonisti di questo confronto.

Un vero pezzo di alta orologeria, outsider che ho voluto inserire per considerare tutte, proprio tutte, le varianti del re dei cronografi: l’automatico.

Zenith Chronomaster Sport

Zenith Chronomaster Sport

È un esemplare che fatto subito discutere tutti. Ha suscitato uno strascico di commenti sui social media come sui blog di orologeria ed è stato imputato dai detrattori di ricordare troppo uno storico, celeberrimo cronografo.

Un’accusa infondata, dettata dall’incapacità di vedere in modo oggettivo. Perché il Chronomaster Sport di Zenith è un’assoluta novità, innestata sulla tradizione del famoso calibro El Primero, lanciato nel lontano 1969, e basata sui canoni estetici tipici della Manifattura di Le Locle.

Il design prende ispirazione dai modelli degli anni Ottanta (chiamati De Luca dal nome dell’importatore italiano dell’epoca che formulò il brief di progettazione). La cassa di 41 mm di diametro ha i classici pulsanti a pompa e la corona zigrinata; il quadrante presenta i tre contatori caratteristici della Casa della Stella, nella composizione come nei colori: grigio, antracite e blu.

Mentre il movimento meccanico a carica automatica è uno sviluppo di ultima generazione dell’esclusivo El Primero: il calibro 3600, con autonomia di 60 ore e la consueta alta frequenza, che gli permette di misurare con precisione il 10° di secondo. Un’informazione, quest’ultima, che si può leggere con immediatezza sulla lunetta in ceramica nera, il dettaglio costruttivo che ha ricevuto le critiche più pesanti. Ingiustamente: configurazione e funzione sono del tutto originali. Anzi, un unicum nel panorama dell’orologeria contemporanea. Lo Zenith Chronomaster Sport ha un prezzo di 11.800 euro.

Termini che avrete letto in questa guida sulle caratteristiche dei cronografi

Nota: i termini seguenti si riferiscono specificamente ai cronografi. Per ulteriori definizioni sulla terminologia di base del cronometraggio, consultare la mia guida completa qui.

  • Frizione: come il collegamento tra la trasmissione e il motore di un’automobile, si tratta dell’accoppiamento che collega la funzione cronografica al treno di ingranaggi principale del cronometraggio. La frizione può avere due orientamenti: orizzontale e verticale. Il primo è più comune, più semplice e più sottile, mentre il secondo, generalmente presente nei movimenti cronografici di fascia alta, garantisce un collegamento più fluido tra il cronografo e l’orologio principale.
  • Leva a camme: Su molti cronografi meccanici di basso costo (in particolare l’onnipresente Valjoux 775), la leva a camme (detta anche “leva Coulisse”) è il sistema di leva e camme che si muove per azionare la funzione cronografo quando viene attivato il pulsante. Si tratta di una soluzione relativamente economica, anche se robusta.
  • Ruota a colonne: Come la leva a camme, la ruota a colonna attiva il cronografo ma assume l’aspetto di una piccola ruota a forma di torretta che avanza quando si preme il pulsante. L’azione è molto più fluida rispetto alla leva a camme e la realizzazione del pezzo richiede una maggiore precisione, rendendolo così più desiderabile agli occhi di molti collezionisti.
  • Flyback: Un tipo di cronografo che può essere azzerato senza interrompere la funzione cronografica (necessaria in un cronografo normale); ciò consente all’utente di effettuare più scatti in rapida successione.
  • Pulsante: Pulsante di un orologio cronografo che avvia, arresta e azzera il meccanismo del cronografo. La maggior parte dei cronografi è dotata di due pulsanti: uno per l’avvio e l’arresto del meccanismo, l’altro per l’azzeramento (anche se queste funzioni sono talvolta combinate negli orologi con un solo pulsante, chiamati monopulsanti).
  • Quadrante secondario: Un quadrante più piccolo all’interno del quadrante principale dell’orologio. La maggior parte dei cronografi ne possiede due (layout bi-compax) o tre (layout tri-compax). In genere, registrano i secondi correnti per la funzione oraria principale, i minuti per la funzione cronografica e le ore per la funzione cronografica.
  • Tachimetro: Scala posta intorno al quadrante di un orologio che serve a calcolare la velocità. Chi lo indossa deve semplicemente prendere nota di quanti secondi passano per percorrere un miglio e fare riferimento alla scala per conoscere la propria velocità. Le scale tachimetriche sono spesso presenti nei cronografi da corsa e si trovano all’esterno del quadrante o sulla lunetta.
  • Valjoux 7750: un movimento cronografico automatico progettato nel 1973 da Valjoux (ora prodotto da ETA) che è diventato un calibro onnipresente nel settore. Se si acquista un orologio cronografo a basso costo che non ha un movimento sviluppato in-house, è molto probabile che abbia al suo interno una qualche forma di 7750.

Quale cronografo comprare?

Hamilton Intra-Matic Recensione

Pur diversi nelle caratteristiche tecniche e nel prezzo, sono tutti cronografi interessanti dal punto di vista meccanico e costruttivo, nonché funzionale. Si parte dagli entry level di Tissot e Hamilton, che sui 2.000 euro offrono dei crono affidabili e dall’estetica accattivante, con un movimento che nel settore è definito un “trattore”, non raffinato (lo smistamento a camme rende più duro e meno preciso l’azionamento), ma davvero affidabile.

Con poco meno di 2.000 euro in più si possono acquistare i modelli Seiko, che aggiungono il plus con le edizioni limitate e della ruota a colonne, seppure con un movimento modulare, più spesso e meno affascinante.

Nella fascia media dei 5.000 euro, TAG Heuer offre la sua esperienza nella produzione dei contasecondi e dei cronografi e il Carrera è uno dei modelli che ha raccolto maggiori successi. Con un movimento analogo al calibro 02 di TAG Heuer, ma superiore in termini di habillage, il suo nuovo bracciale Rouleaux e la lunetta lavorata, il Breitling sale di prezzo e si fa acquistare a poco più di 8.000 euro. Nella stessa fascia anche il Portugieser di IWC che trova nuova linfa nella nuovissima versione braccialata.

Sui 10.000 euro le offerte sono quelle di Rolex, Zenith e Blancpain, con questi ultimi che beneficiano di soluzioni tecniche interessanti legate all’alta frequenza (soprattutto Zenith, l’unico a misurare il centesimo di secondo).

Cronografo integrato o Modulare?

CronoGraFo inteGrato o ModuLare?
Calibro Heuer 02 di Tag Heuer

I cronografi da polso possono essere equipaggiati da due diversi tipi di movimento meccanico.

Uno è il cronografo modulare, composto da una base tempo preesistente su cui viene aggiunta una platina con le funzioni cronografiche. Nel cronografo integrato, invece, il meccanismo del cronografo viene progettato insieme alla base tempo dell’orologio e i due risultano appunto “integrati” fra loro.

L’unica differenza dal punto di vista estetico tra gli orologi equipaggiati dai due tipi di movimento consiste nel diverso allineamento dei pulsanti cronografici, perfettamente allineati alla corona di carica nei modelli di tipo integrato, disposti su un piano leggermente superiore in quelli con struttura modulare.

I movimenti integrati sono più costosi rispetto a quelli modulari, in quanto richiedono una progettazione più lunga e laboriosa. inoltre, la progettazione della base tempo in funzione del cronografo che si vuole realizzare consente di ottimizzare sia lo spazio occupato dal movimento (contenendo soprattutto lo spessore), che le prestazioni dell’orologio. Esempio di movimento cronografo integrato è il calibro Heuer 02 di taG Heuer (168 componenti, 28.800 alternanze/ora, 80 ore di riserva di carica, smistamento ruota a colonne e innesto verticale).

Storia dei Cronografi

1816: Louis Moinet crea quello che è considerato il primo cronografo, un orologio da tasca con un solo pulsante. Solo nel 2013 si è scoperto che si trattava del primo cronografo mai realizzato.

1821: Nicolas Mathieu Rieussec costruisce il suo meccanismo cronografico, una scatola riempita con un orologio che aziona due stilo a inchiostro per registrare il tempo trascorso. Fu creato su richiesta del re Luigi XVIII, che amava guardare le corse dei cavalli. In precedenza era considerato il primo cronografo fino alla scoperta del cronografo di Louis Moinet.

1844: Adolphe Nicole introduce la funzione di azzeramento, che consente di registrare diversi tempi in successione.

1913: Longines produce il 13.33Z, considerato il primo orologio cronografo da polso.

1923: Gaston Breitling produce il primo cronografo con due pulsanti. Fino a quel momento le funzioni di arresto, avvio e azzeramento erano gestite da un solo pulsante, ma ben presto la nuova configurazione di Breitling diventa lo standard.

1969: Zenith, Seiko e un consorzio di orologiai (Heuer/Breitling/Hamilton-Buren/Dubois-Depraz) fanno a gara per creare il primo cronografo a carica automatica. Il vincitore è ancora in lizza: Zenith è stata la prima ad annunciare lo sviluppo, il consorzio è stato il primo a portarlo sul mercato mondiale e Seiko è stata la prima a vendere il suo orologio al pubblico, anche se solo in Giappone.

 

Cronografi Rolex: Un Rolex Chronograph Ref. 3834, nella versione in oro giallo. A destrA: Oyster Chronograph Antimagnetic Ref. 3525, cassa in acciaio, anni ’4

Era il 1969 e varie furono le forze messe in campo per raggiungere il traguardo di realizzare il primo movimento cronografi co automatico da parte di diverse manifatture, arrivate in maniera più o meno indipendente allo stesso risultato, ma seguendo percorsi anche molto diversi. Breitling, Hamilton, Heuer, Seiko e Zenith sono i protagonisti di questa storia.

Le prime tre si associarono in un consorzio, il Chronomatic, che comprendeva anche la manifattura Dubois Dépraz, per la realizzazione di una platina cronografi ca da abbinare a un calibro di base con microrotore Buren (azienda acquisita da Hamilton durante il processo di sviluppo del nuovo calibro).

Il 3 marzo 1969 fu presentato in conferenza stampa il primo movimento cronografi co automatico al mondo: il Calibro 11, un movimento modulare che batteva alla frequenza di 19.800 alternanze/ora e con una riserva di carica di 42 ore. Parallelamente anche Seiko e Zenith erano vicine allo stesso risultato. La prima lanciava sul mercato giapponese il calibro 6139, cronografo automatico con smistamento tramite ruota a colonne e, per la prima volta, sistema di innesto verticale. Zenith, invece, realizzava El Primero, cronografo integrato che fu anche il primo ad alta frequenza.

Il progetto del Primero era già iniziato nel 1962, con l’intento di presentarlo nel 1965, in occasione dei 100 anni dalla fondazione di Zenith. Ma le difficoltà delle specifiche tecniche, in particolare il fatto che il dispositivo del cronografo dovesse essere completamente integrato per contenerne lo spessore (per garantire la possibilità di aggiungere ulteriori complicazioni senza che questo dovesse aumentare in modo sostanziale), e la scelta dell’alta frequenza, che comportava una completa rielaborazione dell’intero scappamento, ne ritardarono la messa in produzione di qualche anno.

Primo obiettivo, infatti, nella mente dei progettisti era la ricerca della massima precisione, anche nella consapevolezza che la scelta dell’alta frequenza avrebbe portato non pochi problemi sia di costruzione dei pezzi, che uscivano dagli standard abituali e necessitavano di una maggiore precisione, sia nel loro assemblaggio e funzionamento nel tempo. Dopo un decennio difficile a causa della crisi del quarzo degli anni ’70, che rappresentò senza dubbio il periodo più nero dell’industria svizzera, è a partire dagli anni ’80 che il cronografo automatico è divenuto uno degli elementi trainanti della rinascita orologiera contemporanea.

Merito essenzialmente di alcuni modelli che hanno segnato dei momenti importanti non solo da un punto di vista tecnico, come abbiamo visto, quanto anche e soprattutto sociale. Basti pensare in quest’ultimo caso, ad esempio, al boom del Daytona di Rolex all’inizio degli anni ’90. Oggi la situazione si presenta senza dubbio più poliedrica rispetto a un tempo ed è possibile acquistare un prodotto di qualità spaziando in una vasta rosa di modelli e di marche.

Spero che questa carrellata di Cronografi e di informazioni vi sia stata utile.

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Se avete suggerimenti da dare, sarò felice di prenderli in considerazione. Carmine

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2 risposte
  1. Buonasera,vorrei sapere se c’è qualche modello di crono con la corona sul 12 come tanti anni fa lo aveva fatto la Citizen

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